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La pagina da ricordare del mese
...libero, nuovo fuori dal coro
(DAL MONDO E SPORT IN FONDO AL MESE)
(Cronistoria del mese- Rassegna - I testi sotto sono di: GIACOMO PACINI )
1 LUGLIO - CARCERI: SOMMOSSA A REGINA COELI Secondini aggrediti e malmenati; per oltre un'ora nel carcere romano di Regina Coeli ha regnato l'anarchia. Tre detenuti sono riusciti a sopraffare altrettanti agenti di custodia e ad aprire le porte delle celle impadronendosi cosi' di un intero braccio della prigione. Solo con l'intervento di una squadra antisommossa e' stato possibile ripristinare la normalita', ma il bilancio finale parla di 26 agenti feriti. Uno di loro racconta "i detenuti urlavano di voler l'amnistia. Usavano i ferri dei letti come spranghe e ci gettavano addosso olio bollente". E sempre nella giornata di oggi un grave fatto di microcriminalita' avvenuto a Modena, dove un tabaccaio e' stato ucciso in un tentativo di rapina, scatena la rabbia della gente che in strada ha urlato "no all'amnistia, i delinquenti stiano in carcere". Il Presidente della Confcommercio Bille' accusa "in Italia la pena di morte esiste, ma solo per i poveri commercianti che fanno il loro mestiere". Cosi', alla luce di questi due episodi, le possibilita' di un provvedimento di clemenza per i detenuti paiono ormai scemare; secondo Gasparri (AN) "da adesso va immediatamente chiuso ogni discorso sull'amnistia, ne abbiamo parlato fin troppo" e identica posizione assume la Lega "il dibattito e' finito. Non ci sara' mai nessuna amnistia e i fatti avvenuti oggi dimostrano che e' giusto fare cosi'. Altro che liberare i delinquenti, e' ora di garantire la sicurezza dei cittadini". Per i DS pero' "nel Polo non c'e' posizione comune fra FI e gli alleati e cio' alimenta un clima di incertezza che non fa che peggiorare la situazione"
2 LUGLIO - AMATO "TOLLERANZA ZERO". E' un Presidente del Consiglio dai toni decisi quello che invita le questure ad adottare "una linea di non tolleranza verso il crimine. Contro la criminalita' dobbiamo mostrarci inflessibili". Amato cerca dunque di non lasciare al Polo l'immagine di difensori dei cittadini e spiega "finora la paura e l'ansia sono stati due elementi che hanno tenuto unito l'elettorato di centrodestra. Un elettorato che e' formato da un imprenditoria selvaggia che non vuole i sindacati di mezzo, da ceti emergenti, da casalinghe che guardano la tv dalle 10 alle 13 e viene detto loro che c'e' un problema criminalita' e da proletari che vedono nell'immigrato quello che ti puo' rubare il posto. A questo blocco sociale cosi' composito, il Polo offre una risposta regressiva e senza futuro , ma che adesso rischia di essere vincente. Percio' noi non possiamo apparire come lassisti". Dal Centrodestra si risponde polemicamente "quella di Amato e' solo demagogia, ci deve spiegare come fa a conciliare la voglia di indulto che c'e' nella maggioranza con la sua tolleranza zero". Per Fratini (FI) "Amato fa annunci irresponsabili, non servono battute ad effetto ma interventi concreti sia nelle carceri sia per garantire la sicurezza dei cittadini".
3 LUGLIO - "SI DIA VITA ALLA CAMERA DELLE REGIONI" Nel giorno in cui la Commissione Affari Costituzionali ha deciso di accogliere le richieste dei "Governatori" del nord per garantire alle regioni una maggiore autonomia fiscale, Formigoni lancia una nuova proposta "e' ora di dare vita ad una Camera per le Autonomie che prenda il posto del Senato. Le regioni devono avere un posto fisso in Parlamento. Io credo che senza questa seconda Camera o salta il federalismo o salta l'Italia". I Presidenti di regione del centrosinistra fanno allora sapere "di concordare sulla necessita' di una Camera delle Autonomie", ma, dice l'emiliano Errani , "non si possono annunciare questi progetti federalisti senza prima averne gli strumenti". Ed anche Ghigo, Presidente del Piemonte, frena gli "ardori" di Formigoni "La Camera delle Autonomie ci vede tutti unanimi, ma gia' il fatto che la Commissione Affari Costituzionali abbia cominciato ad accogliere parte delle nostre richieste e' un fatto positivo". Ma Galan , Presidente del Veneto,commenta "io Ghigo lo capisco, ma le sue posizioni minimali mi rattristano. Qui serve una vera riforma costituzionale". ITALIA , PSICODRAMMA CALCISTICO Crudele sconfitta per la Nazionale Italiana nella finale degli Europei di calcio. In vantaggio fino a 30 secondi dalla fine contro la Francia, viene prima raggiunta all'ultimo tuffo e poi superata nei tempi supplementari. Svanisce cosi' il sogno, che pareva ormai a portata di mano, di ritornare campioni d'Europa a 32 anni dall'ultimo successo. I giocatori azzurri in lacrime "beffa tremenda, ormai ci sentivamo gia' campioni". Ma il Presidente della Repubblica li rincuora e decide di nominare i 22 componenti della Nazionale "Cavalieri del Lavoro": "la nostra squadra" dice Ciampi "ha comunque tenuto alto l'orgoglio italiano, tutta Italia le sara' grata".
4 LUGLIO - POLITICA NEL PALLONE - Puo' una partita di calcio scatenare una battaglia politica capace di oscurare qualunque altro tema? Naturalmente si, specie se il capo dell'opposizione e' anche il Presidente di una delle maggiori squadre italiane. La partita in questione e' la finale del Campionato Europeo sciaguratamente persa dall'Italia quando si trovava ormai ad un passo dal trionfo. Ma per Berlusconi e' sbagliato parlare di destino avverso, la sconfitta ha un solo colpevole: l'allenatore. E a Dino Zoff il leader del Polo riserva strali che spesso ha risparmiato ai suoi piu' tenaci avversari politici: "mi sono vergognato a vedere la partita" dice Berlusconi "e' stata una cosa indegna che chiunque avrebbe visto, Zoff ha lasciato del tutto libero Zidane, ovvero la fonte del gioco francese, non lo ha mai fatto marcare . Io davanti alla tv mi agitavo come un leone in gabbia, ma ditemi voi come si puo' fare un errore simile? Lo ripeto: e' stata una cosa indegna che anche un dilettante avrebbe visto. Ma d'altronde l'intelligenza se non la si ha, non la si ha". Si scatena una bagarre: Veltroni, appena sapute le parole del leader del Polo, commenta: "Berlusconi col suo solito modo grottesco cerca di cavalcare l'onda della delusione italiana ed offende non solo Zoff, ma tutti i giocatori e i 22 milioni di italiani che hanno visto la partita". Per il Ministro Melandri "Berlusconi dice cose gravi. Ciampi ha perfino nominato gli azzurri Cavalieri del Lavoro!" mentre Diliberto ricorda a Berlusconi "che dovrebbe piuttosto preoccuparsi di uno come Bossi che pur di essere contro l'Italia ha detto di tifare Francia". Anche gli alleati oggi "abbandonano" il leader del Polo, La Russa si chiede "ma che partita ha visto Berlusconi?", mentre Casini fa del sarcasmo "prima Bossi che dice di tifare Francia, ora questa uscita di Berlusconi; questi Europei ci hanno procurato solo danni". Cosi' mentre Zoff fa sapere di non avere per il momento intenzione di rispondere, Berlusconi definisce "scandalosa la strumentalizzazione che la sinistra sta mettendo in atto. Io ho vinto (allora � lui l'allenatore? Ndr.) 6 scudetti e 3 coppe dei Campioni e nemmeno mi posso permettere di fare una critica tecnica?".
5 LUGLIO - ZOFF "ME NE VADO, NON VOGLIO LEZIONI DA BERLUSCONI". Non gli e' riuscito con Amato, ce l'ha fatta con Zoff; le parole di Berlusconi provocano le dimissioni dell'allenatore dell'Italia e quella che pareva una polemica di un giorno diviene un caso nazionale che va a riempire tutte le aperture dei TG e le prime pagine dei giornali. "Berlusconi mi ha offeso come uomo" dice un mesto Zoff "mi ha ferito nell'orgoglio denigrando il mio lavoro. Cio' e' profondamente ingiusto, percio' ho deciso di non continuare. Me ne vado e me ne assumo tutte le responsabilita'. Ci saranno delle speculazioni su di me, ma non mi interessa". Immediate le reazioni , naturalmente politiche. Veltroni "Zoff col suo gesto ha voluto rimarcare l'indipendenza dello sport dalla politica. Quello di Berlusconi e' stato un tentativo inaudito di strumentalizzare il sentimento popolare". Mastella ironizza "Berlusconi scelga se fare il politico o il CT, in tal caso noi potremmo scegliere Zoff come leader" e Diliberto spera "che adesso Berlusconi non voglia scegliere anche la prossima Miss Italia". Ma il Cavaliere non ci sta ad apparire come il "carnefice" di Zoff e parte all'offensiva: "siamo davanti alla piu' incredibile opera di strumentalizzazione che ricordi. La sinistra si butta sul calcio per distrarre la gente dal suo fallimento, dalla poverta', dalla disoccupazione. Se davvero Zoff si dimette per colpa mia siamo all'assurdo. Io non mi pento di quello che ho detto ieri, anzi semmai sono io che devo ricevere delle scuse. Con quello che ho vinto col Milan mi devo sentir criticare da chi il calcio lo conosce solo per le figurine!".
6 LUGLIO - CALCIO E POLITICA: E' ANCORA POLEMICA. Mentre Giovanni Trapattoni viene scelto come nuovo CT della Nazionale , nel mondo politico lo scontro, accesosi dopo le accuse di Berlusconi a Zoff, non si placa. Per La Loggia e Pisanu "non si ha memoria di una strumentalizzazione cosi' vergognosa come quella messa in atto dalla sinistra intorno alla storia di Zoff". Ma un deputato azzurro, Dario Rivolta ,si dice convinto che "la Nazionale di Zoff era il simbolo di una Italia timida e rinunciataria, non certo il modello di paese che ha in mente Berlusconi!". Ed oggi, con un articolo sul Messaggero,interviene anche D'Alema "Berlusconi ha usato un tono aggressivo e intollerabile , ha parlato della Nazionale di calcio come se fosse una delle sue proprieta'. Se l'aver conquistato otto regioni gli produce tali effetti di arroganza non e' difficile immaginare a cosa potra' condurre una sua vittoria politica". E' infine Gianni Rivera, Sottosegretario alla Difesa ed ex idolo delle folle milaniste,che prova a chiudere la polemica "Berlusconi e' riuscito nel suo intento: far parlare di se. Ma ad agevolarlo ci hanno pensato gli esponenti della sinistra seguendolo sul suo terreno. D'altronde Berlusconi e' uno che punta sempre al presenzialismo e alla teatralita', solo lui poteva trasformare quello che era un semplice raduno del Milan di cui ben pochi si sarebbero accorti [e durante il quale Berlusconi ha appunto lanciato il suo attacco a Zoff] in un affare nazionale".
7 LUGLIO - LEGGE ELETTORALE: LA PROPOSTA DEL POLO Giunge oggi, dopo giorni di dibattito interno (oscurati anche dalla bufera calcistico politica) la risposta del Polo alla proposta fatta dalla maggioranza circa venti giorni fa per una nuova legge elettorale. Il Centrodestra ha presentato dieci emendamenti al progetto del Centrosinistra,chiedendo di introdurre un premio di maggioranza per la coalizione che superera' il 40% dei voti e di estendere l'eventuale nuovo sistema di voto della Camera anche al Senato. "La sinistra ci deve dire se e' disponibile ad accettare le nostre condizioni" affermano i leaders del Centrodestra. Abbottonato il primo commento di Veltroni: "valuteremo la proposta del Polo e poi daremo una risposta comune". - HAIDER "SPERO CHE IN ITALIA VINCA IL POLO". Torna a far sentire la sua voce il leader ultranazionalista austriaco che tra due giorni ,invitato dal Sindaco di Jesolo, sara' in Italia. "So che il vostro paese non ama le sanzioni UE contro l'Austria" dice Haider " Dai frequenti contatti che ho con le regioni del ricco nord ho constatato che c'e' una crescente popolarita' verso di noi. Per questo mi auguro che alle prossime elezioni politiche possa prevalere il Centrodestra, allora forse l'UE si rendera' conto che le sanzioni contro l'Austria sono inutili. O forse puniranno anche l'Italia?".
8 LUGLIO - BERLUSCONI "AL VOTO IN AUTUNNO". Il leader del Polo lancia un ultimatum alla sinistra "la proposta fatta ieri dal Centrodestra sulla legge elettorale e' da prendere o lasciare. Percio' vogliamo che la maggioranza renda nota la sua opinione prima che il Parlamento chiuda per i lavori estivi". Poi Berlusconi aggiunge "comunque credo che le elezioni politiche si debbano in ogni caso tenere in autunno o con una nuova legge elettorale o con l'attuale. I sondaggi ormai parlano chiaro: il Polo ha oltre 20 punti di vantaggio sulla sinistra". E Bossi gli fa eco "Pur di andare alle urne sono perfino disposto a votare la Finanziaria del Governo, io credo che quando si andra' al voto la gente punira' questa sinistra. Loro stanno cercando di annullare tutte le differenze, sono i nuovi nazisti". Rabbiosa la risposta della maggioranza: "noi non accettiamo ultimatum". Veltroni :"Berlusconi non puo' dirci: prendere o lasciare. Noi la nostra proposta per una nuova legge elettorale l'abbiamo fatta oltre due settimane fa, mentre solo oggi il Polo riesce , faticosamente, a trovare una posizione comune". Per Parisi "la fretta che il Polo ha di andare alle urne testimonia che in loro comincia a subentrare il timore di poter essere battuti qualora si votasse alla naturale scandenza della legislatura". - IL GIORNO DEL GAY PRIDE - La tanto discussa giornata "dell'orgoglio omosessuale" si e' svolta. Per le vie di Roma hanno sfilato oltre 200mila persone al grido di "noi non siamo diversi ma uguali agli altri". Il corteo e' stato molto folcloristico ma non ha fatto registrare incidenti ne' si sono avute le tanto temute provocazioni alla "morale cattolica". Nel corteo, a manifestare solidarieta' verso i gay, vi erano , oltre a molti cittadini comuni, anche numerosi esponenti della maggioranza di Governo fra cui Veltroni, il Ministro Belillo, Cossutta e una delegazione dei Verdi. Ma secondo Storace, Presidente del Lazio, : "la presenza nel corteo di uomini della Maggioranza e di un ministro e' stata immonda". Usa toni piu' pacati Berlusconi "manifestare e' legittimo , ma questo evento e' stato un errore nell'anno del Giubileo". Il CCD mette sotto accusa la RAI per aver trasmesso in diretta il Gay Pride "sono andate in onda immagini oscene e sguaiate di un immorale corteo" e il Presidente della Commissione di vigilanza Rai Landolfi (AN) rincara la dose "RAITRE trasmettendo il corteo del gay pride ha fatto le prove del funerale del servizio pubblico". Dalla maggioranza si ribatte: "nel Polo c'e' una mentalita' retrogada e oscurantista". Il Ministro Belillo attacca Storace "lui dice che e' immondo essere stati al corteo dei gay? io dico che a uno come Storace non basta il doppiopetto per ripulire il suo linguaggio dell'intolleranza". Per Veltroni "l'assenza di esponenti del centrodestra alla manifestazione fa capire che nella destra italiana esistono ancora pulsioni di intolleranza. A New York coi gay manifesto' pure Rudolph Giuliani".
9 LUGLIO - "UN AFFRONTO IL GAY PRIDE" E' la prima volta che il Papa prende posizione ufficiale sul Gay Pride e lo fa usando parole di netta condanna "non si puo' non provare amarezza per l'affronto recato ai sentimenti cristiani e per l'offesa al Grande Giubileo dell'anno duemila avvenuta ieri qui a Roma in una citta' tanto cara al cuore dei cattolici". Poi Wojtila precisa che gli omosessuali "non vanno discriminati , ma la Chiesa non puo' tacere la verita' altrimenti non aiuterebbe a discernere cio' che e' bene da cio' che e' male". Le parole del Pontefice trovano una immediata sponda del Polo: "la manifestazione di ieri " dice Casini "e' stata deprimente, ed ancora piu' deprimente e' aver visto in prima fila esponenti del Governo". Per AN "Quello del Papa e' il sentimento comune di tutti gli Italiani e non solo dei cristiani". Nella maggioranza concordano i centristi, secondo Castagnetti "far coincidere il Gay pride coll'anno del Giubileo e' stato un grave errore", mentre Mastella e' piu' esplicito "e' ora che su queste questioni il centro esca piu' decisamente allo scoperto nel far sentire le proprie ragioni". Ma la sinistra respinge le accuse, per D'Alema "Roma non e' solo simbolo della cristianita', ma della civilta' umana. Ieri nessuno e' stato offeso", mentre Leoni invita il Centrodestra "a finirla coi facili moralismi. Preoccupatevi piuttosto di cio' che trasmettono le tv di Berlusconi nell'anno del Giubileo". *** HAIDER IN ITALIA Da oggi Jesolo ha un cittadino (onorario) in piu': Joerg Haider. Renato Martin, ex leghista ed oggi Sindaco della cittadina veneta, ha infatti consegnato al leader ultranazionalista austriaco le "chiavi d'oro" della citta' in segno "di amicizia e apertura verso la Carinzia". Mentre si svolgeva la simbolica cerimonia esponenti di Rifondazione e dei centri sociali hanno duramente contestato Haider, che ha pero' sostenuto di non doversi preoccupare "di qualche comunista richiamato dalla pensione". Poi lo stesso Haider ha ribadito quelli che sono i suoi auspici per le prossime elezioni politiche in Italia "spero vinca il centrodestra, confido che gli Italiani siano per una svolta politica". Durissimo il commento della sinistra: "quello che e' avvenuto e' vergognoso, il Sindaco di Jesolo ha provocato un'intera citta' per una sola opera di propaganda". Secondo Bettin ,consigliere regionale dei Verdi, "aver invitato Haider in piena stagione estiva significa offendere il Veneto" . Ma il Sindaco di Jesolo si difende "il mio Comune e' stato il primo a votare una mozione di solidarieta' ad Haider per le sanzioni europee", e a chi sostiene che l'invito fatto al leader ultranazionalista sia stato dettato da ragioni di "marketing" Martin risponde "e' vero che molti nostri turisti vengono dall'Austria ed in particolare dalla Carinzia, ma nella mia scelta c'e' stato ben altro".
10 LUGLIO - HAIDER-FORZA ITALIA: AMICI...MA NON TROPPO E' ancora Haider ad agitare il dibattito politico italiano, mentre Mussi (DS) ha presentato un interrogazione parlamentare per sapere "quali meriti Haider ha acquisito per diventare cittadino onorario di Jesolo", il capo dell'estrema destra austriaca tuona "le sinistre europee sono state un fallimento totale. Io invece sono affidabile e coerente e questo e' il segreto del mio successo". Poi, a proposito di politica italiana, rivela "io piaccio a Forza Italia, ma Berlusconi si trova davanti ad un problema nei suoi rapporti col FPOE [il partito di Haider]. Dovesse infatti risultare che Forza Italia ha stima per me , Berlusconi rischia di rimanere isolato nel Parlamento Europeo. Tuttavia vi posso dire che i sostenitori di FI hanno grande simpatia per la mia persona e credo che Berlusconi lo dovrebbe dire apertamente". Non appena sapute le dichiarazioni di Haider, Folena (DS) attacca "ci piacerebbe sapere quale e' la linea di Berlusconi: quella di chi cerca di accreditarsi presso l'opinione pubblica moderata o quella di chi invita in Italia gli esponenti dell'estrema destra radicale austriaca?". Stizzita la replica di Bonaiuti,portavoce del Cavaliere: "noi non conosciamo Haider, ne' comprendiamo il motivo delle sue dichiarazioni. E poi da sempre FI e' in prima fila contro ogni razzismo e xenofobia" (esclusi gli extracomunitari. Vedi due giorni dopo, il 13. Ndr) , gli fa eco Pisanu "nessuno di FI conosce Haider ne ha intenzione di conoscerlo". *** MEDIO ORIENTE. DECISIVO VERTICE FRA BARAK E ARAFAT Si apre oggi a Camp David (la stessa localita', nel Maryland, nella quale 22 anni fa Begin e Sadat, con la mediazione di Carter , firmarono la pace fra Israele ed Egitto) un importantissimo vertice fra il Primo Ministro Israeliano Barak, il leader dell'OLP Arafat e Bill Clinton. L'obbiettivo e' quello di trovare una definitiva intesa fra israeliani e palestinesi. L'incontro inizia pero' sotto i peggiori auspici, Barak vi arriva sull'onda di una grave crisi di Governo (10 ministri e 3 partiti gli hanno tolto l'appoggio giudicando "eccessive" le concessioni ai Palestinesi), mentre Arafat fa sapere che "comunque vadano le cose il 13 settembre verra' istituito lo stato palestinese". Clinton provera' a mediare, ma appare evidente che un'intesa che soddisfi entrambe le parti in causa e' impossibile specie su questioni quali la sovranita' di Gerusalemme est. Per Arafat "sara' quella la nostra capitale", ma Israele risponde "cio' non averra' mai, Gerusalemme est e' il cuore della nostra religione".
11 LUGLIO - CAMERA DELLE REGIONI: SI DI AMATO In visita a Milano Amato fa una significativa apertura sul fronte del federalismo : "sono tra i piu' convinti sostenitori di quella che oggi si chiama devolution" dice il Presidente del Consiglio "in uno Stato decentralizzato si lavora meglio e proprio per questo ritengo sia auspicabile dare vita ad una vera e propria Camera delle Regioni". Amato viene incontro cosi' ad una richiesta fatta giorni fa da Formigoni, cui pero' il Presidente del Consiglio non manca di riservare alcune stoccate polemiche . "Formigoni e' un po' il Giamburrasca delle istituzioni" ironizza Amato "per carita' c'e' bisogno anche di quelli come lui, l'importante e' per�, lo dico sorridendo, non dargli sempre ragione". Formigoni risponde "dovessi replicare con una battuta sarei molto piu' incisivo di Amato, percio' lascio perdere. Comunque lo voglio prendere in parola: e' favorevole alla devolution? Bene, allora trasferisca alla Lombardia tutti i poteri e le competenze sulla sanita' e sulla scuola. Se adesso si rimangia le parole si dimostrera' un quaquaraqua'". Bossi pero' liquida cosi' le frasi di Amato "macche' aperture! il suo e' solo un bluff. Amato e' un furbacchione che cerca di evitare il fulmine che lo incenerira'. Basta rileggersi quello che in materia di federalismo lo stesso Amato diceva fino a qualche tempo fa". E che i rapporti fra Governo e regioni del Nord siano ben lungi dal migliorare lo testimoniano le parole del Ministro degli Affari Regionali Agazio Loiero, secondo il quale "il potere che e' nelle mani dei presidente di regione e' mostruoso. Francamente mette i brividi sentir parlare di voler andare oltre la Costituzione, io dietro l'attivismo delle regioni del Nord vedo solo il disegno leghista delle due Italie". Immediata la replica di Formigoni "i brividi semmai li mette Loiero con le sue dichiarazioni. Noi abbiamo gli stessi poteri che avevano i presidenti di regione negli anni 80. E secondo Loiero questi sarebbero mostruosi?".
12 LUGLIO - DEVOLUTION: IL POLO SFIDA AMATO "Il Premier venga in Parlamento a fare le sue proposte" , nel Centrodestra si valuta positivamente l'apertura di Amato sulla devolution ma , scrivono i leaders del Polo in un comunicato congiunto, "se vuole fare sul serio deve assicurare sostegno alle nostre proposte in materia e non limitarsi a fare il gioco delle parti". Per la Lega pero' "Amato fa solo propaganda" e Maroni aggiunge "le parole di Amato mi ricordano quelle che Craxi pronuncio' 10 anni fa a Pontida sul federalismo. In entrambi mi pare di vedere la stessa intenzione: rubare voti alla Lega". E' scettico anche Tremonti che avverte "la vera devolution la fara' il Centrodestra coi referendum popolari che presto presenteremo". Intanto il Ministro della Funzione Pubblica, Bassanini, spiega "Amato non ha fatto nessun annuncio elettorale. Nel centrodestra c'e' chi, vedi Formigoni, ha l'insopportabile vezzo di stravolgere i fatti per piegarli alle sue esigenze di propaganda: la Camera delle Regioni ad esempio non e' affatto un progetto del Polo, di essa si parla infatti da anni". *** HAIDER A JESOLO, LA CONDANNA DI AMATO "Un grave errore", cosi' il Presidente del Consiglio, rispondendo all'interrogazione presentata due giorni fa da Mussi, definisce la decisione del Sindaco di Jesolo di nominare Haider "cittadino onorario". "Dio non voglia" prosegue Amato "che in Italia iniziative come quella di Jesolo possano finire con l'assumere valenza nazionale". Berlusconi stavolta dice di concordare con Amato "le sue critiche all'iniziativa di Jesolo sono giuste ed io ribadisco di non conoscere affatto Haider", mentre per Pisanu "nominare Haider cittadino onorario e' stata una vera stupidaggine che tra l'altro ha consentito alla sinistra di dire...una cosa di sinistra". Bossi pero' va controcorrente "la maggioranza ha dato vita alla solita strumentalizzazione alzando un polverone per creare problemi nel Polo. Fanno cosi' perche' sanno che la sconfitta e' vicina. Haider " prosegue Bossi "e' come De Gaulle, e' un nazionalista. Con lui sono d'accordo soprattutto su una cosa: l'Europa e' dominata da un potere losco e oscuro. Siamo in mano a delle lobby".
13 LUGLIO - "SERVONO PIU' IMMIGRATI" Si riaprono le polemiche sul fronte immigrazione. Ad innescarle e' una frase di Mancino,Presidente del Senato, secondo il quale "si illude chi crede che l'immigrazione vada fermata. All'Italia per mantenere un livello costante di popolazione serve un flusso di immigrati pari almeno al triplo dell'attuale". Ma per Gasparri (AN) "altro che nuovi immigrati! Semmai serve un giro di vite! Nel 2000 sono gia' entrati in Italia 63 mila stranieri ed il Governo finge di ignorare che la maggioranza dei delitti nel nostro paese e' commessa proprio da immigrati". Secondo la Lega "la sinistra cerca solo di accaparrarsi il voto degli extracomunitari". Risponde Letta, Ministro dell'Industria, "le frasi di Gasparri nascondono una inquietante vena razzista. Gli amministratori del Nord eletti coi voti del Polo sono di continuo sollecitati dalle associazioni industriali che richiedono una maggiore manodopera che in Italia non si trova". E il Presidente degli Industriali Veneti, Luigi Rossi Luciani, intervistato dal Corriere, conferma "ha ragione Mancino, qui da noi per reggere gli attuali ritmi produttivi servono subito altri stranieri , altrimenti saremo costretti a trasferire la produzione all'estero". *** D'ANTONI VERSO FORZA ITALIA? Lo rivela Repubblica: Sergio D'Antoni, segretario della Cisl, sarebbe pronto a prendere la guida del Polo, qualora Berlusconi diventasse Presidente del Consiglio. Dunque il leader cislino avrebbe scelto il centrodestra per la sua "scesa in campo", anche se, sempre secondo Repubblica, il suo obbiettivo e' quello di riunire i moderati dei due schieramenti dando vita al progetto che istituirebbe il PPE d'Italia (come tempo fa auspico' Andreotti). Interpellato sulla questione D'Antoni ne' conferma ne' smentisce limitandosi ad un laconico "vedremo".
14 LUGLIO - IMMIGRAZIONE, CRESCE LA POLEMICA "Dobbiamo riaprire le frontiere" annuncia il Ministro Bianco "e dare vita ad un decreto che consenta l'ingresso di almeno altri trentamila extracomunitari. D'altronde se puntiamo allo sviluppo economico dobbiamo per forza ricorrere alla linfa vitale degli immigrati". Dura la risposta di Fini "il Governo vuole aumentare i flussi asserendo che al nord manca la manodopera, ma dovrebbe spiegare agli Italiani che fine hanno fatto le centinaia di migliaia di clandestini che sono entrati in Italia. Si sono integrati o sono rimasti clandestini?". Gasparri rincara la dose "la sinistra persevera con una politica folle in materia di immigrazione scavalcando le regioni e ignorando le loro richieste di un maggior coinvolgimento nella determinazione dei flussi. Presto l'Italia rischia di diventare una terra di nessuno". *** SICILIA, PROVE GENERALI DI RIBALTONE? La lunga crisi ai vertici della regione Sicilia si risolve con un esito "traumatico" per il Centrosinistra: il nuovo Presidente, Vincenzo Leanza, viene eletto col voto congiunto di Polo, Udeur, Lista Dini e di quattro Popolari. Un voto trasversale che fa sorgere nella sinistra il timore che il "modello Sicilia" possa essere esportato a livello nazionale. Mastella pero' "scomunica" i suoi consiglieri e nega di avere intenzioni "controribaltoniste" : "io resto dove sono, l'Udeur non tradira' il Centrosinistra", mentre Roberto Napoli, numero due dell'Udeur accusa "il regista di quanto e' avvenuto in Sicilia e' chiaramente Sergio D'Antoni". Stessa convinzione esprime il PPI, visto che i quattro popolari schieratisi col Polo sono considerati molto vicini al segretario della CISL, per Castagnetti "e' inaccettabile il modo con il quale e' nata la giunta Siciliana". D'Antoni pero' smentisce seccamente ogni suo coinvolgimento "in sto pensando al Sindacato e non alla politica".