BIOGRAFIA E BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

BIOGRAFIA CRONOLOGICA ESSENZIALE

1842, 27 ottobre: nasce a Mondovì.
1860: si laurea in legge a Torino a soli 18 anni.
1862: entra a far parte della pubblica amministrazione.
1867: diventa sostituto procuratore del re.
1882: raggiunge la carica di consigliere di Stato.
1882: è eletto deputato per il collegio di Cuneo.
1885-87: attacca duramente la politica delle «finanze allegre» del Ministro Magliani.
1889-90: è ministro del Tesoro del governo Crispi.
1892, 10 maggio: succede al Di Rudinì nella carica di presidente del Consiglio e forma un ministero di sinistra con fisionomia liberale.
1892, 25 maggio: presenta alla Camera il suo programma aperto verso nuove istanze sociali.
1893, 9 novembre: si dimette in seguito allo scandalo della Banca Romana.
1894: si allontana per vari anni dalla vita politica.
1901, 1 febbraio: diventa ministro degli Interni nel governo Zanardelli e instaura il nuovo corso della politica interna italiana a vantaggio delle nuove classi popolari.
1903, ottobre: diventa presidente dei Consiglio.
1904, settembre: affronta con fermezza lo sciopero generale e scioglie la Camera per vincere la estrema sinistra, guadagnandosi l'epiteto di ministro della malavita.
1905, marzo: si dimette per opporsi allo sciopero dei ferrovieri ai quali aveva imposto la militarizzazione.
1905, maggio: ricostituisce un nuovo ministero.
1909, dicembre: si dimette di fronte all'ostilità dei conservatori.
1911, marzo: tornato al potere, si appoggia ai radicali e ai socialisti. Nello stesso tempo appoggia l'impresa nazionalista di Libia.
1912, dicembre: rinnova la Triplice.
1913: abbandonato dai radicali, lascia il potere.
1914-15: contro il ministero Salandra sostiene la tesi neutralista di fronte alla guerra.
1915, 9 maggio: organizza una manifestazione di parlamentari contro la guerra.
1919, 12 ottobre: col discorso di Dronero, si attira la qualifica di « Bolscevico dell'Annunziata ».
1920, giugno: torna al potere nel pieno della crisi del dopoguerra.
1921, giugno: respinto il suo progetto sulla burocrazia, si dimette.
1922, febbraio: designato alla presidenza non riesce a formare il Ministero per il veto posto da Don Sturzo contro la legge sulla nominatività dei titoli invisa al Vaticano.
1922, 27 ottobre, è il giorno del suo 80° compleanno. Lo festeggia a Cavour, mentre Mussolini sta facendo la "Marcia su Roma".
1924: dopo il "Caso Matteotti" passa all'opposizione contro i fascisti.
1928, 16 marzo: conclude la sua lunga battaglia politica condannando alla Camera la legge per la nuova assemblea corporativa.
1928, 17 luglio: si spegne a Cavour all'età di 86 anni.

BIBLIOGRAFIA

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G. Carocci, Giolitti e l'età giolittiana, Torino 1961.
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G. Giolitti, 40 anni di politica italiana Milano 1962.
G. Ansaldo, Il ministro della buona vita, Milano, ult. ediz. 1963.
G. Spadolini, Il mondo di Giolitti, Firenze 1969.

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