DA
20 MILIARDI ALL' 1 A.C. |
1 D.C. AL 2000 ANNO x ANNO |
PERIODI
STORICI E TEMATICI |
PERSONAGGI E PAESI |
ANNO 783 d.C.
(Vedi
QUI i singoli periodi in
"RIASSUNTI DELLA STORIA D'ITALIA")
* * * LA GRECIA E' ORMAI TUTTA SLAVA
* * * I DANNI: UNA GRECIA TUTTA PIETRAIA
La forte penetrazione dal nord dei popoli slavi ormai insediati da diversi anni nella odierna Iugoslavia, aveva permesso loro attraverso la Macedonia e Tessalonica di invadere lentamente tutta la Grecia, Bisanzio non era stata mai in grado di ostacolare questo flusso migratorio che andò sempre di più prendendo consistenza, visto che la regione era decisamente migliore di quella montenegrina tutta rocce, oltre che migliore come clima.
Da quando erano arrivati i primi nel 650 e fino a questo 783 la situazione si era molto deteriorata, l'intera penisola era quasi tutta occupata dagli Slavi, mentre la popolazione greca veniva a periodi soffocata o respinta nelle regioni costiere lungo il mar Nero e l' Egeo cioè in zone dove non esistevano coltivazioni né ricchezze del suolo; furono costretti alla pura e semplice sopravvivenza utilizzando solo i prodotti del mare e nulla piu.
Così l'intero Peloponneso che praticamente rimase per oltre 140 anni fuori dal controllo bizantino mentre a nord una sterminata distesa di territori slavi si estendeva senza soluzione di continuità dall'Adriatico, all'Egeo, e dal mar Nero fino al Baltico.
A contribuire allo sviluppo di questo mondo barbarico nella culla della civiltà mediterranea, furono anche i Bulgari che tenendo sempre impegnati i bizantini a oriente permisero agli slavi i loro indisturbati insediamenti sempre di più massicci, fino a rendere questo periodo il più oscuro della storia della Grecia.
L'inferiorità culturale e la loro incapacità di costituire salde organizzazioni politiche in questa zona dove paradossalmente proprio qui era nata la politica, rese possibile sotto il regno della Imperatrice IRENE l'opera di riellenizzazione e di riconquista che inizia proprio quest'anno con il suo più importante consigliere; infatti quest'anno lo troviamo per la prima volta a capo di una spedizione che inizia a marciare verso la Grecia e il Peloponneso sottomettendo una alla volta alcune tribù slave. Una spedizione che rese possibile la costituzione del tema del Peloponneso alla fine di questo secolo, sia quando cade Irene che l'aveva iniziata sia quando anche il suo usurpatore NICEFORO I la continua nel periodo 802-811, le cui sue forze schiacciarono una grande rivolta di slavi intorno a Petrasso e insediarono comunità cristiane in varie parti di essa.
E se l'autorità bizantina fu ristabilita e il processo di assorbimento e di ellenizzazione degli slavi in Grecia fu avviato, lo si deve in maggior parte proprio a questi missionari romano-orientali che con umiltà iniziarono a far comprendere a questi barbari senza mestiere e senza cultura che cosa era una civiltà, a cosa serviva essere capaci di scrivere e leggere, e che l'ambiente che li circondava se volevano viverci dovevano curarlo, soprattutto nelle coltivazioni visto che avevano reso il suolo più fertile del mondo in un deserto dove non nasceva neppure più un filo d'erba.
Abituati a vivere da guerrieri nomadi, senza culto ne' della casa ne' dell'allevamento ne' delle coltivazioni avevano ridotto le foreste in cenere; le valli senza lavori di manutenzione e di canalizzazione avevo reso gli argini e quindi i terreni slavati, perfino le piante delle produzioni alimentari agricole come gli ulivi erano andati in fumo, bruciati; terreni che poi arsi dal sole e prosciugati fino al piu' piccolo rio, divennero secchi fino a notevoliprofondità, l'humus che trattiene e poi restituisce le acque piovane dai terreni e nel medesimo tempo moltiplica i microrganismi, divenne sterile del tutto, per sempre; ogni pendio un colabrodo che poi travolgeva a valle con le piogge anche quel poco che rimane nelle pendici degli stessi, dilagando poi nelle pianure dove le medesime acque torrentizie confluivano e distruggevano anche li' colture, ponti dighe, canali. Un territorio insomma devastato, non piu' produttivo, e sempre meno abitato. La Grecia era diventata un deserto, e anche dopo secoli rimase con i terreni arsi dal sole, e l'aria afosa, una penisola spopolata e con risorse molto limitate. Tutta la civiltà, l'arte, la cultura, ormai solo riportata sui libri di un tempo che fu.
Alla metà del IX secolo l'autorità bizantina era ristabilita sulla maggior parte di questi territori, ma il danno era ormai incalcolabile e perenne, la Grecia non uscì mai più fuori dal questo periodo oscuro della sua esistenza. Infatti, così è rimasta fino a pochi anni fa, anonima e soltanto un fantasma del passato. Dove c'erano prati e foreste, ci sono ora distese di pietraie, lentamente emerse dopo decine di migliaia di giorni di piogge e di temporali.
IN CINA i tibetani proseguono le loro scorrerie all'interno della Cina che quest'anno conclude un trattato di pace con lo Stato vicino allo scopo di contenere la pressione. Anche se questo servirà a poco visto che fra tre anni i tibetani riprenderanno le loro scorrerie nel paese, e in queste razzie ci sono alcune alleanze con degli Arabi, che si sono insediati vicino al loro Stato, nel Khorosan, nella Bactriana, dopo essere diventati veri maestri di razzie.
CONTINUA ANNO 784 > >