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MILIARDI ALL' 1 A.C. |
1 D.C. AL 2000 ANNO x ANNO |
PERIODI
STORICI E TEMATICI |
PERSONAGGI E PAESI |
ANNO 217 d.C.
QUI riassunto PERIODO: di CARACALLA - ELIOGABALO (dal 211 al 222)
*** CARACALLA
- LA FINE
*** MACRINO IMPERATORE
Non poteva finire diversamente l'ambizioso progetto di Caracalla. Dopo aver preparato l'invasione vera e propria, Caracalla si muove solo appoggiandosi alla sua visionaria sicurezza, vuole ad ogni costo formalizzare con una sua vera e propria presenza sui territori, la conquista del "suo" grande Impero.
Ma deve fare i conti con i re dei Parti. Caracalla si � portato dietro soldati che non hanno mai combattuto su terreni cos� ostici, particolari come i deserti assolati o le grandi paludi. Ne' conosce se non per sentito dire la logistica che occorre per fare queste grandi imprese. Nelle sue letture aveva colto l'essenziale del mito Alessandro, ma non il particolare logistico che gli avrebbe permesso di organizzarsi meglio.
La strategia dei Parti, col servizio segreto che rivela appunto le carenze logistiche di Caracalla, � quella di far trovare alle sue truppe, i paesi e le citt� privi di popolazioni, di viveri, di acqua, e inoltre indietreggiano sistematicamente vogliono dare l'illusione ai due occhi visionari di Caracalla che sta conquistando l'antico regno degli Assiri, dei Babilonesi, dei Sumeri, dei Persiani di Ciro, di Serse, di Alessandro; lo attirano per metterlo in trappola; e lui cade ingenuamente nella trappola.
Dione Cassio suo biografo racconta, "avanz� fino a Adiabene (l' odierna Kirkuk nella zona del Kurdistan oltre Baghdad ) e non vide mai neppure un nemico", le sue ambizioni stavano naufragando in un bicchiere d'acqua amaro, e non metaforicamente ma proprio nell'acqua amara, che poi era il veleno che i Parti mettevano nei corsi d'acqua e nei pozzi, ritirandosi.
Si ferm� prima della intera catastrofe o qualcuno lo fece fermare; poi torn� indietro; ripar� a Carre vicino ad Aleppo; sfiduciato ma ancora convinto, volle recarsi nel santuario della Luna in raccoglimento, per chiedere lumi allo spirito e spirito divent� subito lui con una pugnalata alle spalle su intercessione di uno dei suoi prefetti del pretorio OPELLIO MACRINO, che staccandogli poi le insegne sul petto, se le mise sul suo, diventando cos� l'8 aprile del 217 Imperatore, acclamato di tutti i suoi soldati.
Quindi con ARTABANO V, re dei Parti Macrino conclude una ignominiosa pace, riscattando numerosi suoi prigionieri, lascia perdere i sogni pazzeschi del suo predecessore, rimette in marcia l'esercito, per tornarsene a casa a fare l'imperatore.
A ROMA quando giunse la notizia, sua madre, l'imperatrice Giulia Domna Augusta affranta da questo nuovo dolore si uccise.
*** Papa CALLISTO I DOMIZIO, romano viene consacrato a Roma come 16mo vescovo Papa. Sul soglio fino al 222.