PREFAZIONE |
CAPITOLO
1 La mia famiglia e la mia origine - Una democrazia medievale - La famiglia di mia madre: i Plochiù - La mia prima educazione in montagna - Gli studi a Torino : letture letterarie, storiche e filosofiche - Esercizi fisici: le escursioni e la scherma. |
CAPITOLO
2 Entro al Ministero di Grazia e Giustizia - La mia prima caricatura - La morte di mia madre e il mio matrimonio - Mia opera per il riordinamento della riscossione delle imposte - La figura e l'opera di Sella e di Lanza - Entro segretario generale alla Corte dei Conti - Sono nominato consigliere di Stato - La mia candidatura e l'elezione a deputato. |
CAPITOLO
3 Il passaggio del Governo dalla Destra alla Sinistra - L'opera della Destra: i suoi meriti e i suoi difetti - Che cosa rappresentò la vittoria della Sinistra - La personalità di Depretis e il trasformismo - Le divisioni della Sinistra: la Pentarchia e i «dissidenti» - La lotta contro la finanza del Magliani e il mio primo discorso parlamentare - Come Crispi formò il suo primo Ministero - La mia entrata nel Ministero Crispi - Le difficoltà politiche e la mia prima politica sociale - Perchè mi dimisi - Il Ministero Rudinì, i suoi travaglie la sua caduta - Personalità del tempo: Crispi, Zanardelli, Nicotera, Magliani, Rudinì. |
CAPITOLO
4 Un ritorno al governo di partito - I punti fondamentali del mio programma: politica liberale e politica sociale; mantenimento della Triplice e rapporti amichevoli con la Francia - Le elezioni e la vittoria della Sinistra - L'inchiesta sulla Banca Romana e i suoi precedenti - Il pericolo per il credito nazionale e la riforma delle Banche d'emissione - Gli inizi del movimento socialista - I «Fasci» siciliani e l'azione economica dei lavoratori - De Felice, Barbato,Verro - La reazione conservatrice - Il Comitato dei Sette e la sua opera inadeguata - Le accuse mosse contro di me e le mie dimissioni. |
CAPITOLO
5 L'incarico a Zanardelli e il suo fallimento - Crispi inizia l'azione reazionariae dittatoriale - Minacce contro di me perchè ero passato all'opposizione - Le scandalose assoluzioni nel processo della Banca Romana - Come nacque l'accusa di sottrazione di documenti e con quali scopi - Pressioni sulla Magistratura e irregolarità processuali - Perché e come presentai il plico - La relazione della Commissione dei cinque e un voto sfavorevole al Governo - La proroga della Camera ed un mandato di comparizione - Tentata violazione delle prerogative statutarie annullata dalla Cassazione - Le elezioni - Come fu sepolta la questione morale. |
CAPITOLO
6 La guerra d'Abissinia e la sua incerta condotta - Dissensi fra Crispi e Sonnino - La sconfitta d'Adua e la caduta di Crispi - La frettolosa liquidazione della guerra fatta dal Rudinì - Titubanze tra liberalismo e reazione - Gli avvenimenti del 1898 - La fase liberale del governo Pelloux - Il passaggio alla reazione e i provvedimenti eccezionali - La lotta dell'ostruzionismo - II colpodi mano per mutare il regolamento della Camera - Il trionfo dell'estrema Sinistra nelle elezioni e la caduta di Pelloux - I concetti da me proclamati per la soluzione della crisi nazionale. |
CAPITOLO
7 II ritorno alla costituzione - II Ministero di transizione Saracco - Il Ministero Zanardelli - Il completo esperimento liberale - La mia opera al Ministero degli interni - La lotta fra capitale e lavoro - Le leghe e gli scioperi agrari - La duplice lotta, contro gli estremisti alla Camera e contro i reazionari al Senato - Perchè mi dimisi dal Ministero Zanardelli. |
CAPITOLO
8 La formazione del Ministero: uomini nuovi - L'invito a Turati e il rifiuto dei socialisti - Una campagna di calunnie e la tragica fine di Rosano - Inizio di riforme sociali, economiche e finanziarie - La rinnovazione dei Trattati di commercio - Perchè si addivenne all'esercizio ferroviario di Stato - Lo sciopero dei ferrovieri e la loro militarizzazione - Vasta opera di legislazione e riforme - Epidemia di scioperi; sua ragione ed effetti economici - Lo sciopero generale, come fu affrontato e suo fallimento - Le elezioni e il loro risultato conservatore - L'istituto internazionale d'agricoltura - La visita a Roma di Loubet - Mia visita a Bulow ad Homburg - Una malattia mi obbliga alle dimissioni. |
CAPITOLO
9 Il Ministero Fortis - Il Ministero Sonnino e la sua caduta - Il mio nuovo Ministero: programma di riforme concrete - Dal problema politico al problema economico - La lotta contro il malessere economico nel Mezzogiorno e nelle Isole - Alleviamento delle imposte sui consumi - Impulso alla istruzione popolare ed alla istruzione tecnica - La conversione della rendita - L'incremento della economia nazionale e il florido bilancio dello Stato - La visita dello Czar a Racconigi e gli accordi russo-italiani per Tripoli, i Balcani e l'Oriente - L'Università di Trieste e l'Arciduca Ferdinando - La ferrovia Adriatico-Mar Nero - La crisi dei servizi marittimi - La mia proposta di imposta progressiva e la caduta del Ministero - Nuovo insuccesso dell'on. Sonnino, e le sue ragioni. |
CAPITOLO
10 Il Ministero Luzzatti: perchè cadde - La necessità di un più ampio suffragio - II mio programma e il nuovo invito ai socialisti - Manovre contro il monopolio e il suffragio universale - L'opposizione diplomatica al monopolio - La guerra di Libia - Perchè avevo anteposto il progresso economico a quello politico delle classi popolari - La partecipazione delle classi popolari alla vitapolitica, ed il rafforzamento politico e l'incremento economico dello Stato - Il voto si o no alle donne - Come fu congegnato il mio progetto di riforma - La lotta mascherata contro di esso - I risultati del primo esperimento. |
CAPITOLO
11 Gli antecedenti della guerra libica - Gli accordi con la Francia, Inghilterra e Russia e un memorandum aggiunto al Trattato della Triplice - Quali furono le ragioni che mi determinarono all'impresa - La scelta del momento - La politica antitaliana della Porta: minacce e agitazioni - Nostri moniti al Governo turco - La preparazione diplomatica - Cordiale atteggiamento dell'Inghilterra, Francia e Russia - Difficile situazione dei nostri alleati: l'atteggiamento di Aerenthal - Tentata intromissione conciliatrice del barone Marshall - Kiderlen Wàchter sconsiglia l'azione - Una campagna internazionale di stampa contro l'Italia - La preparazione militare - Perchè non cercammo di attaccare la flotta turca - L'episodio del "Derna" - Il nostro ultimatum - La risposta evasiva turca e la dichiarazione di guerra. |
CAPITOLO
12 Rapida azione militare iniziale e seguito di guerriglia - Complicazioni internazionali - Proteste dell'Austria per l'Adriatico - Proposta di un'azione conciliativa delle Potenze: diffidenze ed intrighi - Il Decreto della sovranità sulla Libia - Iniziativa di pace del Sazonoff: sue fasi e suo fallimento - L' incidente del Manouba e del Carthage - La guerra navale nell'Egeo: proteste e chicanes austriache - Diuturno dibattito sull'art. VII della Triplice per l'occupazione delle isole - L'attacco ai Dardanelli e la loro chiusura - Iniziativa a noi sfavorevole dell'Inghilterra, e nostra rivendicazione dei diritto di belligeranti - II partito militare austriaco in cerca di pretesti per agire - L espulsione degli italiani dalla Turchia - Ripresa di operazioni in Tripolitaniae Cirenaica - La piccola guerra nel Mar Rosso. |
CAPITOLO
13 Nuovi passi per la pace e proposte inaccettabili - Nostri rapporti indiretti col governo turco - Conversazioni di Volpi con personaggi turchi - Prima proposta di negoziati e successive complicazioni - La nomina del principe Said Halem a fiduciario turco, di Bertolini, Fusinato e Volpi per l'Italia - La figura e i modi di Said Halem - Inizio quasi comico - Si manda un verbale a Costantinopoli, ma non arriva risposta - Schemi di compromesso dei nostri delegati, da me non accolti - Faccio fare nuove domande per poter poi cedere su di esse - Crisi a Costantinopoli e ritiro di Said Halem - Un cristiano al Ministero degli esteri turco - Strana condotta dell'ambasciatore tedesco a Costantinopoli - Una proposta del Gran Visir a mezzo della Germania da me respinta - I nuovi fiduciari: Nabi e Feredin Bey - Cinque proposte turche respinte - Convegno di Torino e mio schema per la pace - Ridda di proposte turche di ogni genere - La missione dilatoria di Reschid pascià - Mia minaccia di allargare la guerra ed avvertimento alle Potenze. |
CAPITOLO
14 Ultimatum di otto giorni alla Turchia - Il governo turco dichiara di accettare lo schema da noi proposto - Nuovi espedienti turchi - Invio della flotta italiana nell'Egeo - Ordine di attaccare Smirne e Dedeagatch - La pace alfine firmata - Critiche diverse mosse contro la guerra e la sua condotta diplomatica e militare - I pacifisti ad ogni costo, gli umanitari ed i nazionalisti - Una critica postuma: la guerra di Libia spinse alla guerra europea? |
CAPITOLO
15 La rinnovazione della Triplice Alleanza e le sue ragioni - La grave questione albanese - Le aggressioni serbo-montenegrine e greche - Scutari e il Canale di Corfù - Pericoli e minacce fra l'Austria e la Russia - Proposta austriaca all'Italia contro il Montenegro - Mio rifiuto motivato dalla convinzione che quell'azione avrebbe portato alla guerra europea - Scambio di dispacci e lettere fra me e San Giuliano - Pressioni dell'imperatore Guglielmo - La Conferenza degli ambasciatori - La questione del Dodecaneso: rigido atteggiamento dell'Inghilterra - Compromissione della Francia per la Grecia - Mantengo fermo il punto di vista italiano, che è accettato - Secondo tentativo di aggressione dell'Austria contro la Serbia - lo nego l'intervento italiano mancando il casus foederis - Gli accordi per l'Asia Minore - Il pacifismo dell'Imperatore Guglielmo. |
CAPITOLO
16 La crisi e il Ministero Salandra - Lo scoppio della guerra mi trova a Londra - Esprimo l'opinione della mancanza del casus foederis e della convenienza della neutralità - Lettere di San Giuliano e Salandra - Miei giudizi, apertamente espressi, della lunghezza, difficoltà e sacrifici della guerra - Polemiche fra neutralisti e interventisti - Accuse smentite su l'impreparazione militare - Leggende sui miei rapporti con Bulow e sulla mia neutralità assoluta - L'azione del Governo per ottenere concessioni dall'Austria e mio appoggio - Una mia lettera ad un personaggio tedesco - Allarmi ai primi di maggio sulla condotta dei Governo - Vengo a Roma per la riapertura della Camera: dimostrazioni ostili - Trecento deputati approvano le mie opinioni - Conversazioni con Carcano, Salandra, Marcora - Non sono informato del Patto di Londra - Altre minacce ed accuse contro me - II Ministero Salandra riconfermato dopo le dimissioni - Mia condotta durante la guerra per non provocare dissensi - Ritorno al Parlamento dopo Caporetto. |
CAPITOLO
17 il Ministero Nitti: sua incertezza e sua caduta - Il programma con cui assunsi il governo - Necessità di risolvere le questioni internazionali e quella di Fiume - Progetti radicali presentati al Parlamento per la politica estera e finanziaria - L'episodio di Ancona - Perchè sgomberai Vallona - Mio incontro con Lloyd George a Losanna e con Millerand a Aix-les-Bains - Il progetto dei Governo per la soluzione della questione Iugoslava - Abbandono dei progetti antecedenti per chiedere il confine naturale - Rapida conclusione del trattato di Rapallo - Vani tentativi per persuadere D'Annunzio - L'azione per ristabilire la situazione normale a Fiume. |
CAPITOLO
18 La restaurazione finanziaria dello Stato - Necessità di cominciare col colpire la ricchezza - La nominatività dei titoli e i creditori dello Stato - La legge sul pane e l'ostruzionismo socialista - L'occupazione delle fabbriche e la condotta del Governo - Azione di polizia ed azione politica - I progetti di controllo delle fabbriche - La crisi industriale - Perchè indissi le elezioni e il loro risultato - Dissoluzione della maggioranza e la crisi. GIOLITTI E IL FASCISMO |
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