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MILIARDI ALL' 1 A.C. |
1 D.C. AL 2000 ANNO x ANNO |
PERIODI
STORICI E TEMATICI |
PERSONAGGI E PAESI |
ANNO 141 d.C.
QUI riassunto del
PERIODO
ANTONINO - M. AURELIO ( dal 138 al 180 d.C. )
*** ANTONINO IMPERATORE A TEMPO PIENO
Ad ANTONINO nel corso dell'anno gli muore la moglie, FAUSTINA Maggiore. In suo onore fa celebrare funerali di stato e fa costruire nel foro, nella Via Sacra, un tempio a lei dedicato, proclamandola Diva.
FAUSTINA era molto bella, aveva fatto un matrimonio d'amore con ANTONINO, ma non era per niente di carattere docile, n� parsimonioso. Contrariamente al marito voleva spendere i soldi che a montagne entrambi possedevano; desiderava fare insomma una vita che gli si addiceva e non accontentarsi solo delle cose indispensabili e necessarie, voleva come tutte le donne belle e ricche anche il superfluo. Questa sua femminile esigenza, non conciliava con il carattere e l'indole di Antonino poco portato alla vita mondana e ai lussi. Aveva Faustina, cos� dato molti problemi al marito, ma lui pacioso e sempre sereno non ne faceva una malattia, l'aveva rimproverata nella vita una sola volta, e nonostante gli sporadici screzi l'accontentava in tutto, il che sta anche a significare che nutriva per lei molta affezione; dei profondi sentimenti spesso forse taciuti.
Questa immatura dipartita della moglie, lo aveva molto addolorato. Significava per lui, casalingo com'era, la mancanza di una brillante compagna a lui vicino piena di vita qual'era Faustina. Forse nella sua improvvisa solitudine ci fu un motivo in pi� per dedicarsi a tempo pieno con seriet� ed energia a quel gravoso compito di imperatore, di padre dell'unica figlia che aveva, Faustina Minore, e di tutore dei due ragazzi che stavano crescendo in fretta e che presto lo avrebbero sostituito quando anche lui, prima o poi, avrebbe raggiunto la moglie
La strada era lunga e tortuosa. Comunque le opposizioni al Senato erano scomparse, c'era armonia, collaborazione reciproca. Volle che nessun funzionario gli sottoponesse una proposta di legge o una disposizione, anche se valida sul piano giuridico, se prima questa non era stata preventivamente discussa fra i senatori. Antonino dopo soli due anni di operato, gi� era per questo motivo chiamato dai senatori, "la fortuna dello stato", "la felicit� dell'impero", e gli avevano conferito il pater patriae.
Infatti l'imperatore si stava prendendo cura del Senato, cura dei poveri, dei giovani, cura di mantenere la pace e non stava trascurando i suoi doveri di far ricordare ai posteri l'imperatore defunto, portando a termine i lavori che Adriano aveva iniziato o progettato, e di dedicare i giochi in suo onore.
Fu questo per lui un anno di lutto ma anche di profonda riflessione. Sentendosi solo, forse si convinse che gli dei in effetti (cominci� quasi a crederci) gli avevano affidato veramente un compito molto serio e arduo. E con semplicit� si impegn� a svolgerlo proprio come un padre di famiglia fa con i suoi figli.
Mise addirittura insieme il patrimonio suo e della moglie morta (ed era un immenso patrimonio) e lo vers� nelle casse dello Stato. Quando ANTONINO morir�, il suo patrimonio personale era zero, quello dello Stato di due miliardi e settecento milioni di sesterzi. Roma non ebbe pi� in seguito nelle sue casse una enorme somma come questa. Antonino, anche per questo motivo -quello economico- entr� nella leggenda romana di tutti i tempi.
*** In Grecia si svolgono i giochi delle CCXXX OLIMPIADE