finì così ... terminò
con un lampo
con l'arma di distruzione di massa
( pardon "arma tattica nucleare")
( HIROSHIMA:
THE DAY AFTER )
In un milionesimo di secondo, un nuovo
sole si accese nel cielo,
un bagliore bianco, abbagliante, cento volte più dello stesso sole
Hiroshima polverizzata
sotto Nagasaki prima e dopo
In
un secondo la prima palla di fuoco irradiò milioni di gradi
su Hiroshima (350.000 abitanti).
In questo secondo,
86 000 persone arsero vive all'istante.
In questo secondo, altre 72 000 persone subirono
gravi ustioni
e per anni seguì
una sinistra scia di morte e sofferenza. Alla fine per i danni arrecati dalle
radiazioni nucleari le vittime accertate della bomba atomica furono 221.823
su 350.000 abitanti.
In questo secondo, 6.820 case furono sbriciolate
e scagliate in aria dal risucchio di un vuoto d’aria, per chilometri
di altezza nel cielo sottoforma di una colossale nube di polvere.
In questo secondo, furono spazzati via altri
3.750 edifici, le cui macerie si incendiarono.
In questo secondo, raggi mortali di neutroni
e raggi gamma, bombardarono
il luogo dell’esplosione per un raggio di un chilometro e mezzo;
le giovani donne sopravissute colpite da queste radiazioni in seguito partorirono
mostri.
In questo secondo, l’uomo, che Dio aveva
creato a sua immagine e somiglianza,
ha compiuto, con l’aiuto della scienza (che dicono dovrebbe "civilizzare")
,
il primo tentativo per annientare se stesso.
Il
tentativo è perfettamente riuscito.
Gli uomini con quest'arma micidiale
sono riusciti a creare uomini a loro immagine e somiglianza:
cioè dei mostri
senza testa... senza corpo... senza gambe... senza faccia
....senza cervello
Una
violenza distruttiva e "creativa" più forte di Dio stesso
(invocato sempre da vinti e vincitori).
Goebbel il 19-4-45 "Tedeschi fidiamoci della
propria forza e sicurezza e nell'aiuto di Dio".
BBC- 14-8-45 "Londra, New York, Washington
e altre città americane e europee hanno festeggiato,
e ringraziato Dio nella chiesa di San Patrizio eseguendo l'"Alleluia"
dal "Messia" di Haendel"
E se qualcuno in Europa metteva dentro i forni crematori gli uomini,
in Giappone il forno crematorio a tutti gli abitanti glielo hanno invece servito
a domicilio,
dall'alto, che è ... meno "ripugnante".
"Processo a Walter Reder - Responsabile della "strage di Marzabotto" - Bologna 19 settembre 1951. "Nella strage che viene contestata a Reder, all'interrogatorio il Presidente ha ricordato all'imputato "Lei tenne rapporto prima dell'azione criminosa e diede tali ordini da suscitare perfino la "ripugnanza" dei suoi ufficiali".
L'imputato: "Non so spiegarmi cosa sia la parola "ripugnanza", forse che i comandanti dei bombardieri quando sganciano sulle città le bombe, certi di provocare la morte dei civili, loro forse sentono ripugnanza?". (19 settembre 1951. Comun. ANSA, ore 21.00)Truman alla notizia del felice esito distruttivo:
"Con questa bomba noi abbiamo ora raggiunto una gigantesca forza di distruzione, che servir� ad aumentare la crescente potenza delle forze armate. Stiamo ora producendo bombe di questo tipo, e produrremo in seguito bombe anche pi� potenti"
(Comunic.Ansa, 6 agosto 1945, ore 20,45)
(Ma abbiamo anche la registrazione in fonia dell'annuncio al mondo dato alla radio americana da Truman, del giorno 9).
Tibbets,
il puntatore: "Non mi posi un problema morale:
feci quello che mi avevano "ordinato di fare".
(Che è poi quello che all'incirca dissero i "vinti" processati
a Norimberga).
"Al ritorno dalla
sua missione il colonnello Tibbets � stato decorato".
(Comun.
Ansa, 8 agosto, ore 03.30)
(Paul Tibbets è morto il 1° novembre 2007,
all'età di 92 anni)
Se ne fosse
venuto in possesso Hitler (e ci mancò poco)
lui l'atomica era intenzionato a sganciarla
su New York e Londra, e molto probabilmente avrebbe premiato pure lui il puntatore.
Come giustificazione, avrebbe usato le stesse parole sopra di Truman,
e poi a Berlino avrebbe fatto eseguire l'"Alleluia" dal "Messia"
di Haendel.
E' proprio vero:
" La follia di alcuni umani va spesso a passeggio per
il mondo
e non v'� luogo in cui non risplenda "
Einstein: "
Io non so con quali armi sarà combattuta la Terza Guerra Mondiale,
ma so che la Quarta sarà combattuta con le pietre".
Anche perchè, ancora oggi, l'impiego delle bombe atomiche non è considerato un crimine contro l'umanità.
Sono solo "armi tattiche nucleari" !! In mano agli infallibili "saggi" con i neuroni cerebrali (dicono) tutti a posto, ma che qualche volta basta a loro una zanzara per finire come Alessandro Magno, o una pozzanghera per finire annegato come Barbarossa, e quando va proprio male appesi a un gancio di macellaio in un distributore di benzina con la folla (che alla fine fa sempre ciò che vuole) osannante.
< < anno 1938 - MA
QUANDO INIZIÒ QUESTA GUERRA ?
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< < singoli anni e tematica
< < 1930-1945 - Documenti Storici
< < II
G. M. - Relazione del Comando Supremo Americano (600 pagine)
< MA "IROSHIMA
FU NECESSARIO ?
originale http://www.ihr.org/jhr/v16/v16n3p-4_Weber.html
ANNO 1945
PRIMA
PARTE (sotto) |
|
QUI I PROTAGONISTI e 120 documenti storici
"Dio e' con noi !
E' chiaro come il Sole che la benedizione di Dio e' su di noi, sul nostro popolo,
con tutti i segni piu' evidenti di pace, libert�, giustizia " Truman (Che
� poi sempre la stessa frase, da secoli, anche se detta in diverse lingue e
da entrambi gli avversari.)
"Gott mit uns" ("Dio è con noi"), Hitler
( Lo fece perfino scrivere sul cinturone di ogni combattente tedesco).
(ma non era cosa nuova, infatti con al centro la corona era già
presente sulle fibbie dell'esercito tedesco (prussiano)
almeno dal 1895 e durante tutta la Prima Guerra Mondiale).
Poi
venne un lampo, l'Apocalisse, morte e squallore. Dio qualche volta è
assente, ha altro da fare. Oppure quando vede che uno dei nemici, ha più
armi, più aerei, più navi, e tante micidiali armi segrete, va
in vacanza.
"Mi parve che il Sole fosse calato sulla Terra, e poi risalito, Dio mio
cosa abbiamo fatto!" Ton Ferebee, il puntatore.
"E' per dimostrare la favolosa potenza della bomba, e questo � il pi�
grande avvenimento della storia"
Truman.( Presidente degli Stati Uniti).
In 2nda pagina
la voce del proclama
di SANDRO PERTINI
5 GENNAIO - La Rivolta del Sud. - Il Nord Italia come abbiamo visto lo scorso anno � sotto il controllo del Governo della RSI (quasi 30 milioni di abitanti). Questo emana bandi per l'arruolamento volontario, ma anche ordinanze e avvisi alla chiamata alle armi dei cittadini coscritti dell'anno 1924 -1925 (i giovani di 18 e 19 anni).
Alcuni si diedero alla macchia o fuggirono all'estero, altri raggiunsero i partigiani, e altri ancora dopo la minaccia della pena di morte (ma questa � la legge del resto di tutti i governi statuari - e la Rsi lo era) o di rappresaglie alle loro famiglie, i renitenti o i disertori (quelli dell'8 settembre) furono costretti a presentarsi ai distretti.
(il paradosso per alcuni fu o darsi alla macchia e poi dare la caccia ai fascisti quindi essere prede dei soldati repubblichini, oppure presentarsi ai distretti (pur essendo antifascisti) per dare poi la caccia ai partigiani ed essere (paradossalmente) prede dei partigiani.
La posizione anagrafica di ciascuno era conosciuta dalle prefetture (i prefetti erano quelli che c'erano prima, c'erano allora, e saranno al loro posto anche dopo a guerra finita) quindi o rifiutare il diktat fino alle estreme conseguenze (ripetiamo, questa � la legge del resto di tutti i governi) o presentarsi al distretto per evitare guai molto seri a se stessi e alle proprie famiglie. Lo faranno 82.000 italiani per sfuggire al plotone di esecuzione dei renitenti, ma dopo il 25 aprile per il solo fatto che loro malgrado indossavano la divisa della RSI molti finirono davanti ad altri plotoni di esecuzione e massacrati dalla cieca furia giustizialista . Una pagina molto nera fra le tante eroiche, della Resistenza, e se vogliamo essere obiettivi anche eroiche tra i fascisti, perch� i loro padri quello gli avevano insegnato, fin dalla culla; mica potevano quei giovani alzarsi una mattina e girare "l'interruttore".
Nessuno di noi, un bel mattino, pu� mettersi a scrivere sulla lavagna, cosa lui personalmente vuol fare, come farlo, dove farlo, e contro chi.
Ha ragione (oppure non ha ragione?) Azelio Ciampi, quando ricordando quelle sue giornate di "fuga" sui monti della Maiella, afferma "fu un atto istintivo di ribellione"..."ascoltai la coscienza".
Quindi se era istintivo, e di coscienza, allora le leggi non servono a nulla! Ognuno in una guerra - giusta o sbagliata che sia - decide secondo la propria coscienza e il proprio istinto contro chi combattere, se con i nemici di ieri o i nemici di oggi, che (o ieri o oggi) hanno indicato i governanti; leggi che allora non servono a nulla, come non servono a nulla i comandi supremi, gli ufficiali superiori, e quelli inferiori. Cade tutta l'impalcatura di uno Stato di diritto oltre che la disciplina degli eserciti. Si crea cos� un clamoroso precedente.
Se ognuno è convintissimo di vincere da una parte, ognuno "istintivamente" e con "coscienza" può andare dalla parte che vuole.
Nel Regno del Sud, in quest'altra Italia, la situazione non � migliore, anche se i problemi sono di natura diversa. Non sono legati alla contrapposizione ideologica (poco interesse per il superamento del fascismo in questa popolazione pi� immobilista, conservatrice, mai stata palesemente fascista), non conosce la Resistenza, non conosce o ha conosciuto pochissimo i bombardamenti, quindi nessuna guerra di popolo alle prese con le rappresaglie di una fazione, o con i folli giustizieri vendicatori dall'altra.
Ma sulla grande isola c'e' il "male" (o bene, secondo i punti di vista) dell'indipendentismo siciliano.
(Non dimentichiamo che gli Inglesi sono al loro terzo tentativo di staccare la Sicilia dall'Italia. Il primo nel 1815, il secondo nel 1860 aiutando Garibaldi, poi arriv� Farina, mandato da Cavour. Quest'ultimo per questo "sgarro" agli inglesi, non sappiamo se qualche mese dopo veramente mor� per malattia o fu assassinato - vedi altro link in proposito)
Quello estremista inizialmente seduce un po' tutti. Borghesi, latifondisti, mafia americana, mafia siciliana, e avventurieri ma anche isolani, sono convinti che lo smembramento dell'Italia � cosa fatta, voluta e determinata dagli stessi alleati. Del resto, di fatto, a fine '43 troviamo una Italia gi� spaccata in due dagli eventi sia militari che politici. Uno scollamento � gi� avvenuto. E come sarebbe andata a finire nessuno lo sapeva.
Ma parallelamente un'altra fazione pi� moderata (pi� saggia o opportunista - secondo i punti di vista) si distacca dall'estremismo e punta a un riformismo parlamentare facendo perdere all'altra fazione le illusioni di una Sicilia indipendente (sembra di tornare indietro di 80 anni, la repressioni di Crispi nel 1894 contro i Fasci Siciliani- vedi). L'isola � riconsegnata da Eisenhower al governo italiano. E' chiaro che i secondi, gli indipendentisti, devono ora giocare altre carte.
Il fascismo aveva relegato quasi in un angolo e tolto il potere politico ai notabili e ai latifondisti siciliani. Alla sua caduta, con la Liberazione, alcuni gruppi avevano dato vita a un movimento separatista per non essere ancora una volta depredati da Roma dei propri granai. Alcuni vi parteciparono solo mirando ai futuri guadagni delle forniture sul continente (e non andarono per il sottile nell'arruolare bande di avventurieri), altri mirando all'amministrazione politica dell'isola avevano gli stessi obiettivi ma si cautelarono con l'appoggio della nuova classe politica che stava formandosi a Roma con l'approvazione degli alleati (pi� americani che inglesi, che nel grande scacchiere questi ultimi ormai contavano sempre meno).
(vedi "Sicilia e indipendenza" )
A guidare il movimento indipendentista pi� acceso ed estremista, quasi ai limiti della legalit� (quale? non c'era la legalit� in nessun luogo d'Italia!) troviamo ANDREA FINOCCHIARO, uomo abile e brillante, con tante amicizia politiche fin dai tempi del governo Nitti (1919), poi con quello di Mussolini, e che sorprendentemente lo troviamo allo sbarco alleato a fare il fac-totum (� abilissimo a destreggiarsi fra Londra e Washington). E' proprio lui (e non il Re o Badoglio) a ricevere di fatto dagli Alleati, la luogotenenza della Sicilia liberata; poi forte di questa posizione, appoggiato, aiutato, ma anche eccitando gli animi, a Comiso crea un suo esercito personale, l'EVIS (Esercito Volontario Indipendenza Sicilia). Concepisce poi la Repubblica Siciliana in una estemporanea Federazione Italica, infine prepara un programma politico in cui parla di indipendenza, industrializzazione dell'isola (i grandi appoggi li aveva!), riforme agrarie mirate al sociale e una lotta antifascista; anche se di fascisti nell'isola non ce n'erano. E' un movimento che si scontra con quello ora stranamente moderato (i ricchi proprietari) che prende non solo le distanze ma relaziona e poi sollecita Roma ad intervenire.
(si ripete quasi la stessa situazione del "brigantaggio" degli anni 1860-80 - chi lotta per la propria indipendenza è un "brigante", un "bandito".)
In questo 5 gennaio il movimento si � ormai esteso sull'isola e nelle altre province in un modo autoritario che ha provocato (nel timore, sollecitato) l'intervento del Governo con reparti dell'esercito del nuovo Regno del Sud, per domare le rivolte con il sangue (quindi anche qui abbiamo scontri di italiani contro italiani -idem 1860). Ma il problema non � per nulla risolto e l'indipendentismo siciliano rimane per qualcuno costantemente una minaccia .
28 GENNAIO - A Napoli si riforma il sindacato della CGIL; a guidarlo troviamo il democristiano ACHILLE GRANDI, ORESTE LIZZADRI (PSIUP), GIUSEPPE DI VITTORIO (PCI). Una guida variegata politicamente, che per� � stata gi� decisa a Roma il 3 giugno del '44, prima ancora del governo Bonomi del 6 giugno.
31 GENNAIO - Per la prima volta nella Storia d'Italia con un provvedimento governativo viene riconosciuto il diritto di voto alle donne, che riescono cos� a conquistare il diritto al suffragio universale dopo vani tentativi fatti nel lontano 1881 e nel 1907 dal movimento femminista guidato dalla dinamica Montessori (la prima donna laureata in medicina in Italia)
Il Voto alle donne (una curiosit�) fu dato per la prima volta in uno Stato USA (nello Wyoming) nel 1869, la prima nazione che lo fece esercitare fu pero' la Nuova Zelanda (1893), Finlandia (1907), Norvegia (1913), Islanda (1914), Danimarca (1915), Canad� (1917), URSS (1917), Germania (1919), e l'Inghilterra nel 1918 quando elesse la sua prima deputata.
Si preparano dunque, per quando finir� la guerra, le liste elettorali per le future elezioni amministrative e per il previsto Referendum Monarchia Repubblica. Il principe Umberto, luogotenente, infatti aveva proposto in una intervista al Times, che la questione istituzionale doveva "essere risolta attraverso il ricorso di un referendum popolare, poi dai risultati si sarebbe formata una Costituente per scrivere la nuova Costituzione". De Gasperi il 22 ottobre di quest'anno, appoggiato dagli alleati (o meglio dagli Usa) far� sua l'idea di Umberto, che per� a risultati ottenuti sar� proprio il rappresentante di Casa Savoia -non ottenendo la vittoria sperata ma una sconfitta- a mettere in dubbio il risultato accusando il referendum di irregolarit� e di brogli.
4 FEBBRAIO - CHURCHILL, STALIN, ROOSEVELT si riuniscono a Yalta; discutono del futuro assetto dell'Europa a Guerra finita. Cio� la divisione della Germania in quattro zone di occupazione e (come nel 1919) la sua completa smilitarizzazione.
Viene anche decisa una formazione di governi "liberalmente eletti" nei paesi liberati, ma ricordiamoci che nel famoso foglietto a quadretti di Churchill e Stalin (a Mosca l'8 ottobre '44 - vedi) la spartizione dell'Europa era stata gi� decisa in due blocchi, quindi in pratica gli americani pur con la presenza di Roosevelt al tavolo delle trattative, hanno poco da aggiungere o togliere, tutto era stato gi� deciso.
(la "cortina di ferro" e la "guerra fredda" era virtualmente gi� una realt�, anche se ancora sulla carta)
Ma non proprio tutto era stato deciso. Roosevelt morir� dopo poche settimane; gli subentrer� Truman, con idee molto diverse, e poco incline ad ascoltare il pessimismo di Churchill (che nel suo Paese è in declino). Inoltre ha nei magazzini gi� (quasi) pronte le bombe atomiche - Non dimentichiamo che lo stesso Churchill fu silurato quando mancavano 6 giorni alla fine della guerra mondiale).
(VEDI CONFERENZA DI YALTA - I COMUNICATI)
3 MARZO - Dopo i primi passi con i servizi segreti americani per la resa dei tedeschi in Italia fatti il 4 febbraio dal comandante delle SS nella RSI, KARL WOLF, a Zurigo avviene con ALLEN DULLES un altro incontro. Wolf ha buone intenzioni, � disponibile a farsi mediatore per la resa dei suoi colleghi generali in Italia e in Germania. I colloqui sono compromessi e hanno uno stallo quando il 19 anche i russi (offesi di non essere stati informati e invitati) intendono prendere parte alle trattative, ma Roosewelt e soprattutto Churchill (che ha altri piani e vuole aggirare Stalin) si oppongono.
8 MARZO - Grande offensiva finale degli alleati in Germania. Arrivati al confine ovest il 7 febbraio, la Terza Armata americana entra nella Ruhr. Il 5 marzo � a Colonia sulla riva del Reno, l'8 lo attraversa per sferrare l'ultimo attacco, e, come � nei patti con i russi, dovr� puntare e raggiungere Magdeburgo. Questo � l'obiettivo finale della Guerra in Europa concordato dagli alleati.
L'Armata Russa il 9 e il 10 � ai confini dell'Austria, il 29 di questo mese � invasa, il 13 aprile entra a Vienna.
13 MARZO - MUSSOLINI pur conoscendo o intuendo i passi che sta facendo WOLF con gli alleati per una resa in Italia delle truppe tedesche, tramite il cardinale Schuster autonomamente all'insaputa del tedesco (che senza informarlo ha già condotte delle tratttative) sta conducendo altre trattative. Avanza proposte per una resa dell'esercito RSI agli alleati, ma vuole delle garanzie per la propria incolumit� e quella dei suoi uomini.
29 MARZO - Dopo l'ondata di scioperi in tutte le regioni del Nord Italia occupata dai tedeschi e sotto la RSI, viene deciso dal CLN-AI e CVL e dal governo Bonomi di fare una insurrezione; mirata soprattutto a difendere gli impianti industriali; occupare le province man mano liberate; assumerne il governo, poi solo a guerra finita rimettere i poteri a Roma. Inoltre si mobilita per condurre operazioni di disturbo, di sabotaggio e in ogni modo ostacolare la ritirata dei tedeschi.
Sembra esserci perfino una tacita intesa con gli alleati. A guidare il comitato insurrezionale vengono chiamati LEO VALIANI (PdA), SANDRO PERTINI (PSIUP), EMILIO SEVERI (PCI). Mentre alla presidenza del CLN-AI troviamo RODOLFO MORANDI.
5 APRILE- E' finalmente decisa dagli alleati dopo cinque mesi di stallo la grande offensiva finale ripartendo dallo Linea Gotica, mentre il 9 si muoveranno anche le divisioni ferme da mesi sul litorale Adriatico romagnolo. Destinazione ora � il Po.
Nello stesso giorno viene deciso dal governo Bonomi di nominare una Consulta nazionale; vi parteciperanno 430 membri del CLN, sindacati, reduci e partigiani.
10 APRILE - LUIGI LONGO rende nota a tutte le formazioni partigiane con la direttiva N.16 la data dell'insurrezione. Direttiva inviata da Togliatti dove si invita a prendere nel Nord Italia tutte quelle misure necessarie per organizzare, dare l'avvio e quindi gestire la sollevazione popolare prima della traversata del Po degli alleati. La data viene fissata il 25 aprile; su Milano si decide di far convergere quasi tutte le formazioni partigiane.
13 APRILE - Muore improvvisamente il presidente degli Stati Uniti ROOSEWELT. Il giorno stesso prende il suo posto TRUMAN, che � piuttosto impreparato agli eventi (lo confessa lui stesso nelle sue memorie) che stanno sconvolgendo in questo preciso istante l'Europa. Si stanno decidendo le sorti della guerra mondiale con la grande offensiva congiunta con i russi che dovrebbe portare a stringere in una morsa la Germania.
In Italia la notizia della morte del Presidente giunge mentre gli alleati superata la Linea Gotica iniziavano ad attraversare il Reno per poi puntare sul Po.
Nello stesso istante si stava decidendo anche l'attacco al Giappone cercando di conquistare Okinawa - che dista solo 650 chilometri, invece dei 2400 delle Isole Marianne. Su queste ultime c'erano le basi dei bombardieri americani ma erano troppo lontani dagli obiettivi, e questo impediva una risoluzione militare rapida. Okinawa era dunque una necessit� strategica e proprio in questi giorni 500.000 uomini erano stati lanciati alla sua conquista.
Truman anche se l'aveva colta di sorpresa "questa catastrofe dove non ero affatto preparato ad affrontarla"(Memorie) era comunque pi� portato a operare con l'azione e non con le manovre della politica perseguita da Roosewelt che fino agli ultimi giorni, anche se con poca convinzione, avallava i piani geopolitici di Churchill che erano quelli del "foglietto a quadretti" concordati con Stalin, di cui Truman fino allora forse ignorava persino l'esistenza e quindi gli accordi.
Comunque a Yalta gli impegni erano che gli anglo americani sarebbero arrivati a Magdeburgo e non oltre, e i russi avrebbero fatto altrettanto. Churchill comunque aveva altri piani, lui voleva arrivare ben oltre Magdeburgo. A intuire questi suoi progetti fecero presto i russi tramite i loro servizi segreti, e gi� qui qualche incrinatura nei rapporti di Churchill con Stalin ci furono, visto che il russo venne a sapere che gli anglo (americani) stavano per proprio conto trattando la resa della Germania tenendolo all'oscuro.
Questo negoziato a parte avrebbe indubbiamente impedito l'avanzata russa sulla capitale tedesca. Infatti se le forze tedesche si fossero disimpegnate in occidente si sarebbero concentrate tutte sul settore est, quindi contro la Russia impedendo alle armate di Stalin di avanzare verso Berlino est difesa dai locali ma anche dalle forze non pi� occupate a ovest.
A Mosca questa oscura manovra degli Alleati la presero come un tradimento.
Poi arriv� Truman che da una parte voleva far finire la guerra subito anche lui a Magdeburgo, dall'altra il pericolo rosso era anche per lui un'ossessione e voleva fermarle le armate russe pi� a est possibile. Non per nulla ancora nel 1941 proprio lui aveva affermato "Se vediamo che la Russia sta per vincere dobbiamo prestare aiuto alla Germania e lasciare cos� che si ammazzino il pi� possibile l'un l'altro". Non erano ancora i tempi dell'alleanza di Churchill con la Russia, ma quella era la sua idea, che per� ora stava applicando nella realt�.
Le truppe sovietiche in questo 13 aprile, mentre Truman giurava come Presidente, erano giunte a Vienna, e gi� marciavano verso Berlino. Inoltre con l'aiuto di Tito si stavano affacciando pure in Italia. E se in un primo momento Churchill con l'entrata in scena di Truman ancora inesperto si trov� quasi in crisi, poi nel nuovo Presidente trov� un alleato nel non far trapelare ai russi le trattative di negoziati degli anglo-americani con la Germania. I due si trovarono in perfetto accordo. Concordare autonomamente la resa della Germania, e continuare senza ostacoli l'avanzata fino a Berlino mentre i tedeschi continuavano a tenere impegnati i russi.
A Stalin non sfuggirono queste intenzioni; molto risentito aveva scritto ai suoi alleati "Questi vostri negoziati vi frutteranno certi vantaggi, poich� le vostre truppe avranno la possibilit� di avanzare fino al cuore della Germania quasi senza resistenza da parte dei tedeschi; ma perch� nascondere questo ai russi, e perch� non ne sono stati informati i russi, vostri alleati?"
(sta gi� per nascere la Guerra Fredda)
Ma per Churchill il rischio che Stalin finisse per dilagare in Europa occidentale c'era, e ne era ormai convinto. Lo statista inglese aveva distrutto la potenza filo-tedesca francese, distrutta quella italiana, rimesso le "reni" alla Grecia, fatto un tornado in Africa, e stava quasi facendo capitolare i tedeschi, ma si ritrovava ora i Russi (i "diavoli") che arrivati a Vienna, puntavano ora contemporaneamente su Berlino e Belgrado con il risultato di avere in mano mezza Germania, tutti i Balcani, e non remota era l'ipotesi che dilagassero nell'Italia del Nord con gli appoggi dei Titini e dei comunisti italiani. Ed infatti slavi e comunisti italiani proprio questo stavano pensando. Addio dominio sull'Europa occidentale. Churchill convinse dunque gli americani a proseguire oltre Magdeburgo. E le ragioni erano ben motivate, 1) La Russia stava diventando un pericolo mortale; 2) Bisognava porsi ora come obiettivo Berlino; 3) Bisognava frenare l'offensiva di Tito (che ha l'appoggio della Russia) verso l'Italia. Solo agendo cos� si poteva arrivare a una sistemazione dell'Europa prima che la guerra arrivasse al suo termine.
ALLEN DULLES, capo dei servizi segreti americani, ci illumina sulla capitolazione dei tedeschi in Italia "Non si tratta solo di una capitolazione militare al fine di evitare altre distruzioni e vittime. Un cessate il fuoco in questo momento consente agli anglo-americani di bloccare l'avanzata dei russi a ovest verso Berlino, ma anche di opporsi alle minacce di Tito verso Trieste per impedire una eventuale aiuto a una insurrezione armata comunista che ha molto probabilmente l'intenzione di instaurare una repubblica sovietica nell'Italia settentrionale".
Gli esperti militari, gli storici si sono alla fine chiesti a cosa era allora servita la guerra degli alleati in Italia. Risposta: "1) Per tenere impegnate le divisioni tedesche. 2) Per avere il controllo del Mediterraneo e quindi gli aeroporti e le portaerei vicine. Di nessuna importanza era ritenuta ai fini di una conquista l'Italia. La penisola era solo da usare. Ma non per questo ora doveva cadere in mano sovietica.
Hitler era sempre rimasto convinto che gli alleati (vedi Piano "Bodyguard" nella sesta parte, carteggio Churchill), sarebbero sbarcati sui Balcani, non sapeva ovviamente nulla dell'accordo del "foglietto a quadretti", era convinto che russi e anglo americani non si sarebbero "pestati i calli" l'un l'altro (la Grecia ne era un esempio), anche se era convinto che l'alleanza liberismo-bolscevismo non sarebbe durata molto a lungo (l'esperienza con i russi Hitler l'aveva fatta) e su questa previsione possiamo dire che non si sbagli� affatto (vedi poi la "guerra fredda")
Cadde invece Hitler nel tranello dello sbarco. Le 26 divisioni che Hitler con questo errore di valutazione impieg� in Italia, potevano benissimo anche con met� forze, arroccarsi sulla Linea Gotica fin dal settembre del 1943, mentre con l'altra met� se venivano impiegate nel nord ovest della Germania non avrebbero mai permesso lo sbarco in Normandia. "Se ci fossero state sulle coste de La Manica 13 divisioni di Hitler in piena efficienza, lo sbarco si sarebbe trasformato in un disastro di portata incalcolabile" (� lo stesso Churchill ad ammetterlo nelle sue memorie -ed infatti nonostante questo ingenuo errore di Hitler, lo sbarco ebbe un momento di grave crisi, pur attuato con imponenti mezzi).
E' solo una ipotesi astratta, perch� anche se gli sviluppi sarebbero stati questi -ipoteticamente positivi a favore dei tedeschi- non dobbiamo dimenticare che negli hangar americani erano quasi pronte per essere sganciate 12 bombe atomiche, 6 all'uranio e 6 al plutonio, e Truman desiderava finire la guerra subito; quindi se le cose andavano per un altro verso, la guerra l'avrebbe fatta terminare in Europa subito, come in Giappone.
E sembra che Harris "mister bomber" avuto sentore che c'era quasi pronta una nuova micidiale bomba, avesse chiesto di usarla.
Ma c'� un particolare: che le bombe non erano pronte, mancavano due cose determinanti per usarle. L'uranio e l'innesto per farla esplodere. Che sembra sia giunto in America proprio con la presa di Berlino - vedi Bormann MA L'ATOMICA ERA TEDESCA? )
ORA MENTRE SI DECIDONO I DESTINI DEL MONDO, IN ITALIA......
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