DA
20 MILIARDI ALL' 1 A.C. |
1 D.C. - 2000 ANNO x ANNO |
PERIODI
STORICI E TEMATICI |
PERSONAGGI E PAESI |
(pagine in continuo sviluppo (sono graditi altri contributi o rettifiche)
<
< Vedi QUI i singoli periodi in
"RIASSUNTI DELLA STORIA D'ITALIA"
ANNO 1197
*** LA MORTE DI ENRICO VI
*** A fermare le intenzioni bellicose di ENRICO VI e di FILIPPO di Svevia, giunse in aiuto al papa (si fa per dire) un'altra volta la "provvidenza". Enrico, dopo aver raggiunto la Sicilia, essersi annesso il regno e fatto imprigionare (poi fatto sparire) il legittimo erede Guglielmo (l'ultimo re normanno) e dopo aver represso una congiura del partito nazionale siciliano, a Messina, il 28 settembre, a soli 32 anni.... muore.
Enrico, e nello stesso modo il fratello, negli ultimi mesi in Italia (ma anche in Germania) avevano disseminato solo ostilit�. Il primo in Sicilia in soli tre anni di regno con le sanguinose repressioni, sparse in ogni contrada solo odio, mentre il secondo in Toscana non si era comportato meglio, e alla morte del fratello (sorse subito una vasta lega anti-imperiale) FILIPPO fu costretto abbandonare la penisola e fuggire in fretta in Germania altrimenti lo avrebbero catturato e impiccato.
Infine il colpo di scena di Costanza. Poco prima di morire nel '198, con la morte di papa Celestino e l'immediata elezione del nuovo pontefice Innocenzo III, vistasi abbandonata in Sicilia...(vedi prossimo anno).....
*** Inizio della costruzione del battistero di Parma da parte dell'artista Benedetto Antelami
Agile costruzione romanico-gotica a pianta ottagonale, con le facciate a logge architravate.
Singolari le loggette interne con le 12 statue che rappresentano i mesi, dovute in gran parte allo stesso Antelami. Spiccano per bellezza, la Primavera e l'Inverno.
ANNO 1198
*** PAPA INNOCENZO III
*** COSTANZA GLI AFFIDA IL PICCOLO FEDERICO
*** IN TOSCANA LA LEGA TUSCIA
*** ITALIA - L'8 GENNAIO muore papa CELESTINO III, nello stesso giorno viene eletto LOTARIO (Anagni 1160-Roma 1216) dei conti Segni, col nome di INNOCENZO III. Un pontefice deciso, audace, fautore della supremazia papale su ogni autorit� laica. Il suo programma: la riforma e la grandezza della Chiesa. Dopo aver incoronato il guelfo Ottone di Germania (poi lo dichiarer� decaduto) protesse il futuro grande Federico II. Infatti....
....in Sicilia la vedova di ENRICO VI, (morto improvvisamente a 32 anni lo scorso anno) COSTANZA la Normanna, riconosce la signoria feudale del papa, rinunzia all'impero per conto di Federico, e affida a Innocenzo III, la reggenza per il figlio. Subito dopo muore.
Nello stesso tempo in Germania dopo la morte di Enrico VI, � avvenuta una doppia elezione: i principi ghibellini hanno eletto FILIPPO di SVEVIA, mentre i principi guelfi hanno scelto OTTONE IV di Brunswick. E' l'inizio di una grave crisi per l'impero.
Il potere imperiale si indebolisce ulteriormente. In Germania scoppia la guerra civile fra la maggioranza del partito Hochenstaufen favorevole a Filippo fratello di Enrico VI, incoronato a Magonza dal vescovo, e il partito guelfo invece favorevole a Ottone di Brunswick, favorito da Innocenzo III che ambisce alla conquista dell'eredit� matildina.
Firenze nel frattempo (dopo la fuga di Filippo di Svevia) si � gi� sostituita all'imperatore nell'incamerare il "foderum" tassa annua di 26 denari per ogni focolare. PANDOLFO organizza immediatamente una dieta a San Genesio e costituisce la LEGA TUSCIA, fra Firenze, Lucca, Siena, S.Miniato, Volterra. La Lega si obbligava a non concludere alcun trattato con l'Imperatore e si impegnava a riconsegnare alla Chiesa tutti i domini usurpati dall'imperatore. Ma doveva convincere anche Pisa, Poggibonsi e Pistoia a partecipare. I nobili di questi contadi si resero conto della loro debolezza, quando furono privi della protezione imperiale, e dovettero aderire alla lega. Da parte loro, i cittadini rinunciarono a qualsiasi vendetta. A Firenze prestarono giuramento tutti i cittadini dai 18 ai 60 anni, suddivisi per sestieri. Firenze riacquista la piena giurisdizione su tutti i suoi domini. Tutte le citt� si affrettarono ad appropriarsi dei castelli del contado. Solo Pisa, e in particolar modo il suo podest� Tedicio di Castagneto della Gherardesca, era riluttante a partecipare alla lega, perch� non solo aveva ricevuto i suoi domini dall'imperatore, ma gli erano stati promessi alcuni in Sicilia.
Papa Innocento III, 38enne preparato, energico e risoluto. Appena salito sul soglio ristabil� subito il suo potere in Roma e anche nella penisola, esautorando il senato dei nobili. Privo di scrupoli, vagheggi� un'Italia libera, dal dominio straniero ma ovviamente solo sotto il papa dalle Alpi alla Sicilia. In realt�, non possedeva una vasta veduta da statista, ma guardava solo al tornaconto. Per prima cosa rifiut� di ratificare lo statuto della Lega Tuscia, motivando che non poteva stipulare un accordo perch� la Tuscia gi� gli apparteneva. Poteva riconoscere la lega solo come braccio ubbidiente dei suoi voleri. Intanto Innocenzo III dissuase Pisa dal partecipare alla lega, preferendo vederne i membri in stato di conflitto.
10 APRILE - Figline giura obbedienza a Firenze. L'11 MAGGIO Certaldo si impegna a consegnare a Firenze, a richiesta, tutte le torri e le fortezze. Il 30 OTTOBRE Firenze riesce a mettere a capo della lega il console Acerbo. Innocenzo III accetta di riconoscere la Lega, ma atteggiandosi ora come un protettore della stessa.
ANNO 1199
*** FIRENZE AMBISCE ALL'AUTONOMIA
*** ITALIA - Mentre in Germania dopo la morte di ENRICO VI e con la nomina di due imperatori si � creata una grande confusione che causa una forte crisi dentra nella stessa autorit� imperiale, in Italia, Milano rinnova per altri 30 anni la sua appartenenza alla "lega" di "mutuo soccorso" con Brescia, Mantova, Verona, Treviso, Novara e Vercelli.
La Toscana, ha intanto approfittato anch'essa della crisi, imita l'esperienza lombarda e con a capo Firenze (minacciata dal papa non si associa Pisa) forma una propria lega antimperiale; decisa a cacciare via tutti i nobili tedeschi dal suo territorio, mirando cos� a una propria autonomia.
*** INGHILTERRA - termina la sua vita terrena il re d'Inghilterra Riccardo Cuor di Leone, durante un assedio a Chalus. Sul trono sale l'inetto GIOVANNI SENZATERRA; il ducato di Aquitania ritorna alla madre, e dopo la sua morte al figlio, unendosi formalmente all'Inghilterra.
ANNO 1200
*** FRANCIA - Il re Filippo Augusto divorzia dalla moglie. La Francia viene compita da un interdetto di papa Innocenzo III.*** Costruzione del Duomo e del Palazzo Comunale di Siena; del Duomo di Lucca, di San Gennaro a Napoli, della Cattedrale a Ruen e del Cremlino a Mosca.
*** AMERICHE - In America centrale, una popolazione bellicosa (i mexica) si trasferisce nella valle (oggi) del Messico distruggendo la potenza Maya-Tolteca. Sara' questa popolazione nei successivi anni a dare inizio alla Civilt� Azteca
*** Mentre in Peru', dopo l'insediamento della popolazione Incas, nella zona del lago Titicaca si afferma la potenza di questo nuovo popolo. Dopo aver battuto e dominato le popolazioni inca roca, inca virachoca, sinchi roca, uacac e i capac, nasce la grande citt� di Cuzco sede e quindi capitale dell'impero Incas.
ANNO 1201
Gli abitanti in Italia (all'interno dei confini dell'Italia anni 2000) sono circa 9 milioni.
*** MARQUARDO Con una spedizione militare a sud della penisola s'impadronisce con un colpo di mano del piccolo Federico, autonominandosi tutore del futuro imperatore. Con l'aiuto dei pisani (che in Toscana non hanno aderito alla Lega antitedesca) sottomette una buona parte della Sicilia.
Questo Marquardo era stato creato da Enrico VI marchese di Ancona e del Molise; alla morte dell'imperatore, gli elettori favorevoli all'elezione di Filippo di Svevia, lo avevano nominato tutore del piccolo Federico, che invece (nel 1198) era stato messo -dalla madre Costanza- sotto la protezione di Innocenzo III, riconoscendo al papa la signoria feudale sulla Sicilia e rinunziando all'impero per conto di Federico. Nello stesso anno Costanza mor�. Il papa innanzitutto si attiv� per cacciare il Marquardo da Ancona e dal Molise, nominando un suo uomo di fiducia, Gualtieri, conte di Brienne, genero del re Tancredi.
Il prossimo anno Marquardo muore, lasciando nel caos quella parte di Sicilia che aveva sottomessa. A prendere in mano la situazione � l'arcivescovo di Palermo, che gi� era in precedenza con Costanza, gran cancelliere del regno.
*** GERMANIA - Il candidato del partito guelfo "Imperatore" Ottone IV di Brunswick, con il Patto di Neuss rinuncia alla sovranit� in Italia. E' una sollecitazione venuta da Innocenzo III, in cambio del suo appoggio alla nomina di imperatore, per contrastare la nomina di Filippo di Svevia.
*** DANIMARCA - Valdemaro, fratello di Canuto IV Re di Danimarca, conquista l'Holstein, Lubecca ed Amburgo.
ANNO 1202
(CROCIATE - vedi vari link nel tabellone tematico)
*** ITALIA - EUROPA - INNOCENZO III promuove la 4a crociata, ma non ha purtroppo i soldi per le navi. Ne approfitta Venezia; che propone: "noi vi diamo le navi, in cambio pero' prima dell'intervento in Terrasanta deviate un po' e ci date un aiuto nella guerra che abbiamo dichiarato a Zara, una cosa da poco che risolveremo in pochi giorni, poi toccheremo Costantinopoli e proseguirete per la vostra onorevole missione".
Un patto che viene subito accettato senza immaginare a quale destino va incontro questa spedizione che invece di essere composta di religiosi sono per la maggior parte avventurieri (molti nobili francesi) e soprattutto ci sono implicati grandi interessati economici.
*** INGHILTERRA - Giovanni I Senza Terra, salito sul trono dopo la morte di Riccardo Cuor di Leone, viene dichiarato colpevole di fellonia e privato dei suoi feudi francesi (tranne l'Aquitania) nel corso di un processo intentato contro di lui da Filippo II Augusto, Re di Francia. Non dimentichiamo che il Re d'Inghilterra era in questo periodo il pi� grande feudatario di Francia, quasi pi� potente del Re di Francia.
Filippo II inizia la conquista dei territori che ha tolto ora (con la scusa della pazzia) giuridicamente al re inglese. Proprio lui che lo aveva aiutato a riconquistare il trono inglese a spese di Giovanni Cuor di Leone.
ANNO 1203
*** LA QUARTA CROCIATA IN PARTENZA
*** CROCIATI - Dopo mesi di preparativi i crociati partono finalmente da Venezia, come abbiamo gi� letto, a credito. Raggiungono il mar Egeo quindi deviano come nei patti, sul Bosforo e sbarcano in terra bizantina a Costantinopoli.
Alla spedizione, diretta non solo verso Oriente, ma anche verso i paesi balcanici, parteciparono i feudatari francesi, italiani e tedeschi (questi ultimi furono soli quelli del Baltico). Essi decisero di partire da Venezia per servirsi della sua flotta messa a disposizione: la loro intenzione era quella - come al solito - di riconquistare Gerusalemme dopo aver occupato l�Egitto.
Ma Venezia, che aveva ottimi rapporti commerciali con gli egiziani, riusc� a dirigerli con l�inganno contro la rivale Bisanzio. I crociati, che non avevano denaro sufficiente per pagare il viaggio, accolsero la proposta di prestare aiuto ai veneziani per la conquista della citt� di Zara, appartenente al re cattolico d�Ungheria.
Indignato, Innocenzo III scomunic� i crociati, ma subito dopo concesse il perdono nella speranza che muovessero contro gli infedeli turchi. Motivo: durante l�assedio di Zara venne al campo crociato ALESSIO IV il figlio del detronizzato imperatore di Costantinopoli ISACCO, per annunciare, che suo padre era stato cacciato dal fratello e che se l�avessero aiutato a ritornare sul trono avrebbero ottenuto grandi somme e....promise anche la riunione delle due chiese cristiane.
Innocenzo III - che prima si era sentito raggirato e indignato per avere i crociati assalito Zara, una citt� cristiana- a questa notizia si affrett� a benedire l'intervento che poco prima aveva condannato. L'occasione era storica!
*** Fibonacci a Pisa pubblica Liber Abaci e introduce in Europa dai vari testi matematici arabi i numeri posizionali indiani e l'utilizzo del segno zero (per l'Europa � una nuova alba della matematica).
*** In Germania un anonimo "ricompone" il piu' grande importante poema dell'epopea germanica incentrato soprattutto sull'eroe Sigfrido, Attila, Brunilde, Hagen, Crimilde: � la leggenda de I NIBELUNGHI. Un poema che nel corso dei secoli sar� pi� volte riscritto, cambiando alcuni nomi o sovrapponendo a essi quelli che nell'immaginario collettivo del momento erano i pi� popolari e amati.
I media di allora, operavano come quelli di oggi, quando confezionano una versione televisiva di un grande romanzo, degli avvenimenti o degli episodi storici; prendono quello che occorre per fare una telenovela nazionalpopolare, e spesso modificano gli avvenimenti. Nella stesura delle successive storie dei Nibelungi in molte furono ogni volta messi in risalto i personaggi che facevano presa sul pubblico, accostando altri nomi, inventando gesta cavalleresche, o intrecci passionali amorosi, che erano poi quelli che il popolo si aspettava e amava.
ANNO 1204
*** LO SBARCO A COSTANTINOPOLI DEI CROCIATI
*** MILANO: GUERRA A PUGNI FRA GUELFI GHIBELLINI
*** INGHILTERRA - Nel corso della lotta contro Giovanni I Senza Terra, Re d'Inghilterra, Filippo II Augusto, Re di Francia, conquista Rouen.
*** CROCIATI - I crociati sbarcati il 17 luglio sulla costa, minacciarono Costantinopoli perch� la resistenza della cittadinanza non ne voleva sapere di far entrare in citt� i crociati latini (ne avevano gi� fatto esperienza!)
Riuscirono comunque a condurre delle trattative: l�imperatore deposto fu rimesso sul trono senza spargimento di sangue, poich� il fratello usurpatore era fuggito dalla citt�. I crociati pretesero che accanto all�imperatore fosse nominato con lo stesso titolo anche il figlio, visto che doveva mantenere fede agli impegni contratti a Zara; soprattutto con Dandolo, l'ultranovantenne doge veneziano che aveva fornito a credito il nolo delle navi per il viaggio, e aveva pattuito una somma ben precisa, ma anche la spartizione del bottino, e stabilito precisi privilegi a missione conclusa.
Dunque fin dall'inizio si sapeva benissimo qual'era la "missione" e come la si sarebbe conclusa.
Tuttavia, il tesoro della capitale era vuoto, il patriarca e il popolo oltre che opporsi a farli entrare, non volevano riconoscere il papa il capo della chiesa universale; infine Alessio non aveva alcuna intenzione di pagare i debiti, i noli, n� concedere privilegi ai crociati e tanto meno ai veneziani. Per questi e altri motivi la popolazione insorse uccidendo entrambi i due imperatori, acclamando ALESSIO V DUCAS. Ma anche lui si consider� sciolto dalle promesse fatte ai crociati.
I crociati a questo punto, decisero di vendicarsi e di prendersi da soli "la paga". Dopo un assedio di quattro giorni, irruppero nella citt� e per tre giorni la saccheggiarono orrendamente, proclamando l�Impero Latino d�Oriente, con a capo Baldovino di Fiandra, dimenticandosi del tutto la spedizione contro Gerusalemme.
Con l'Impero Latino, si formano anche alcuni regni divisi fra i partecipanti alla "crociata". Ma si scontrano immediatamente fra di loro volendo ognuno il suo regno indipendente. Si scontreranno Alessio e David Commeno, Enrico di Fiandra (fratello di Baldovino), Michele Angelo, Teodoro Lascaris.
A capo della chiesa bizantina fu posto un nuovo patriarca, che cerc� di avvicinare la popolazione locale, greca e slava, al cattolicesimo. Il papato, ufficialmente, condann� il massacro, ma quando vide che l�imperatore eletto e il patriarca gli riconoscevano piena supremazia su tutta la chiesa cristiana d�Oriente, decise di accettare il fatto compiuto. Ma pi� ancora che il papato o i feudatari, fu Venezia a trarre i maggiori profitti dalla conquista dell�impero bizantino, del cui territorio essa aveva occupato i 3/8: inoltre i mercanti veneziani riuscirono ad ottenere per le loro merci l�esenzione dai dazi in tutti i paesi dell�Impero.
Quello che poi segu� a questo sbarco sono le pagine piu' vergognose della storia delle crociate.
I crociati depredarono Costantinopoli, la razziarono, caricarono sulle navi tutti i tesori che erano custoditi nella millenaria citt� da secoli e secoli di storia, uccisero, compirono stragi e se si macchiarono di orrende scene da far rimpiangere quelle dei peggiori barbari.
Cancellate vestigia, portati via interi monumenti, compresi i famosi quattro cavalli di bronzo che ornano oggi San Marco a Venezia.
Venezia dopo questa spedizione assume una posizione di assoluto predominio, diventa signora della "quarta parte e mezzo" dell'impero bizantino, si assicura il possesso nel Mediterraneo orientale, e tutta una serie di scali commerciali; vere e proprie colonie, fra le quali le isole di Creta e Negroponte. Il nuovo stato di prosperit� acquisito da Venezia, � sottolineato dalla coniazione del grosso d'argento, seguito pi� tardi dal ducato, che diventa rapidamente la moneta di riferimento privilegiata dei traffici del Mediterraneo.
I particolari di questa spedizione, con i protagonisti finiti poi uccisi li troviamo nei singoli anni. Si risolse drammaticamente e permise con il crollo dell'impero bizantino e a sue spese, la nascita di due grandi potenze, il regno dei Serbi e quello d'Ungheria.
L�impero latino inizier� poi a crollare del tutto nel 1261, sotto l�urto dei Bulgari e degli Slavi oltre che degli stessi ultimi incapaci governanti bizantini pur aiutati dai genovesi e dagli stessi turchi che prima combattevano. Il fatto pi� strano fu che i nuovi re dei primi due paesi, che stavano (nella decadenza bizantina) ognuno costruendo il proprio regno (Bulgaria e Serbia - vedi anno 1195), furono appoggiati dal Papa. Temeva Roma prima o poi con la presenza veneziana sugli interi Balcani (l'intera costa dalmata e greca, era gi� della Serenissima) che stringessero un'alleanza o con i tedeschi o con i normanni. In un caso o nell'altro lo Stato della Chiesa veniva a trovarsi in mezzo stritolato da tre parti.
Bisanzio in seguito si liberer� dei latini, sopravviver� per altri 200 anni, ma non torner� pi� al suo antico splendore. I Turchi oltre che conquistarla, ne faranno la capitale del loro Stato.
LA "SCAZZOTTATA" DEI MILANESI
TRA GUELFI E GHIBELLINI IN GUERRA
Ci affidiamo a due cronisti di storia milanese Bernardino Corio e Galvano Fiamma. Siamo a Milano, agli inizi del XIII secolo. Sono i tempi agitati delle autonomie comunali, dei comuni divisi tra loro tra guelfi e ghibellini, e divisi ovviamente poi anche all'interno, secondo un'ottima tradizione nazionale che resiste nei secoli.
Erano passati pi� di trent'anni da quando il Barbarossa aveva raso al suolo la capitale lombarda, un po' troppo indipendentista, e c'era stato quindi tutto il tempo per creare nuove rivalit� interne. Per la precisione, siamo nel 1204. La ventata guelfa, con la sua carica rivoluzionaria sta comunque causando, al di l� dei facili schematismi (le distinzioni politiche esatte tra guelfi e ghibellini erano tutt'altro che nettissime... ) dei notevoli turbamenti. Gli artigiani e gli operai, in una citt� che gi� allora aveva connotazioni imprenditoriali, non sono pi� poveri miserabili. E sono tanti.
E' cos� nato un partito, vagamente guelfo, la Credenza di S.Ambrogio, a cui fanno capo "meccanici, fornari, calzolari, macellai et altri... ", che si riuniscono nella Torre della Credenza, posta all'incrocio delle attuali via Orefici e via Torino.
Dalla Torre partono messaggi tutt'altro che rassicuranti per i nobili: questi plebei vogliono conquistare il potere! Meglio correre ai ripari. Come prima misura, nobili e ghibellini costituiscono una propria milizia armata, la Societ� dei Gagliardi. Naturalmente, viene dichiarato, la milizia � costituita per soli scopi difensivi, data la palese aggressivit� degli aderenti alla Credenza. Questi ultimi allora pensano bene di costituire a loro volta una milizia, per difendersi dall'aggressivit� di chi dice di volersi difendere dalla loro aggressivit�. Nasce cos� la Societ� dei Forti, che riunisce i giovani plebei delle classi emergenti (e tra queste classi emergenti, ci sono anche i migliori artigiani armieri).
In una citt� in cui si fronteggiano due piccoli eserciti di partito, basta una piccola scintilla per far scoppiare l'incendio. Ci vuole un'autorit�. E cos� viene nominato il podest�; per� lo nominano i nobili, con l'appoggio delle armi della Societ� dei Gagliardi. Allora il partito della Credenza di S.Ambrogio ne nomina un altro, che dovrebbe esercitare il potere con l'appoggio militare della Societ� dei Forti. Nessuno dei due podest� vuole esercitare il potere in quella situazione ed entrambi i partiti non trovano di meglio che nominarne un altro, a testa, s'intende. A questo punto la citt� ha quattro podest� senza alcuna autorit� e due eserciti che non attendono altro che l'occasione di usare le armi. Ma una volta tanto accade che il buonsenso prevale sulla violenza cieca e bruta: sar� stata paura, sar� stata coscienza del rischio di un bagno di sangue, sta di fatto che da qualcuno (Corio e Fiamma non sanno dirci da chi) parte un'idea che trova, una volta tanto, tutti d'accordo. E l'idea � questa: le due Societ� sono formate da giovani in gamba e pieni di energie; perch� dunque non risolvere i dissidi con una bella scazzottata generale? Nello stile del "se hai coraggio, facciamola fuori a botte!".
In molti questo coraggio ce l'hanno e si trovano in un prato fuori mura per il pi� gigantesco free for all della storia, al confronto del quale i pestaggi dei saloon diventano una litigatina da bimbi di scuola elementare. "Societas Galiardorum extra civitatem pugnavit cum Populo sine gladio" (la Societ� dei Gagliardi fuori citt� ha combattuto senz'armi contro il popolo) ci riferisce il Fiamma. Dall'alba al tramonto centinaia di giovani delle due parti avverse si sono presi a pugni; a sera sono rimasti sul terreno molti denti, molte costole erano rotte e non si contavano gli occhi neri. Ma non c'era stato neanche un morto. La sfogo generale aveva fatto bene a tutti, sia per allentare le tensioni, che per convincere i nobili che i plebei sapevano essere anche combattenti di valore, e convincere i plebei che i nobili non erano solo elegantoni snob, ma erano capaci anche di menar le mani da veri uomini. E poi, la stanchezza generale induce tutti ad essere un po' pi� ragionevoli e a fare reciproche concessioni. Cos� Milano, citt� tutt'altro che pacifica, conobbe qualche anno di quiete, grazie anche al colossale free for all. Che ne dite? Non vi sembra una buona soluzione per comporre le controversie, non pacificamente, ma neanche sanguinosamente? Se ne potrebbe parlare in sede ONU...(Paolo Deotto)
ANNO 1205
*** NASCE L'IMPERO LATINO D'ORIENTE
*** PRIME RIBELLIONI CONTRO I LATINI
*** COSTANTINOPOLI - Ormai dimenticata del tutto la crociata, la conquista di Costantinopoli fa da sfondo all'anarchia piu' totale su tutto il territorio dell'impero bizantino. Avvengono le spartizione di tutte le sue ricchezze, mentre le terre migliori che la circondano sono oggetto di litigi fra gli occupanti. Baldovino � capo dell'Impero, Bonifacio di Monferrato fonda il regno di Tessalonica, i Veneziani il quarto e mezzo dell'impero, mentre la Siria va a Maria di Monferrato.
Nasce cos� l' impero latino d' oriente", non proprio una gemma, ne' un gioiello cristallino della politica occidentale.
Elementi dell'aristocrazia greca (ex bizantina) insofferenti ai latini si ribellano e chiamano in aiuto lo zar Kalojan. Il re bulgaro irrompe in Tracia, affronta e annienta i crociati nella battaglia di Adrianopoli, cattura l'imperatore Baldovino (morir� in prigionia) e impedisce ai latini la conquista della Tracia.
Ad approfittarne Teodoro Lascaris che tenta di estendersi in Asia Minore, fondandovi l'impero di Nicea, incoronandosi nel 1208. Oltre che lottare contro il sultanato per occupare altre terre, lott� anche contro gli stessi latini di Bisanzio tentando di conquistarla nel 1211. (ed era genero di Alessio Angelo!)
ANNO 1206
*** FRANCESCO D'ASSISI
*** COSTANTINOPOLI - Nell'Impero latino, ENRICO di FIANDRA, fratello di Baldovino morto in prigionia, sale sul trono di Costantinopoli, appoggiato dalla nobilt� locale che si � gi� alleata ai nuovi padroni. Enrico gi� progetta una spedizione per fare altre conquiste in Asia Minore. Ma le stesse intenzioni le ha anche Teodoro Lascaris, che abbiamo gi� ricordato lo scorso anno.
*** FRANCESCO D'ASSISI dopo un incontro con il vescovo dove ha esposto i comportamenti che distinguono l'ordine che vuol creare (i francescani) rinuncia ai beni davanti al prelato e inizia a dedicarsi a una vita di povert� eremitica.
*** S. FRANCESCO senza ancora un seguito, percorre l'Umbria con le sue Laudi che subito acquistano una grande importanza come canto religioso popolare anche se non � molto gradito dagli uomini della gerarchia ecclesiastica, che lo considerano un fanatico religioso "da non perdere di vista per i danni che potrebbe arrecare". Si teme infatti il deterioramenti a un certo conservatorismo evangelico della chiesa, dove la povert� e solo predicata e storicizzata ma non imitata.Tale comportamento � giustificato per chi ne fa parte con questa frase "debbono avere un certo tenore di vita per essere nella necessaria prosaica tranquillita' esistenziale che permette serenamente di svolgere la loro attivita' pastorale".
*** In MONGOLIA - TEMUJIN viene proclamato Khan da tutte le trib� mongole (il futuro GENGIS KHAN,). Sono tribu' che riuniscono milioni di guerrieri che si spostano nelle lande asiatiche, che sembra conoscono alla perfezione, e ci si muovono con una velocit� straordinaria.
ANNO 1207
*** Nell'Impero Latino, nel regno di Tessalonica, ha poca fortuna anche il marchese Bonifacio di Monferrato. Nello scontro con i Bulgari di Kalojan resta ucciso. Gli succede Guglielmo VI
Nell'assedio di Tessalonicco viene assassinato il re dei Bulgari Kalojan; suo successore Boril I.
L'imperatore Enrico di Fiandra, che voleva espandere il suo regno, conclude un armistizio di due anni con il Lascaris che aveva attaccato lo scorso anno
*** In Asia, TEMUJIN, il capo dei mongoli, assume il nome di GENGIS KHAN, ed inizia con le sue turbe, le prime scorrerie e razzie sugli imperi cinesi del Chin e del Sung. Ne hanno approfittato, visto che le dinastie dei due imperi sono impegnati a distruggersi l'un l'altra e non a difendersi.
*** DOMENICO di GUZMAN, a Montpellier, fonda l'ordine dei frati predicatori (I DOMENICANI). La loro missione: combattere con la predicazione e l'esempio l'eresia catara
ANNO 1208
*** LA CROCIATA CONTRO GLI ALBIGESI
*** Papa INNOCENZO III predica la "crociata" contro gli eretici Albigesi che praticano l'eresia catara e si sono resi responsabili dell'assassinio del legato pontificio Pietro di Castelanu. (Vedi il prossimo anno)
*** INGHILTERRA - Papa Innocenzo III, lancia l'interdetto sugli inglesi per essersi opposto GIOVANNI SENZATERRA alla consacrazione dell'arcivescovo di Canterbury.
*** GERMANIA - Viene ucciso l'imperatore ghibellino FILIPPO di SVEVIA; sembra cos� terminare la questione dei due imperatori messi di fronte dalle due fazioni guelfe e ghibelline; gli succede infatti il guelfo OTTONE IV di Brunswick, che oltre che essere accettato da alcuni principi ghibellini, nell'intento di ingraziarsi ulteriormente il papa (ma � gi� un suo protettore) fa molte concessioni al papa; non dimentichiamo che nel 1201 con il Patto di Neuss aveva gi� rinunciato alla sovranit� sull'Italia a favore di Innocenzo III (ma si riveler� ben presto ingannevole)
ANNO 1209
*** *** LA CROCIATA CONTRO GLI ALBIGESI
*** OTTONE IV IMPERATORE
*** La crociata voluta contro gli Albigesi da papa INNOCENZO III, sgomenta. Dopo le crociate degli infedeli in Oriente, molti non comprendono questa missione contro un gruppo che � pur sempre cristiano anche se con un altro dogma.
E' accaduto che in Francia un esercito di crociati al comando di SIMONE di MONFORT hanno assalito la citt� di Beziers, l' hanno data alle fiamme e hanno sterminato tutti gli abitanti. Come compenso il re di Francia concede al Monfort il possesso del territorio che ha in questo singolare modo occupato.
Per la prima volta l'esercito della croce ha combattuto sul suolo europeo. Nuovamente ha colpito uomini che, seppure nel loro particolare modo, credevano in Cristo. Il sovrano di Francia, Filippo, ha colto al volo l'occasione di estendere il proprio dominio sulle riottose province provenzali, orgogliose della propria secolare indipendenza rispetto al potere sovrano. I baroni del nord del paese immediatamente ci videro possibilit� di arricchimento e di conquista in questa spedizione contro una delle contrade pi� floride della nazione.
Il 22 luglio 1209 dunque l'esercito cattolico espugnava la citt� di B�ziers ed il legato pontificio Arnaldo forse davvero pronunciava la famosa frase: "Intanto uccideteli tutti, poi Dio riconoscer� i suoi". Cos� poi annunciava compiaciuto che in citt� erano state uccise ventimila persone, senza alcun riguardo per il sesso, l'et� o la condizione. L'ortodossia romana usciva trionfante da questa guerra senza nemici, dato che gli albigesi si erano rifiutati di reagire con la violenza all'attacco dei crociati. Tutti coloro che li avevano difesi, ed erano stati molti, ne spartirono la sorte. Si erano schierati dalla loro parte non tanto per la condivisione degli ideali religiosi, quanto per autentica carit� cristiana e solidariet� nazionale, ma il loro sacrificio era stato vano. La rigogliosa civilt� provenzale, immortalata nei versi di tanti poeti, languiva umiliata, ferita a morte, mentre l'Inquisizione si disponeva a finire del tutto ci� che la crociata aveva appena cominciato a fare.
Tolosa doveva fare la stessa fine di Beziers nel 1212, ma la citt� resistette all'assedio.
*** OTTONE IV, nel patto di Spira (dimentica la protezione papale, dimentica il patto di Neuss) davanti ai convenuti, rivendica con ostinazione i suoi diritti sui territori toscani di Matilde, quelli del papato e dell'intera Sicilia.
Determinato scende in Italia minaccioso, si presenta al Papa, Innocenzo III, che, fa buon viso a cattiva sorte, o � costretto a incoronarlo imperatore. Ma aspetta solo che vada via da Roma, poi i "regali" li mander� con la posta.
ANNO 1210
*** LA DEPOSIZIONE DI OTTONE
*** LA CANDIDATURA DI FEDERICO II DI SVEVIA
*** Papa, INNOCENZO III, dopo essere stato costretto a incoronare Ottone IV, e dopo le minacce , � chiaro che non sopporta le ingerenze di questo imperatore, che fra l'altro proprio lui aveva appoggiato la nomina. Le "sue" terre le considera "Terre di San Pietro", inoltre � irritato perch� Ottone intende occupare e governare lui il regno di Sicilia che ritiene parte integrante dell'impero.
Innocenzo appena partito si oppone con i mezzi che ha; gli invia per posta una bella Bolla di scomunica, poi invia un altro bello Editto a tutte le diocesi dell'impero dove � scritto a chiare lettere che OTTONE IV � stato deposto, ed invita tutti i sudditi, nobili e principi a considerarsi verso di lui liberi da ogni obbligo, perch� con l'editto viene sciolto il giuramento di fedelt�.
Infine comunica che il nuovo re di Sicilia e re di Germania � FEDERICO DI SVEVIA. Ora 16enne, (il bambino che era stato affidato al papa ancora nel 1198 da Costanza d'Altavilla, vedova di Enrico VI). Ha l'appoggio (pur avendolo scomunicato per il divorzio) del re di Francia Filippo Augusto, e ha cercato subito anche l'appoggio dei Toscani e dei Lombardi.
Infatti i primi ad approvare questo provvedimento sono le due Leghe, quella Toscana e quella Lombarda, che sono convinte finalmente di liberarsi dei tedeschi, considerando il giovane Federico pi� italo-normanno che non tedesco.
*** SAN FRANCESCO - E di questo periodo il viaggio a Roma del "poverello d'Assisi", per ottenere da papa Innnocenzo III, l'approvazione della Regola del cosiddetto Ordine dei Francescani.
ANNO 1211
*** FEDERICO II DI SVEVIA IMPERATORE
*** SAN FRANCESCO FONDA IL SUO ORDINE
*** In Germania i tedeschi seguono alla lettera l'editto del Papa, depongono Ottone IV, e a Norimberga proclamano Federico di Svevia Re di Germania; anche se non ancora ufficialmente.
*** S. FRANCESCO D'ASSISI, dopo essersi recato a Roma dal papa per esporre le regole del suo ordine, ottenuto il consenso papale fonda la regola dei frati minori (i FRANCESCANI).
Il prossimo anno la cugina CHIARA, si fa monaca alla Porziuncola, e sar� poi lei a fondare il monastero che porta il suo nome.
*** In Francia, dopo un incendio della precedente cattedrale, iniziano i lavori dell'imponente Cattedrale Gotica di REIMS (uno dei grandi capolavori del gotico)
ANNO 1212
*** FEDERICO II INCORONATO IMPERATORE
*** SPAGNA: DISGREGAZIONE DELL'IMPERO ARABO
*** SPAGNA: L'ASCESA DI GIACOMO I DI ARAGONA
*** LA CROCIATA DEI FANCIULLI
*** LA CROCIATA DEI PASTORELLI
*** FEDERICO DI SVEVIA gi� in Italia, dopo essere stato indicato come gradito futuro re e imperatore del Sacro Romano Impero, davanti al Papa e davanti ai nobili siciliani accetta l'investitura e promette che non unir� mai le corone di Germania e di Sicilia. Poi parte per Magonza dove anche qui -dopo Norimberga- viene incoronato ufficialmente re della Germania. Poi stringe un'alleanza con il re di Francia Filippo II Augusto, per combattere l'eventuale ritorno dello spodestato Ottone ma anche contro Giovanni Senzaterra re d'Inghilterra che � intenzionato a dare un aiuto all'imperatore deposto. Ma entrambi hanno sulla loro testa l'interdetto papale.
*** SPAGNA - Inizia in Spagna un processo di disgregazione dell'impero arabo nella penisola iberica, da tempo dilaniata da lotte interne tra califfi, che fra l'altro hanno perso il contatto con gli altri califfati dell'Africa nord occidentale; una vera e propria secessione, con la differenza che in Spagna sono rimasti i pi� inetti e i pi� disuniti. Incapaci quindi di far fronte ai tre re cristiani che invece ora si sono uniti e iniziano a lottare per la riconquista dei territori.
Pietro II d'Aragona (*), Sancio VII di Navarra, e Alfonso VIII di Castiglia, danno inizio alla grande offensiva (la "Reconquista") a Tolosa alla battaglia di Las Navas. Gli arabi sono sconfitti e sono costretti a ritirarsi a sud della Sierra Morena.
(*) A Pietro, succeder� il prossimo anno il figlio GIACOMO I DI ARAGONA, che ha solo 5 anni, ma ben presto non solo emuler� il padre, ma passer� alla Storia col nome "il Conquistatore".
Giacomo, morto nel 1276, realizz� numerose conquiste (regno di Valencia, Baleari, Murcia, Ceuta) e un'ampia opera legislativa. Con il trattato di Corbeil del 1258 rinunci� ai propri diritti nel sud della Francia, ponendo termine all'espansione oltre i Pirenei.VEDI NEI PARTICOLARI
LA BATTAGLIA DI LAS NAVAS A TOLOSA >
*** LA CROCIATA DEI FANCIULLI
*** CROCIATE - Ha inizio la peggiore di tutte "crociata" dei fanciulli (di 10-12 anni!). Piccolo rampolli di famiglie nobili, eccitati dalla esaltazione e dal fanatismo della fede, vengono mandati allo sbaraglio in oriente a combattere gli infedeli.
Appena approderanno sul suolo africano, saranno venduti come schiavi dai marinai, ad Alessandria.
Guidata dal monaco Stefano de Cloies, il frate imbarc� a Marsiglia 30.000 giovani su sette navi. Due colarono a picco gi� alla partenza, le altre raggiunsero la Tunisia poi Alessandria. Qui i proprietari delle navi per rifarsi dei danni subiti dal fortunale, vendettero come schiavi ai turchi i "bambini" scampati.
Federico II quando vi sbarc� sedici anni dopo nel 1228, incontr� 700 sopravvissuti, che erano ormai trentenni e che facevano ancora gli schiavi.
*** LA CROCIATA DEI PASTORELLI
Non meno fortunati i "bambini" di un "profeta" lui stesso "bambino", il tedesco Nicholaus di 12 anni, che assicurava ai suoi fanatici coetanei che "avrebbe camminato sul mare". Raccolse 8000 adolescenti creduloni. Recatisi a piedi a Roma, il papa non concesse la benedizione, e li rimand� a casa. Nel riattraversare le alpi in pieno inverno morirono quasi tutti congelati in una bufera di neve.
Si aggiunse a queste due anche la "crociata dei pastorelli" del 1251, sotto la guida di un altro fanatico pseudo-monaco di nome Giacobbe; un vecchio pastore che stregava i giovani con un piffero da pecoraio (da questo episodio nacque probabilmente la famosa leggenda del pifferaio di Hamelin). Form� un esercito di ragazzini francesi. Nell'attraversare citt� e paesi devastavano le propriet� dei ricchi, massacravano ebrei, razziavano ogni cosa. Avanzando, nell'avvicinarsi alle citt�, gli abitanti li attesero al varco e furono uccisi tutti.