DA
20 MILIARDI ALL' 1 A.C. |
1 D.C. AL 2000 ANNO x ANNO |
PERIODI
STORICI E TEMATICI |
PERSONAGGI E PAESI |
ANNO 784 d.C.
(Vedi
QUI i singoli periodi in
"RIASSUNTI DELLA STORIA D'ITALIA")
* * * LA RIPRESA DEL CULTO DELLE IMMAGINI
A Costantinopoli l'imperatrice Irene come abbiamo già accennnato riprende il culto delle immagini. Primo provvedimento allontana il Patriarca Paolo. Al suo posto IRENE convoca il popolo nel palazzo Magnaura e viene scelto come nuovo patriarca TARASIO che era già segretario della imperatrice. Con lui ripristina il culto delle immagini nell'impero bizantino.
Poi insieme si adoperano subito per tenere un concilio dove invitano anche i rappresentanti della Roma papale. L'intenzione di iniziare una politica di riavvicinamento tramite e soprattutto la religione, diventa l'obiettivo di Irene. Anche perché a Roma c'è un papa che ormai ha toccato da vicino cosa sia il potere temporale, e inoltre gode della protezione infinita di Carlomagno. Ci saranno schermaglie con entrambi, quando Irene riterrà un'affronto il gesto del Papa nel mettere la corona di monarca dell'impero romano sul capo di Carlo, ma alla fine prima di essere destituita i suoi progetti erano quasi arrivati alla conciliazione totale e forse fu proprio questo atteggiamento che gli strapparono la corona di imperatrice.
Il mondo dell'ex impero si era reso conto che dopo quattro secoli di anarchia e abbandono, riconoscevano pur sempre di appartenere all'impero romano ed era deciso a ritrovare la pace e l'unità sotto un singolo sovrano. Carlo in questi momenti non era più un semplice re franco che regnava grazie alla sua forza, in territori di sua pertinenza, ma stava diventando anche il legittimo signore paladino della cristianità. E come unica era la fede di cui il papa ne era il rappresentante, così ogni autorità temporale stava incentrandosi su questo nuovo re, governante di fatto, ma già formale imperatore di quello che era stato l'impero romano o l'impero d'occidente.
Fino a questo momento gli stessi occidentali che avevano considerato il lontano imperatore con sede a Costantinopoli come loro legittimo sovrano -esperienza iniziata da Costantino - sapevano ora che l'autorità bizantina era arrivata alla fine; l'impotenza a proteggere l'Italia non era più una impressione, lo si vide più di una volta: in particolare quando i longobardi portarono via all'esarcato di Ravenna le citta bizantine, sia quando in questi ultimi anni gli stessi longobardi una volta messi alle corde dai franchi ebbero l'idea (con Arechi) di chiamare proprio i loro nemici bizantini per difendere i propri territori e quelli dei bizantini stessi; territori che stavano andando nelle mani del papa con la precisa intenzione di creare un proprio stato indipendente da Costantinopoli. Nessuna reazione, nessun aiuto, nessuna spedizione per contrastare quella che a Costantinopoli al alcuni sembrava una usurpazione.
Nella religione le cose non stavano diversamente, la questione stava diventando calda e incandescente quando il patriarca volle qualificarsi Ecumenico, il solo rappresentante della cristianità. A Roma c'era ancora papa ADRIANO, combattivo, intelligente, scaltro, con una politica che segue sempre quella scaletta tracciata già da Gregorio, ma non sarà lui ad intervenire una volta per tutte per porre fine a questa situazione di pretese che come abbiamo visto in questi ultimi anni sono solo apparenti, dovute a un retaggio che i bizantini si portano dietro, con l'arrogante compiacimento di essere sempre e solo loro gli unti da Dio.
A cambiare le cose con un atto di coraggio, sara un'iniziativa di una papa che nella sua posizione era persino insicuro, con un carattere non abbastanza forte, eppure ebbe audacia, un'audacia tale che lo stesso Carlomagno confidò a Eginardo, che se avesse saputo le intenzioni del papa non sarebbe mai entrato in San Pietro.
Ma anche questa volta abbiamo corso troppo, infatti anticipato gli eventi, ma era solo per confermare che Carlomagno era destinato a ricoprire un ruolo, che andava molto al di la' di quello che lui era nelle sue intenzioni: conquiste di territorio e ricchezze, visto che con quell'incoronazione non ottenne né l'una né le altre.
Ma vi era stato destinato dagli eventi più grandi della sua bravura. E che era così, che era uno strumento lo sapremo molto più avanti, nelle rivendicazioni che poi fecero i papi su quelle fondamenta che avevano contribuito a gettare prima i franchi divenuti re tramite il papa, poi divenuti imperatori tramite ancora il papa. Ma il conto poi da pagare venne presentato; e fu salato!