DA
20 MILIARDI ALL' 1 A.C. |
1 D.C. AL 2000 ANNO x ANNO |
PERIODI
STORICI E TEMATICi |
PERSONAGGI E PAESI |
ANNO 610 d.C.
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QUI riassunto del periodo ( longobardo ) dal 591 al 652 ) >
*** MAOMETTO "LA RIVELAZIONE"
*** MUORE ASSASSINATO FOCA - IMPERATORE ERACLIO
*** ARABIA - Secondo la tradizione MAOMETTO
riceve la visita del messaggero celeste: l'angelo Gabriele.
il profeta MAOMETTO - Biografia e tradizione da Abramo in poi
Questo incontro denso di future conseguenze, ebbe luogo come narra lo stesso Maometto, sulla collina di Hira; a un'ora di cammino dalla Mecca, un colle proprio di fronte alla citt�. Su questa arida altura, polverosa e piena di sassi Maometto passava giornate intere e a volte vi pernottava rifugiandosi in una grotta.
Solo in questo luogo solitario, con ai suoi piedi la piana della Mecca, Maometto riusciva a riflettere.
�Non era un eremita, non si aggirava in citt� come un mendicante, non era un perdigiorno, un individuo sospetto o il solito ciarlatano che intratteneva gli astanti con severe moniti e richiami. Maometto era in questo periodo, dopo aver preso in moglie nel 595 la ricca vedova Kadigia, un uomo ricco, possedeva una delle pi� belle case della Mecca, un palazzetto di tre piani cos� ampio che alcuni anni dopo fu trasformata dal califfo Muawiya in moschea.
Poteva dunque andare sulla collina Hira seguito da servi, con ogni provvista, se lo scopo era solo quello di ammirare il bellissimo paesaggio che dal colle si godeva, con tende e ogni provvista se voleva rimanerci qualche giorno, nessuno si sarebbe meravigliato; invece destava stupore e qualche perplessit�, quando separandosi dalla famiglia e dagli affari, inerpicandosi su quella strada polverosa, ogni giorno vi si recava a piedi, e portandosi dietro viveri e acqua quando su questo colle assolato, vi rimaneva alcuni giorni.
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Maometto sentiva solo l' imperioso bisogno di dedicarsi alla meditazione, per cui prese questa abitudine di ritirarsi sul colle Hira per alcuni giorni in profonda solitudine; e si era cos� assuefatto fino al punto che nulla gli era pi� gradito che il restare in mezzo a quei sassi, solo a meditare.
In queste riflessioni era particolarmente interessato dalle questioni riguardanti il giudizio divino e le �mancanze umane�. Temeva che sopraggiungesse il giorno del giudizio universale senza che gli uomini del suo popolo fossero pronti a affrontarlo non conoscendo Dio.
Altri popoli (ebrei, cristiani) erano gi� in guardia con gli inviati dallo stesso Dio e dai suoi profeti. Ma nessuno fino allora aveva rivelato la volont� di Dio agli abitanti del deserto, agli Arabi. I suoi concittadini di ogni ceto, compresi i ricchi mercanti, conoscevano solo le credenze, i rituali, le regole di vita e le leggi di seconda mano; da quelle idee religiose imitavano in certi casi solo gli aspetti esteriori. Possibile -si chiese Maometto- che Dio si era dimenticato questo angolo appartato del mondo? Il mondo Arabo?
Era forse in ritardo? il suo profeta doveva ancora venire? e dove si sarebbe rivelato? e chi avrebbe prescelto?
Queste erano le angosce che agitavano l'animo di Maometto sull'altura di Hira.
Poi inizi� ad essere tormentato quando ebbe la sensazione che stesse per accadere qualcosa di straordinario: un contatto col soprannaturale; che le generazioni successive avrebbero conosciuto come la Notte della Potenza o del Destino.
Era la notte fra il 26 e il 27 del mese di Ramadam, quando Maometto ricevette la visita del messaggero celeste che gli ispir� la prima frase del Corano, cambiandogli completamente l' esistenza.
La tradizione islamica riporta le parole con cui lo stesso Maometto descrisse il momento della sua chiamata.
"Dormivo, quando mi si present� l'angelo Gabriele. Egli portava con s� un panno, che sembrava di broccato, e su cui erano impresse delle parole. "Leggi" mi disse Gabriele. Ma io obiettai: "non mi riesce di leggere". Allora l'angelo mi premette il panno sul viso, in modo tale che credetti di morire" soffocato. Per tre volte si ripet� l'ordine, per tre volte risposi allo stesso modo, per tre volte credetti di morire, alla quarta, per paura gli chiesi: "Che debbo leggere?". Allora l'angelo disse: " Leggi, nel nome del tuo Signore, il Creatore, che ha creato l'uomo da un grumo di sangue. Leggi del tuo Signore che � Generosissimo. Leggi di lui, che ha insegnato l'uso del Calamo, che ha insegnato all'uomo ci� che non sapeva. Ma, al contrario, l'uomo si fa prepotente, credendosi autosufficiente. Certamente, al tuo Signore � il ritorno" (Corano 96: 1-8). Ripetei dunque le parole, e l'angelo si allontan� da me. Quando mi svegliai ebbi la sensazione che quelle parole mi fossero impresse nel cuore. Mi alzai, per salire sulla sommit� del colle, e a met� dell'erta udii una voce che chiamava dal cielo: "O Maometto, tu sei l'Inviato di Dio e io sono Gabriele". Alzai il capo, e vidi Gabriele in figura d'uomo, con i piedi che sfioravano l'orizzonte. Ed egli chiam� ancora: " O Maometto, tu sei l'inviato di Allah e io sono Gabriele". Volsi allora il capo, e distolsi lo sguardo da lui. Ma ovunque io guardassi vedevo l'angelo Gabriele nelle stesse sembianze".
Ha cos� inizio il suo ministero profetico, al quale credono, per primi, la moglie Khadigia, il cugino Al�, il servo Zaid ed un notabile della Mecca Abu-Bakr.
A quella notte i musulmani attribuiscono un significato del tutto speciale.
Un versetto della XCVII sura coranica recita infatti:
"E' la notte della Rivelazione. In questa notte scendono gli angeli e lo Spirito, col permesso del Signore, a fissare ogni cosa. Notte di pace e di benedizione fino allo spuntar dell'aurora".
Dopo quella notte Maometto cominci� a comunicare a quanti si univano a lui una serie di messaggi che considerava rivelati a lui dall'Angelo di Dio. Se nel corso della loro vita si fossero sottomessi al Volere di Dio, avrebbero potuto contare sulla Sua piet� al momento di sottomettersi al giudizio. Essi avrebbero dovuto mostrare la propria gratitudine pregando con regolarit� e osservando i precetti oltre che facendo il bene.
Un po' alla volta fini per raccogliersi intorno a Maometto un piccolo gruppo di credenti, ma col crescere del consenso (una sessantina di famiglie che s'erano convertite alla sua religione) le relazioni con le potenti famiglie dei Qurayshiti si guastarono; lo accusavano di maledire i loro dei, di insultare la loro religione, di schernire il loro vivere, di insultare l'educazione ricevuta dai loro progenitori, che era insomma un perturbatore.
Quando poi gli mor� la moglie -che in lui aveva sempre creduto- la situazione si fece ancora pi� critica. Le divergenze con le credenze religiose tradizionali aumentarono. Anche perch� Maometto inizi� a scagliarsi contro gli idoli dei vari dei (che aveva il suo santuario pi� venerato proprio alla Mecca) e contro i riti a essi connessi e raccomandava la nuova forma di culto monoteistica, le nuove preghiere, e nuove forme di vita e di opere buone.
Queste divergenze, e queste sue teorie, come vedremo nei prossimi anni, gli procurarono forti contrasti. Poi al culmine di queste lotte, nel 622, Maometto dovette fuggire e rifugiarsi in quella citt� che poi si chiam� Medina (citt� del profeta). (vedi anno 622)
Da Medina oltre che iniziare la cronologia degli anni dell'Islamismo, inizi� anche la prima battaglia della Gihad, un dovere della "Guerra Santa" nel mondo, che fu diviso in due: la terra dell'Islam e la terra della guerra (che � la terra degli infedeli), contro la quale il capo dell'Islam ha il dovere di portare le armi. Dopo scorrerie e razzie in tutte le direzioni, nel 630 Maometto rientr� trionfalmente alla Mecca.
Ma li leggeremo nei prossimi anni i dettagli di questi eventi.
Coloro che si sottomettevano al Volere di Allah, finirono per chiamarsi muslin (Musulmani); e il nome della loro religione ISLAM che proviene dalla stessa radice, e che deriva dal verbo arabo aslama che significa "sottomettersi".
"Religione che accoglie elementi del giudaismo, del cristianesimo e dei monoteisti hanifi; questi ultimi erano nell'Arabia antica (ca. 2000 a.C.) i rappresentanti di una religiosit� n� ebraica n� cristiana monoteistica; in cui alla credenza in una rivelazione primordiale si associava l'attesa che di tempo in tempo essa trovasse i suoi banditori in "profeti della verit�". Probabilmente � a essi che Maometto dovette la sua convinzione di essere stato chiamato ad annunciare l'unica religione primordiale quale profeta degli arabi" (A. Bertholet, Dizionario delle Religioni, Editori Riuniti).Bibliografia
G. Konzemann, Maometto, Il profeta guerriero che fond� l'Islam; Bompiani 1983
A. Hourani, Storia dei Popoli Arabi, Mondadori, 1992
A. Nangeroni, Cosa dice il Corano, Ed. Xenia, 1990
-------------------------------------------------*** MUORE ASSASSINATO FOCA - IMPERATORE ERACLIO
*** A COSTANTINOPOLI - L' esarca collocato dall'Imperatore FOCA nella provincia bizantina Africa, con capitale Cartagine, si ribella, avanza con il suo esercito su Costantinopoli, e con l'appoggio del clero, cattura e uccide l'imperatore e nominatp dal Patriarca di Bisanzio nuovo imperatore.
Con questo imperatore che si chiama ERACLIO inizia alla corte dell'impero d' Oriente una nuova dinastia detta dal suo capostipite ERACLIDI, che durer� fino al 717.
Eraclio era gi� figlio dell'Esarca di Cartagine.
Imperatore per 31 anni, riorganizz� l'impero privilegiandone la "grecit�"; sostituendo in nome di questa, perfino il romano Caesar con il Basileus.
Istitu� inoltre i Temi, circoscrizioni basate sullo stanziamento di nuclei militari i cui capi (gli strateghi) dipendevano direttamente da lui.
Rafforzato cos� l'impero guid� la riscossa militare. Utilizzo per� l'oro per comprarsi gli Avari (619) e con loro sconfiggere ripetutamente i persiani fino alla deposizione del re Cosroe II (628).
Ma negli ultimi anni di regno Eraclio dovette affrontare i nuovi nemici all'orizzonte: gli Arabi che nel 636 invasero la Persia, devastarono Mesopotamia, Siria e Palestina.
Eraclio mor� nel 641: quando era gi� iniziata con il califfato di Omar, la vera espansione araba sia nel Mediterraneo che in Oriente con la conquista della Sira, dell'Egitto, dell'Impero Persiano e di una parte dell'Africa settentrionale.
*** SPAGNA - Muore il re dei Visigoti Viterico. Gli succede GUNDEMARO, che fa subito riunire un Concilio Toledo per derimere la questione religiosa ariani-cattolici. (per il suo breve regno vedi l'anno 609, dove abbiamo anticipato questa morte e il regno del suo successore SISEBUTO, che appena salito sul trono inaugur� la persecuzione degli Ebrei in Spagna)