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CRONOLOGIA

DA 20 MILIARDI
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< vedi stesso periodo "RIASSUNTI STORIA D'ITALIA"

ANNO 1891
I provvedimenti di RUDINI' - Bilanci   -  TURATI E LA KULISCIOFF
 
I Personaggi politici di questo periodo

. (QUI LEONE XIII - E LA RERUM NOVARUM)

L'TALIA CONTA 31.587.000 ABITANTI
Attivi il 52,6%, di cui in Agricoltura il 63,7%, Industria 21,3%, Servizi il 15.0% Il prodotto lordo: nell' Agricoltura il 53,4,0%, Industria 21,2%, Terziario 25,4%, di cui Ammin pubblica 5,8 %
Quelli che lavorano sono 16.614.000 e i non attivi 14.973.000

1  GENNAIO - Nasce a Milano la prima Camera del Lavoro sull'esempio di Parigi. Si discute soprattutto di eliminare quella categoria di mediatori ("negrieri", "caporalato") che hanno in mano il collocamento degli operai; veri e propri parassiti della societ�, che oltre perseguire interessi personali, operano come filtri  nello scegliere manodopera gradita agli industriali che non vogliono all'interno dei loro stabilimenti "teste calde" e agitatori vari.

4 GENNAIO - Non distante da Milano, a Lugano, l'anno si apre  in un clima politico italiano quasi critico, con un congresso degli anarchici  che hanno due obiettivi: abolizione dello Stato, lotte del proletariato. Presente - ma � messa in disparte e resta all'opposizione - una corrente estremista, che sostiene il terrorismo individuale come unica forma di lotta. Viene invece accolta la proposta di MERLINO e MALATESTA che vogliono trasformare il movimento in un Partito  Socialista Anarchico Rivoluzionario, e  partecipare alla giornata   della festa dei lavoratori, il Primo maggio, per ricordare gli anarchici "martiri di Chicago".

28 GENNAIO - La crisi economica e finanziaria porta il ministro delle finanze B. Grimaldi a presentare una serie di proposte di inasprimenti fiscali per far fronte al forte disavanzo pubblico. Fra i provvedimenti,   l'aumento della tassa sugli alcolici da 120 a 160 lire l’ettolitro. Le proposte sollevano forti polemiche nella stessa maggioranza governativa. La  manovra   del governo � ritenuta suicida non solo dall'opposizione.

30 GENNAIO - Un violento scontro - sugli inasprimenti fiscali proposti - con scambio di accuse fra deputati della destra e destra storica, il governo CRISPI non pu� far altro che dimettersi. Crispi non ha risparmiato le invettive accusando la destra di aver condotto una  "politica servile verso lo straniero".

La crisi economica e finanziaria � dunque alla base della caduta del governo. Viene formato un ministero composto quasi esclusivamente da esponenti della destra, sotto la guida del marchese A. STARABBA di RUDINI', che nel suo programma propone una politica del risparmio e l’abbandono dell’espansionismo in Africa. In sostanza un regime di economie e un cambiamento di indirizzi rispetto a quello di Crispi.
Bovio, deputato radicale,  in aprile alla Camera proporr� il ritiro dei contingenti a Massaua e di rinunciare ad ogni velleit� espansionistica ma sar� la sua proposta bocciata.

9 FEBBRAIO -  Il nuovo governo del marchese RUDINI' (capo della destra antigovernativa) entra in carica con  solo due   ministri della sinistra.  Agli interni GIOVANNI NICOTERA  e ai lavori pubblici ASCANIO BRANCA.  Il ministero delle finanze e del tesoro, quelli che scottano, sono affidati a G. COLOMBO e a LUIGI LUZZATTI.

13 FEBBRAIO - Iniziano dimostrazioni di protesta, legate alla forte disoccupazione, agli aumenti del costo della vita e soprattutto si contestano gli alti costi della guerra coloniale. Iniziano a Bologna,   proseguono a Roma,  per  continuare nei successivi mesi in altre   citt�; poi  a maggio ancora a Roma  con scontri fra operai e forza pubblica e con centinaia di arresti. L'ordine del governo � "repressione".   Anche gli anarchici decidono di partecipare alle lotte economiche del proletariato.
L'Italia � animata da numerosi congressi; di anarchici, del Partito dei lavoratori, dei clericomoderati della corrente cattolica transigente, della lega socialista milanese di Turati,  di repubblicani e radicali, infine anche gli intransigenti cattolici dopo l'intervento di papa si riuniscono a Vicenza. A quindici giorni dagli incidenti di Roma, con la sua enciclica Rerum novarum , Leone XIII  "apre" ai cattolici uno spiraglio per   intervenire nelle questioni economiche e sociali che  nel paese stanno esplodendo; dai banchi del Parlamento all'ultima villaggio del paese.
Certamente il Papa � pervaso da nobili principi, ma vi � da dire che un’enciclica cos� "rivoluzionaria" � anche dettata dalla consapevolezza che se la Chiesa avesse  continuato a tenere un atteggiamento distaccato verso i problemi sociali, le masse popolari sarebbero state totalmente in balia del Partito Socialista, con grave nocumento per la Chiesa stessa.
l sogno clericale di restaurare il potere temporale sullo Stato era definitivamente svanito e quindi il Papa invita i fedeli a riconoscere lo Stato italiano, cio� uno stato laico e liberale, e al tempo stesso a curarsi dei problemi politici senza tenere conto delle direttive che la gerarchia ancora mantiene ma che ormai sono da considerarsi solo di facciata.

Gli esodi dalle campagne alle citt� in pochi anni sono diventati biblici (come quelli che caratterizzeranno gli anni 1950-'60). In 30 anni dall'unit� d'Italia la popolazione demograficamente era cresciuta del 20%, mentre le grandi citt� per via di questi esodi   sono cresciute del 60/70%. Assorbendo in pochi anni (come negli anni ricordati) oltre 5 milioni di rurali da ogni regione, nessuna esclusa

Questa migrazione causa due malanni;  provoca lo spopolamento delle campagne e causa selvaggi insediamenti nelle citt� dove nascono grossi problemi per i Comuni costretti ad affrontare situazioni di emergenza con le poche  risorse  disponibili, e lo Stato che le ha provocate  � carente in aiuti o del tutto assente.
Non esiste un piano programmatico, assenti le istituzioni; tutto � in mano ai privati; l'emarginazione e la mendicit� nelle citt� tocca in questi anni vette altissime.

***  Situazione ISTRUZIONE - Ancora a livelli sconsolanti in questo 1991, nonostante la scuola quasi obbligatoria: gli analfabeti sono in Piemonte il 16%, Lombardia 17%, Liguria 19%, Calabria, 69,6%, Basilicata 65,3%, Puglia 59,4%, Sicilia-Sardegna 58%, Abruzzo 57%, Campania 53,7% (mentre l'istruzione femminile  siamo ancora alle cifre del 1861.  "Le madri, alle loro figlie, salvo se di "stirpe nobile" allora val la pena che sappian far di conto; che insegnino alle femmine a far bene lavori donneschi o al massimo insegnar loro a leggere i libri delle preci e la vita dei santi. L'istruzione alle donne io non l'approvo, ne so vedere quale utilit� ne possa derivare alla societ�". (Testo per gli Educatori in uso nelle scuole del regno. Dell'educazione cristiana e politica de' figliuoli, libro 3, di Silvio Antoniano, Milano, MDCCCXXI)

20 APRILE - A Milano,   Critica sociale, pubblica il programma della Lega socialista milanese di TURATI e della sua compagna  KULISCIOFF(ex compagna di Andrea Costa). I due ispirandosi alla socialdemocrazia tedesca (il primo partito di massa - non solo lotte sociali ma politiche), indicano ai socialisti italiani (finora impediti nel costituirlo)   la necessit� di dar vita a un partito politico distinto da quello rappresentato dalla sinistra in Parlamento. Accogliendo le eredit� del Partito operaio di vaga isirazione marxista, e pur rimanendo in corrispondenza con Engels, il partito di Turati e Kuliscioff, prende le distanze dal marxismo e dalle altre correnti, procedendo sulla strada del  riformismo.
Una strada lunga che conoscer� altri ostacoli, come quella del 1921 quando a Livorno ci fu la clamorosa scissione che dava vita al PCI, e l'anno dopo ancora pi� clamoroso quando fu espulso dal PSI proprio Turati che lo aveva creato.

2 AGOSTO  - A Milano al congresso operaio, Turati sembra convincere con la sua mozione; quella anticipata su Critica sociale, di creare un  Partito dei lavoratori italiani.  Per la prima volta tutte le correnti socialiste, operaie, anarchiche, repubblicane, e radicali,  auspicano una legislazione unitaria sul lavoro. Si conclude dunque il congresso incaricando una commissione per preparare il programma, lo statuto del partito, e un congresso. Purtroppo arriveranno all'appuntamento il prossimo anno in agosto a Genova , ancora divisi da contrasti tra i favorevoli all'idea insurrezionale e gli operaisti favorevoli alle rivendicazioni economiche.

Il partito che deve ancora nascere ha al suo interno due anime: quella riformista, favorevole ad una collaborazione con il governo, capeggiata dal TURATI, e quella massimalista, favorevole alla rivoluzione sociale, anche violenta, capitanata da uomini come FERRI o LABRIOLA.
Giolitti considerava ovviamente quale suo interlocutore naturale il Turati, nel quale vedeva l’uomo "ad hoc" con cui sarebbe stato possibile instaurare un rapporto di collaborazione. Ma questo rapporto tra i due non sarebbe mai potuto sfociare in qualcosa di veramente concreto a causa della chiusura in cui si vennero a trovare   le  ali estreme del partito.

Tutta la cosiddetta "et� giolittiana" fu caratterizzata da questa continua dialettica tra lo Statista di Mondov� ed il Partito Socialista. Basti pensare alla vicenda relativa alla formazione del governo GIOLITTI del 1903.
Nella sorpresa generale, il Re confer� il mandato di formare il nuovo governo a GIOLITTI, non perch� nutrisse per lui una particolare predilezione, ma perch� Vittorio Emanuele III era conscio del fatto che lo Statista piemontese fosse l’unico uomo politico in grado di guidare l’Italia in quel momento.

Durante le trattative per la formazione dell’Esecutivo, GIOLITTI sollecit� la partecipazione nella compagine governativa di ministri socialisti oltre che radicali e repubblicani. TURATI, se fosse stato l’assoluto padrone del partito, avrebbe sicuramente accettato, ma ancora una volta le sue mosse furono totalmente condizionate dalle pressioni dell’ala massimalista che lo costrinse a declinare l’invito. GIOLITTI quindi, a causa di queste defezioni, si vide costretto a distribuire i posti ministeriali tra uomini del centro-destra e del centro -sinistra, tornando cos� alla vecchia logica trasformista inaugurata da DEPRETIS. Come si vede, l’intera responsabilit� del mancato accordo politico-sociale tra dirigenza Liberale e rappresentanti della classe operaia ricadde in primo luogo sulla corrente pi� estremista del P.S.I., la quale � quindi da ritenere, assieme alle opposte correnti ultra-conservatrici, gravemente colpevole della fine dello Stato Liberale ed in qualche misura dell’avvento del Fascismo.

1 SETTEMBRE - Numerosi arrivano  all'appuntamento "delle novit�" (dopo l'enciclica del Papa)   i cattolici "intransigenti"  al Congresso di VICENZA. Ora sulle indicazioni della rerum novarum di Leone XIII, sensibile alle questioni economiche e sociali, i clericali convenuti propongono un sistema singolare agli operai.  Sostituzione del salario con la partecipazione agli utili nelle industrie e un sistema di contratti-colonia  in agricoltura. NICOLO' REZZARA  illustra la struttura che conta gi�  284 societ� cattoliche, di mutuo soccorso, presenti nell'Italia settentrionale.
Non � per� il solo ad essere convinto dell'urgenza di creare un partito di massa cattolico. Altri cattolici si stanno muovendo. Quando la politica sociale esploder� negli anni '98 e '99 vennero alla luce i caratteri originali del movimento democratico cristiano sorto a Roma in questi anni attorno al giovanissimo sacerdote marchigiano ROMOLO MURRI (1870-1944), che chiedeva che i cattolici si impegnassero nella difesa delle libert� fondamentali e dei ceti popolari anche appoggiando alcune battaglie dell'estrema sinistra. Ma in quella circostanza Leone XIII fece marcia indietro vietando di dare un carattere politico alla democrazia cristiana. Ma ormai il suo "messaggio" aveva fatto maturare una situazione nuova e che nuovi rapporti tra la Chiesa e Stato erano inevitabili.
(vedi nel link sopra la sua enciclica "ardita" e rivoluzionaria).

pagina ancora da sviluppare

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STORIA EUROPEA - . La "grande depressione " non � per nulla finita, continuer� fino al '95, poi ci sara' l'avvio di una fase di espansione che andr� sempre di pi� in accelerazione con gli intrecci che si verificheranno fra Stato, Industria, Finanza. L'ottimismo toccher� anche l'Italia, che riapre con la Francia, e conoscer�   il "grande slancio" dell' "et� giolittiana".

 

*** Il fisico LIPPMAN inventa (premiato con Nobel) la FOTOCOLOR; ma sar� successivamente la Kodak a perfezionare il procedimento e a produrre le pellicole, che inizier� per� a vendere solo nel 1935.

*** La prima centrale idroelettrica � costruita negli Stati Uniti, sulle Cascate del Niagara.

*** Nella musica operano i compositori BRUCKNER, MAHLER, DEBUSSY, FRANK, RAVEL- in Italia grandi successi di PUCCINI e BUSONI.

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