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"RIASSUNTI DELLA STORIA D'ITALIA")

*** BEDA IL VENERABILE E IL SUO CALENDARIO

Studioso, di incredibile cultura, Dottore della chiesa già nel 700 aveva scritto il De rerum natura; un’opera che forniva ai suoi contemporanei una sistema enciclopedico del sapere dell'antichità, che Beda ordina e organizza per vaste, limpide sintesi. Pure grandissima la sua successiva opera "Historia Ecclesiastica" che inizia dallo sbarco di Cesare in Inghilterra fino al 730.

Poi inizia a comporre la sua più famosa opera –il De Temporum Ratione - dove affronta in particolare il problema del calendario e vari temi astronomici, utilizzando come fonte l'opera di Plinio il Vecchio.
Fu proprio quest’opera di Beda, ad avere una grande ripercussione in tutto il mondo occidentale fino ai nostri giorni.
Componendola Beda riporta osservazioni di astronomia, aritmetica e di calendari comparati con altri calendari che in quel periodo erano molti confusi, visto che in molte località con varie culture continuavano a osservare nelle datazioni dei fatti i vari tipi di calendari, alcuni quello della fondazione di Roma, altri quello di Diocleziano, e altri ancora quello Giuliano (negli scritti di San Gerolamo comparivano ancora le datazioni degli anni delle olimpiadi o dei consoli romani).

Beda si sofferma sulle osservazioni fatte da Dionigi il Piccolo sulla ipotesi della nascita storica di Gesù Cristo in un determinato anno seguendo le varie fonti, ma che sono troppo superficiali come quelle di Dionigi; entrambi senza fare una attenta comparazione con altri fatti ripostati in altri calendari sbagliano. Infatti Beda commette l'errore di alcuni anni e che oggi alla luce delle nuove conoscenze sono molto precisi. Che non ci danno la certezza assoluta o una testimonianza della nascita del Cristo, ma ci permettono di collocare nel giusto anno, molti fatti collaterali che sono citati nei Vangeli.

I dettagli li riportiamo nell’anno 1 di questa Cronologia.

Purtroppo Beda pur ripetendo l'errore di Dionigi, l'opera per il contenuto innovativo si diffonde in tutta Europa, ed in alcuni territori inizia la datazione degli anni con il famoso Prima di Cristo e Dopo Cristo.

Partendo dalla fondazione di Roma (secondo Varrone ) l'anno 725 di Beda era in effetti il 1478 (Gli storici seguitarono fino al Medioevo ad adottare l’anno della fondazione di Roma);
A Costantinopoli vigeva l'anno copto ortodosso, ed era quindi l’anno 451;
Per tutti gli ebrei era il 4485;
In Grecia e in parte ancora a Bisanzio l'anno era il 376 (ovviamente moltiplicato per 4 dei nostri anni) delle Olimpiadi anche se erano state soppresse nel 393 da Teodosio.
Mentre il Calendario che era stato introdotto da Diocleziano segnava il 441; e in Spagna la datazione partiva dall'epoca in cui Augusto conquistò la Spagna e vigeva quindi l'anno il 763.

I Bizantini con la raccolta di tutti i testi ortodossi giudaici ne avevano due di calendari uno che partiva con l'inizio della creazione del mondo e questo 725 di Beda corrispondeva al 6233, l'altro fatto da Costantino detto “indiziano” che veniva datato con l'inizio del suo impero e corrispondeva al 412.

Per gli Arabi l'anno era invece il 143, la data dell'Egira di Maometto. Vi risparmiamo i corrispondenti anni degli altri calendari in vigore nei vari paesi.

L'inizio vero e proprio non ha una data precisa, si iniziò a considerarla mano a mano che si procedeva negli anni, l'indiziano andò avanti in molti paesi dell'area orientale bizantina fino al 1806; quello ortodosso in Russia fino al 1918. Arabi e maomettani conservano ancora per le ricorrenze religiose il loro calendario quindi il loro 2000 sarà il 7509; per i Bizantini; il 5761 per gli Ebrei;- il 1421 per gli Islamici;- il 2753 per i Romani; - il 1717 di Diocleziano;- il 4637 per i Cinesi; il 2749 con quello di Nabonassar;- il 2700 per i Giapponesi; - il 2312 per i Greci Seleucidi; - il 1922 per gli Indiani.

I calendari che iniziano l'anno con il 1 gennaio fisso sono il nostro e quello Giapponese. I Cinesi iniziano l'anno il 31 gennaio; Tutti gli altri hanno la ricorrenza movibile essendo spesso legati ai cicli lunari e non solari.