DA
20 MILIARDI ALL' 1 A.C. |
1 D.C. AL 2000 ANNO x ANNO |
PERIODI
STORICI E TEMATICI |
PERSONAGGI E PAESI |
ANNO 845 d.C.
(Vedi
QUI i singoli periodi in
"RIASSUNTI DELLA STORIA D'ITALIA")
* * * SCENDE A ROMA LUDOVICO
* * * I VICHINGI GIUNGONO A PARIGI
*** Per l'anomala elezione di papa Sergio II, la risposta di Lotario non si fece attendere: Nella primavera del 845 inviò il figlio Ludovico, già re d'Italia a verificare la situazione.
Ludovico accompagnato dall'arciprete e vescovo di Mertz arrivò fino ai pressi delle mura e tramite quest'ultimo, accolto peraltro con tutti gli onori, fu fatto sapere che l'esercito avrebbe dovuto accamparsi fuori dalle mura stesse in prossimità dei Prati Neroniani.
Ludovico dovette accettare e -senza scorta armata- fu accolto dal papa sulla gradinata di San Pietro. All'inno di " benedictus qui venit in nomine Domini" il re commosso confermò la sudditanza religiosa al pontefice, compresi i rappresentanti di tutto il suo regno. Il 15 giugno dello stesso anno fu poi lui stesso consacrato re d’Italia
Successivamente, anche per continuare ad accattivarsi le pur disfatte simpatie reali ed imperiali, Sergio II fu munifico nel largire apostolati, cariche e prebende nepotistiche sia su di un versante che nel proprio.
Tra le corruzioni ed i patti non rientrò però (o non la volle di proposito perché forse la temeva) la protezione di Roma da parte dei Franchi.
Scelta grave, perché la prima incursione saracena avvenne i primi di agosto del prossimo anno 846. Penetrarono in Roma il 25 dello stesso mese appoggiati da una flotta di 75 navi armate con 10.000 uomini. La riva destra del Tevere comprese le basiliche di San Pietro e San Paolo furono letteralmente saccheggiate, mentre la riva sinistra protetta dal grosso della milizia papalina e dalle mura Aureliane riuscì a respingere l'attacco.
Il potere temporale, in virtù del mancato riconoscimento della propria influenza su Roma caput mundi, non si mosse.
Sergio II morì il 27 gennaio del 847, lasciando una città in preda alla carestia, alla miseria e all'abbandono più totale.*** FRANCIA - Dopo le incursioni di Vichinghi in Spagna (a spese degli Arabi), quest'anno tocca ai Franchi. Un’ondata di nordici guidati da Ranieri, sbarcati sulla costa risalgono la Senna e giungono fino alle porte di Parigi. Temendo il peggio, Carlo il Calvo abbandona la città per rifugiarsi a Saint Denis. Ma i vichinghi più che bramare il territorio, vogliono le ricchezze di Parigi, e chiedono per abbandonarla 7000 libbre di argento.
Lasciata la città con il riscatto, i Vichinghi si dirigono nello stesso anno nella città di Amburgo, che viene saccheggiata e quasi distrutta.