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20 MILIARDI ALL' 1 A.C. |
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1 D.C. AL 2000 ANNO x ANNO |
PERIODI
STORICI E TEMATICI |
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ANNO 307 d.C.
QUI
riassunto del PERIODO
di COSTANTINO dal 306 al 337 d.C.
L'ANNO 307
* TRE COPPIE DI CONSOLI
* L'AGONE DEL POTERE SI FA DURO
Abbiamo quest'anno un bel compito per elencare i vari consoli, e per fortuna � anche l'ultima volta che vengono eletti, visto che negli anni successivi non verranno pi� ricoperti tali incarichi da personaggi imperiali ma saranno solo ordinarie cariche di funzionari o magistrati municipali, nemmeno pi� riportati negli annali. Mentre prima era abitualmente quella carica che permetteva poi in seguito di vestire i panni dell'imperatore.
Comunque � bene elencarli: Le 3 coppie sono: una a Roma, MASSIMIANO e MASSENZIO (non riconosciuto quest'ultimo dallo stesso padre); per le province Occidentali ancora MASSIMIANO e COSTANTINO (ora suo genero); mentre per le Orientali CESARE GALERIO con FLAVIO SEVERO.
Ma le liti iniziano con FLAVIO SEVERO (appoggiato da Galerio) contro MASSIMIANO e il figlio MASSENZIO che volendo ora comandare solo lui si schiera perfino contro il padre, fa il doppio gioco e si prepara a combatterlo, e il padre si organizza a fare altrettanto. Padre contro figlio e figlio contro padre.
L'offensiva di FLAVIO SEVERO finisce male, viene catturato e preso in ostaggio in quel di Ravenna dagli uomini di MASSENZIO, che cos� ora alza le pretese e ritorna a Roma da imperatore mettendo il vecchio padre nelle condizioni di doversi rifugiare in Gallia da suo (da poco) genero COSTANTINO e questi si allea subito con il suocero per scendere in Italia, a Roma a spodestare definitivamente suo figlio che gli � anche cognato, MASSENZIO.
Ma � rimasto GALERIO che senza il proprio socio FLAVIO SEVERO adesso in ostaggio, sta anche lui maturando propositi non tanto pacifici verso tutti gli altri. Sempre stato messo da parte, si ritiene per quello che ha fatto in 20 anni non sufficientemente ricompensato. Ha prima una bella idea pacifica, proponendo a tutti di promuovere una conferenza sulla pace nelle famiglie; arbitro il vecchio DIOCLEZIANO o al limite rimettere nuovamente sul trono lo stesso Diocleziano, colui che in venti anni aveva saputo controllare ogni altrui ambizione e conati di anarchia.