Il decennio economico : 1891-1900
I provvedimenti |
Al principio del 1890 le condizioni delle finanze era ancora critica:
- lo squilibrio fra le entrate e le spese effettive accennava a diminuire ma restava pur tuttavia notevole: nell'esercizio 1889-1890, compresi l'onere delle pensioni e delle costruzioni ferroviarie, che erano fuori bilancio, il disavanzo effettivo era stato di 223 milioni (nell'esercizio 1888-89 era stato addirittura di 488 milioni!);
- non era possibile fare ricorso a nuove imposte o aumentare quelli esistenti a causa di una forte depressione economica che attraversava tutto il regno.
Il governo dovette limitarsi a provvedimenti finanziari che produssero un piccolo miglioramento del bilancio del 1890-91, chiusosi con un passivo di 205 milioni, comprese le costruzioni ferroviarie e nonostante gli aumenti di spesa, specialmente del Ministero della guerra:
- legge n.498 del 20 luglio 1891: modifica dell'ordinamento del gioco del lotto;
- legge n.682 del 14 luglio 1891: aumento della tassa di fabbricazione delle polveri piriche e degli altri prodotti esplodenti;
- legge n.696 del 24 dicembre 1891: ritocco ai dazi doganali e alle imposte di fabbricazione su zuccheri, oli fissi e avena;
- aumento della tassa di fabbricazione degli spiriti da L. 120 a L. 140;
- aumento della tassa di fabbricazione sulla birra; sovrattassa di L. 19,20 per ettolitro su quella di importazione.
Con il bilancio del 1891-92 il disavanzo calava ulteriormente: 125 milioni, comprese le costruzioni ferroviarie.
I provvedimenti di Sonnino (1894)
Il bilancio del 1892-93 si chiuse con un disavanzo di appena 12 milioni, escludendo le spese per le costruzioni ferroviarie. Era un risultato soddisfacente ma nasceva da provvedimenti tributari di poco conto e ancora di pi� da artifici contabili. Per giungere al pareggio occorreva porre mano a provvedimenti che aumentassero le entrate e lungo questa strada si incammin� il ministero Sonnino, dopo la "normale amministrazione" del governo Giolitti.
Tra le molte proposte del Sonnino alcune erano particolarmente "importanti":
- la reimposizione sulla fondiaria dei due decimi aboliti nel 1886 e nel 1887; pur esentando dall'aumento tutte le quote inferiori a L. 10 di imposta erariale, ossia quasi 4/5 delle quote tassate, il provento atteso era di 17 milioni;
- una lieve diminuzione delle aliquote di detrazione della ricchezza mobile per alcune categorie: gettito atteso di 9,5 milioni;
- una nuova imposta sulle entrate da pagarsi solamente da chi avesse un'entrata superiore alle 2.000 lire e con una quota esente di 1.500 lire (indipendentemente dal reddito):
- da 1.501 a 4.000 lire: aliquota dell'1%
- da 4.001 lire in su: aliquota dell'1,5%Delle numerose proposte presentate, le seguenti non furono approvate o furono abbandonate dal governo:
- variazioni dell'imposta fondiaria;
- ritenuta del 20% dello stipendio del primo anno di servizio degli impiegati di prima nomina; la stessa ritenuta doveva applicarsi al primo anno di ciascun aumento stipendiale;
- ritenuta sugli emolumenti dei conservatori delle ipoteche;
- fissazione della somma annuale per le pensioni dei bilanci 1894 e 1895 a 98,99 milioni;
- consolidamento della spesa complessiva dei bilanci della Guerra e della Marina in 310 milioni all'anno.
Furono invece approvate, legge n.339 del 22 luglio 1894, nota come legge "omnibus":
- la conversione in legge dell'aumento dei dazi sui cereali e l'abolizione del dazio di consumo sulle farine;
- un aumento del prezzo del sale (201 favorevoli e 136 contrari);
- aumento della tassa di vendita degli spiriti;
- aumento della tassa di successione e di donazione;
- elevazione a 4 milioni del contributo del Fondo per il culto del Tesoro, in acconto dei diritti spettantigli sul patrimonio delle corporazioni religiose (il contributo era gi� stato elevato dal ministero Giolitti, dapprima a 3 e quindi a 3,5 milioni);
- la cessazione, a partire dall'esercizio 1895-96, del servizio pensioni della Cassa depositi e prestiti; la spesa relativa sarebbe stata iscritta fra le spese effettive del bilancio del Tesoro; il credito della cassa, relativo ai tre esercizi precedenti, sarebbe stato rimborsato con annualit� di 5 milioni e alla somma dovuta lo Stato avrebbe corrisposto l'interesse del 4%.
Il secondo "omnibus" (1895)
I provvedimenti presi rappresentavano una notevole fonte di nuove entrate e il paese cominciava ad uscire dalla crisi economica che durava da sei anni; eppure Sonnino riteneva che fossero necessari nuovi provvedimenti. Nell'esposizione del bilancio del 1895-96, Sonnino annunci� un secondo "omnibus" di provvedimenti:
- aumento del dazio sul grano e sulla segala;
- aumento della tassa sugli zuccheri;
- imposizione di una tassa sui fiammiferi;
- innalzamento della tassa di fabbricazione degli spiriti da 120 a 180 lire e soppressione della tassa di vendita di 40 lire;
- imposizione del dazio di entrata sul cotone.
La camera e poi il Senato votarono quasi tutte le prosposte del governo: legge "omnibus" n.486 dell'8 agosto 1895. Tra gli altri furono presi i seguenti provvedimenti:
- istituzione di una tassa sul consumo del gas e dell'energia elettrica per l'illuminazione e il riscaldamento (era esentato il consumo per l'iluminazione municipale di aree pubbliche e per il riscaldamento nei processi industriali);
- modificazioni delle tasse ipotecarie;
- disposizioni relative alle tasse sulle assicurazioni;
- disposizioni mirate alla semplificazione dei titoli del debito pubblico.
BILANCIO dello STATO
dal 1890-91 al 1899-900
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( Un grazie agli ALLIEVI ISTITUTO
"JACOPO RICCATI" - di TREVISO )
e grazie al Prof.Giovanni Tozzi
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