ANNO 1986
(Pagine in costruzione) MESE DI GENNAIOTENSIONI E ACCUSE ALLA LIBIA
9 GENNAIO - Dopo gli attentati dello scorso anno, ma soprattutto dopo l'attacco avvenuto all'aeroporto di Fiumicino, che ha provocato una strage (nello stesso giorno contemporaneamente � avvenuto anche un attacco all'aeroporto di Vienna) la tensione per le incursioni terroristiche su tutta Europa cresce. Allarmando tutti gli ambienti militari e politici.
Il 7 gennaio il Presidente americano Reagan, ha espresso la convinzione che dietro gli attentati ci sia Gheddafi, e ha invitato (ma quasi imposto) gli stati Europei ad adottare sanzioni economiche contro la Libia.
Il governo italiano si adegua: impone l'embargo sulle forniture di armi, e diffida quelle aziende che volessero sostituirsi a quelle americane che hanno troncato con la Libia tutti i rapporti economici e industriali, oltre che le relazioni diplomatiche.
Gheddafi regisce dichiarando che non ci sono prove, che le accuse sono infondate, e non solo minaccia gli Stati Uniti, ma diffida anche ai suoi alleati europei.
Craxi temendo il peggio si mobilita, il 14 vola in Egitto ad incontrare Mubarack, invitandolo a fare da mediatore tra Italia e Libia (gli americani non gradiscono).
L'America (non la Nato) ha gi� mobilitato la sua VI flotta del Mediterraneo. Ed intende effettuare delle manovre navali proprio nella acque (interne) del Golfo della Sirte.
Per i libici � una vera e propria provocazione.In ITALIA c'� invece sul tappeto delle discussioni parlamentari la diatriba dell'insegnamento della religione nelle scuole tra il ministro della pubblica istruzione Falcucci e il presidente della CEI Poletti.
Si deve votare un testo, che per� � legato alla fiducia del governo. Si teme che sia bocciato, quindi si preferisce farlo votare a voto palese. Sono pochi - perch� visti- quelli che non alzeranno la mano. Il documento cos� passa, e il governo � salvo.
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