DA
20 MILIARDI ALL' 1 A.C. |
1 D.C. AL 2000 ANNO x ANNO |
PERIODI
STORICI E TEMATICI |
PERSONAGGI E PAESI |
ANNO 1956
RIVOLTA
IN UNGHERIA
Scoperte/Scienza - Cultura/Costume
Era il 10 gennaio, il mondo inizio' a ballare il Rock
and Roll. Lui era Elvis Presley, il disco Heartbreak Hotel. (vedi Costume)
Il suo dimenarsi fece intraprendere crociate puritane in Usa, scandalizzati dai
suoi movimenti pelvici "demoniaci", "osceni" che "portavano
alla perdizione le donne, esponendole al richiamo dei pi� bestiali e peggiori istinti di
Satana".
ELVIS PRESLEY - POI SULLA "SCENA" ARRIVO' ANCHE "LEI", B.B. (vedi SOPRA in "Costume")
� l'anno in Italia delle inquietudini della sinistra dopo le rivelazioni di KHRUSHEV in Russia sui crimini di Stalin. Rivelazioni che fanno crollare il mito del "Baffone".� l'anno dove poi avvengono le prime drammatiche rivolte nei Paesi dell'Est, in Polonia, poi in Ungheria. Gli intellettuali di sinistra si interrogano sconcertati.
� l'anno dove anche in Estremo Oriente, in Egitto, sul Canale di Suez si apre un contenzioso fra Israeliani e Arabi (e la prima guerra). (Nell'anno 2000 non ancora risolto).
� l'anno dove nonostante crisi e carenze in altri settori dei beni di consumo, in Italia decolla l'auto per tutti, si comincia a fare le vacanze al mare, e la televisione con Lascia e raddoppia? tiene incollati sul teleschermo tutti i gioved� milioni di italiani. Per i giovani (la prima generazione che non ha conosciuto la guerra) che ora cominciano a contare e sono "una cosa" (infatti sono nei pensieri dei produttori di come riuscire a vendere a loro "qualcosa" ) inizia per loro ad arrivare la musica d'oltreoceano. Sta iniziando la generazione beat, la ribelle.
� l'anno insomma che ha una sua forza latente, non ancora del tutto esplosa, ma sta iniziando, e presto modificher� ogni settore della societ�. Non solo quella italiana. Il fenomeno � planetario: all'Est dove si vive male e come abbiamo accennato ci si ribella; in America dove la spensierata e consumistica opulenza � giunta al suo limite storico, ci si ribella paradossalmente anche l�; in Africa dove gli Stati Coloniali hanno innalzato ormai quasi tutti la bandiera dell'indipendenza; e infine in Cina dove i fermenti di un miliardo di persone premono in una direzione sola, la "Rivoluzione Culturale". Un mondo tutto in rapido movimento e mutamento, com'era mai accaduto prima in secoli e secoli.
Ma restiamo in Italia e andiamo per ordine cronologico
13 GENNAIO - Ribellioni anche in Italia. Fra braccianti e Polizia, a Potenza. Ci sono morti e ci sono feriti. La polizia � armata e spara ad alzo zero. La Chiesa scende in campo con l'Osservatore Romano per criticare l'uso troppo facile delle armi nelle manifestazioni. Ma Il Tempo e il Giornale d'Italia, attaccano il Vaticano accusandolo di intromettersi nelle questione interne dello Stato Italiano e di favorire cos� una svolta a sinistra dell'elettorato. "Le rivolte vanno represse, con qualsiasi mezzi, e le armi sono questi mezzi: dissuadono e impediscono di fare le rivoluzioni".
2 FEBBRAIO - Fa molto scalpore l'arresto dello scrittore DANILO DOLCI. Volendo mettere in risalto le carenti condizioni economiche in cui versa il Sud con la sua grave disoccupazione che impedisce di camminare come le altre regioni del nord, vuole, se di carenza industriale il sud soffre, che gli sia data al meridione almeno la possibilit� di operare su quello che ha: la terra. Lo scrittore si era quindi messo personalmente a dissodare con alcuni braccianti le terre incolte. I proprietari latifondisti chiamano in difesa dei loro beni (incolti) la forza pubblica; dopo alcuni incidenti e scontri, Dolci fu con altre 19 persone arrestato come agitatore politico, processato e condannato per direttissima. Molti intellettuali italiani gli dimostrarono tanta solidariet� ma non abbastanza per modificare il "sistema" e il tipo di repressione che il sistema adottava.
14 FEBBRAIO - Passano in secondo piano i fatti di Dolci e del Meridione. Dall'est giunge un vero e proprio shock. Al Congresso del PCUS in Russia, KHRUSCEV rivela i crimini di STALIN e abbatte violentemente il culto della personalit� del grande dittatore. Sconcerto anche in Italia dove troviamo TOGLIATTI in silenzio, senza prendere delle posizioni precise.
20 FEBBRAIO - Altri incidenti in Sicilia; gruppi di braccianti si ribellano a Comiso; altre cariche della polizia e altre sparatorie sui manifestanti provocano un morto e quaranta feriti.
28 FEBBRAIO - FANFANI Segretario della DC � aspramente criticato dalla Confindustria, dalla Confcommercio, e dalla Confragricoltura. Le tre associazioni con un accordo fra di loro decidono di creare un comitato, la Confintesa, con l'intento di intervenire nelle scelte politiche e sulle tematiche economiche con dei loro esperti inseriti in questo apposito delegato organismo. Va bene la politica, ma sono desiderosi di entrare loro nella "stanza dei bottoni", o almeno intenzionati a condizionare alcune scelte nella programmazione economica dei governi, che senza mezzi termini, ritengono incapaci e assurda l' inveterata abitudine di mettere dentro i consigli di amministrazione di molte aziende strategiche, funzionari governativi, magari validissimi nel loro campo, ma incapaci di risolvere i molteplici problemi dei vari settori industriali del Paese.
(vedi "LA GRANDE ABBUFFATA")
13 MARZO - Al Comitato centrale del PCI, TOGLIATTI dopo le notizie sul nuovo corso della politica in Urss, rimane cauto. Ma il 4 luglio in America vengono pubblicati i rapporti di Khruscev. Il giorno dopo sono riportati integralmente sui giornali italiani gli interventi del capo del Cremlino. Paietta e Amendola vorrebbero prendere le distanze, ma Togliatti ancora una volta temporeggia, sta vivendo il suo dramma interiore. Tutti sanno che lui ha vissuto in Russia alcuni anni, e molti pensano che molte cose le doveva pur sapere anche lui per vie ufficiali o per vie traverse.
(vedi il xx congresso del pcus )
16 MARZO - Viene approvata la legge elettorale amministrativa. Non figurano pi� gli apparentamenti, mentre il sistema proporzionale viene adottato solo nei comuni superiori ai 10.000 abitanti.
21 MARZO - Nuova legge elettorale anche nelle politiche. Proporzionale corretta, ripartizione dei seggi in sede circoscrizionale e l'utilizzazione dei resti in sede nazionale.
21 APRILE - Esce il nuovo giornale Il Giorno. Non � solo un evento editoriale nel panorama dei quotidiani finora in mano ai grandi gruppi economici privati, ma � una novit�, perch� la propriet� questa volta � in mano a un'azienda di Stato, l'ENI, ed � uno strumento politico in mano al suo dinamico presidente, gi� potente ma con la tendenza di diventarlo ancora di pi�: ENRICO MATTEI che si sta muovendo con disinvoltura e con quasi incosciente spregiudicatezza nel mondo petrolifero mondiale, creando perfino preoccupazioni nelle "Sette Sorelle" che detengono il monopolio del petrolio e quindi delle attivit� che producono energia industriale.
Mattei riesce calmierare i prezzi interni e a intervenire direttamente nella vita politica italiana condizionandola fortemente e soprattutto a finanziare quei partiti che "mi servono"... "e solo quando io ne ho bisogno". Famosa la sua battuta "i partiti sono per me come i taxi, ci salgo, mi faccio portare dove voglio io, poi scendo e pago".
Ma iniziano le inimicizie sia nazionali che internazionali; come quando entra in contrasto con i francesi perch� lui ha stretto legami con il fronte di liberazione algerino, naturalmente pensando al domani e al libero accesso delle ricerche petrolifere sul suolo algerino che Mattei vuole accaparrare saltando le mediazioni francesi, sia politiche che economiche
Entra poi in contrasto con le grandi compagnie petrolifere americane e inglesi, che lo accusano di averle scavalcate e aver trattato direttamente con i paesi del Medio Oriente. Dura la campagna di stampa in America contro l'Italia accusata di ingratitudine.
Mattei i nemici se li fa pure in Italia, nella mafia siciliana che forse avevano a Roma o in America qualche padrino altrettanto potente e occulto, un manovratore nell'ombra.
(ricordiamo che quando in Italia si var� la legge delle risorse e dello sfruttamento petrolifero sul territorio italiano, la Sicilia stranamente fu esclusa)
Il 27 ottobre del 1962 Mattei era al culmine della potenza e avrebbe potuto corrompere potenzialmente tutti i partiti che voleva. Ma partendo proprio dalla Sicilia, da Catania, con il suo aereo personale, un jet che aveva fatto acquistare dall'Eni per spostarsi sul pianeta pi� velocemente, cadde in una notte piovosa: Sulle cause di questo oscuro incidente regna ancora il pi� gran mistero.
27-28 MAGGIO - Elezioni amministrative; vi sono interessati 27.868.000 elettori. Diverse le percentuali fra le grandi citta e i piccoli comuni. Tra parentesi i risultati di questi ultimi.
DC 35,4% (38,9%) - PCI 22,8 con PSI 14,5 (35,2%)
PSDI 5,3% (7,5%) - PLI 3% (4,2%) -
PRI 1.7% - Destra 8,9% (6,1%)
Si registra a Bologna l'inutile rientro di DOSSETTI per contrastare DOZZA che invece vince.
13 GIUGNO - Togliatti interviene polemizzando sulla delicata questione russa: l'abbattimento del mito di Stalin "Non si deve buttare a mare tutto il passato. Sulla violazione della legalit�, sui crimini, sulla burocratizzazione, Stalin avr� limitato i successi della giusta applicazione del processo di costruzione della societ� socialista, ma questa va nella giusta direzione"
Nello stesso discorso Togliatti denuncia che in Russia "attualmente vi sono forme di degenerazione nella societ� sovietica"; ma questa frase giunta alle orecchie di Khruscev non gliela perdoner� mai.
22 GIUGNO - Violente accuse al Comitato centrale del PCI. FABRIZIO ONOFRI non viene fatto parlare. Amareggiato e di rimando, fa uscire su Rinascita un attacco frontale a Togliatti e gli rimprovera di non aver seguito una linea italiana del socialismo ma di aver preso sempre ordini da Mosca. "E questo, afferma, ha creato non poche difficolt� nella vita della sinistra italiana dal 1945 in poi". Si è insomma tolto il sassolino nella scarpa.
1 LUGLIO - Dopo la rivolta operaia in Polonia del 28 giugno, TOGLIATTI interviene invitando i comunisti polacchi a isolare il "nemico, i provocatori". Pi� realista DI VITTORIO il segretario della CGIL " se non ci fosse stato un malcontento diffuso e profondo negli operai i provocatori sarebbero stati facilmente isolati. Dovete eliminare il malcontento per eliminare le provocazioni". Che insomma in Polonia non sono quattro gatti che protestano, ma una larga maggioranza di cittadini malcontenti.
23 LUGLIO - Dopo le amministrative, la formazione delle giunte nelle grandi citt� diventano problematiche senza gli appoggi dell'opposizione. FANFANI tuona e ribadisce il suo no alle aperture a sinistra con dentro il PSI.
Intanto a Roma il sindaco viene eletto con i voti del MSI. A Milano decisivi sono i voti del PCI e PSI anche se poi il sindaco sar� costretto a dimettersi.
Mentre a Venezia solo con il voto delle sinistre si riesce a eleggere il primo cittadino.26 LUGLIO - Affonda il gioiello della flotta italiana. L'Andrea Doria; entrata in collisione sull'Atlantico con un altra nave, si inabissa nell'arco di 11 ore, ciononostante trascina con s� in fondo al mare 55 passeggeri.
8 AGOSTO - Tragedia nella miniera di Marcinelle in Belgio. Crollata una galleria rimangono intrappolati 237 minatori di cui 139 sono italiani. Emigranti che non dimentichiamo si recavano in Belgio, paese che aveva fatto una convenzione con l'Italia . Per ogni minatore inviato a lavorare nelle miniere veniva riconosciuta l'importazione all'Italia di due quintali di carbone al mese per ogni uomo. Le acciaierie in Italia potevano produrre acciaio e auto anche per mezzo di questi poveri e affamati disgraziati. 50.000 furono inviati in Belgio reclutandoli quasi tutti nel Veneto (23.500) a lavorare in condizione inumane con l'assenza totale di norme di sicurezza che provocando numerosi incidenti. Per� quest'ultimo a Marcinelle, verificatosi in pieno agosto mentre gli italiani erano in vacanze, provocò una fortissima emozione e un grande sdegno. Ma non un giornale parlava di questo famigerato contratto uomo=carbone. Il Belgio le sue buone ragioni le aveva. Non aveva pi� nessun olandese che scendeva nelle miniere mentre gli italiani li si accontentava con molto poco: baracche per viverci e condizioni di lavoro inumane.
25 AGOSTO - NENNI e SARAGAT si impegnano a promuovere l'unificazione del PSDI e del PSI, ma restano delle incomprensione insormontabili, soprattutto quelle di Saragat, che rallentano questo processo.
3 OTTOBRE - Si sfiora la Guerra atomica! In Egitto NASSER � stato eletto Presidente della Nuova Repubblica Egiziana. Decreta la nazionalizzazione del Canale di Suez. Il 30 settembre Francia e Gran Bretagna ne esigono l'internazionalizzazione.
Il 13 Ottobre truppe israeliane attaccano a sorpresa l'Egitto e raggiungono il Canale.
Francia e Inghilterra inviano un ultimatum all'Egitto di liberare una fascia di 16 chilometri ai due lati del Canale. Il 5 novembre col pretesto di difendere il Canale attaccano le difese aeree dell'Egitto. Il 6 novembre occupano Porto Said. Gli egiziani per rappresaglia affondano le navi del Canale e ne bloccano il traffico. ( vedi la Guerra di Suez )
Intervengono le Nazioni Unite che ordinano il cessate il fuoco, ma nello stesso tempo l'Unione Sovietica il 6 novembre sera lancia un durissimo ultimatum a Francia e Inghilterra minacciando in caso contrario il ricorso alle armi atomiche.
Gli Stati Uniti sono in stato di allarme. Riescono a convincere Francia e Inghilterra a rinunciare all'"avventurosa iniziativa" che potrebbe fare scoppiare una guerra apocalittica.
Il 15 novembre giungono le truppe dell'Onu e il 22 dicembre, Francia e Inghilterra ritirano le loro truppe. Gli unici a non andarsene sono gli israeliani che restano sul Sinai e continueranno le truppe ad occupare Aqaba e la striscia di Gaza che determiner� in seguito problemi di convivenza reciproca che in questi anni 2000 non sono ancora del tutto finiti.
3 OTTOBRE - Il governo italiano assume posizioni ambigue nella crisi in Medio Oriente e in Egitto. Prima MARTINO il ministro degli Esteri italiano si schiera con Francia e Inghilterra condannando la nazionalizzazione, poi alcuni settori della maggioranza fanno ricordare che l'Italia sarebbe in contrasto con la linea d'oltre atlantico e fa quindi marcia indietro ovviamente quando nella crisi intervengono gli americani. Un atteggiamento che non viene gradito ne' dalla Francia n� dall'Inghilterra che accusa l'Italia di abietto opportunismo.
4 OTTOBRE - PCI e PSI vorrebbero condurre in comune un patto di unit� d'azione. Proteste dei socialdemocratici che stavano studiando pure loro l'unificazione con il PSI. Una protesta che determina un'altra rottura fra le varie correnti all'interno dei due partiti socialisti.
14 - 18 OTTOBRE - Si svolge a Trento (Teatro sociale) il VI Congresso della Democrazia Cristiana con AMINTORE FANFANI Segretario Politico che viene eletto al primo posto nel Consiglio Nazionale con 1.024.200 voti. Al secondo posto ANTONIO SEGNI (Presidente del Consiglio) con 1.014.500 voti. Nella mozione finale si poneva l'accento sul rafforzamento organizzativo del partito, sull'attuazione del Piano Vanoni e sul proseguimento della politica a favore del Mezzogiorno e delle aree depresse.RIVOLTA IN UNGHERIA (vedi pagina dedicata >
23 OTTOBRE - Dopo la Polonia un'altra svolta drammatica nei paesi comunisti. In Ungheria scoppiano manifestazioni di protesta. Partita da alcuni movimenti studenteschi per il ripristino delle libert� politiche, questi trovano immediata solidariet� in vasti settori della popolazione. Vogliono innanzitutto sganciarsi da Mosca, essere indipendenti e chiedono di uscire dal Patto di Varsavia. I sovietici rispondono alle manifestazione che credono (!?) provenienti da alcuni gruppi isolati e invadono il Paese con i carri armati per riportarli all'ordine, ma si trovano davanti l'intera capitale in rivolta. Il movimento dei ribelli riporta NAGY al governo. Per un mese si lotta nelle strade, con barricate, e con gli assalti ai carri armati con lanci di bombe molotov. L'esercito reprime la rivolta. Nagy � arrestato deportato in una prigione segreta in Romania con alcuni compagni poi impiccato il 16 giugno 1958 dopo un processo farsa. Al governo i sovietici lo hanno sostituito con un nuovo segretario del partito JANOS KADAR. Vasta impressione nel mondo. Proteste all'ONU che condanna l'aggressione, e rilancia il clima di guerra fredda. (Ma nessuno si muove. Gli (scellerati) patti di Yalta, sono patti!)
25 OTTOBRE - Il giornale L'Unit� in Italia si schiera con l'Unione Sovietica. "Stiamo da una sola parte della barricata" e "difenderemo la rivoluzione socialista contro l'Ungheria reazionaria fatta di piccoli gruppi della vecchia Ungheria fascista".
Ma le manifestazioni diventano sempre pi� numerose e imponenti, investono tutta la nazione, l'intera popolazione � scesa nelle strade a combattere; l'insurrezione diventa incontrollabile anche con i carri armati. Non sono quindi gruppuscoli ma � un intero paese in una tragica rivolta che viene repressa nel sangue.
27 OTTOBRE - La CGIL insiste nel non voler intervenire negli affari interni di un altro Stato. Anche se ammette che � l'ora di apportare profonde modifiche nella societ� russa.
29 OTTOBRE - I fatti d'Ungheria causano profonda impressione fra gli intellettuali di sinistra. 101 intellettuali comunisti rivolgono al comitato centrale del PCI un appello criticando i metodi coercitivi e illiberali dello stalinismo, con inviti a rinnovarsi mettendosi alla testa dei movimenti popolari. Aderiscono all'appello tra gli altri, Antonio Maccanico, Alberto Caracciolo, Paolo Spriano, Lucio Colletti, Renzo De Felice, Elio Petri, Mario Tronti, Alberto Ascir Rosa, Carlo Muscetta, Natalino Sapegno, Delio Cantinori, Mario Socrate, Renzo Vespignani, Dario Puccini, Vezio Crisafulli, Giorgio Candeloro, Luciano Cafagna.
30 OTTOBRE - Togliatti finalmente critica sull'Unita i fatti di sangue in Ungheria e ammette che in Unione Sovietica ci sono stati degli "incomprensibili ritardi nello sviluppo e che non hanno certamente avvertito che nel mondo sono avvenuti dei mutamenti epocali". (finalmente ha capito !?)
Questi mutamenti erano avvenuti (se ricordiamo le pagine gi� lette in quell'epoca) gi� negli anni del 1945-'46. Molti fuoriusciti in Italia rientrarono convinti di riprendere il discorso che avevano interrotto nel 1921-22 e non si erano accorti che la situazione era cambiata e che chi era rimasto in Italia a tastarne continuamente in polso, non era stato plagiato n� gli era stato impedito di vedere quei mutamenti dentro la societ� italiana che in progressione erano avvenuti, con Mussolini o senza Mussolini.
Purtroppo non riuscirono in quegli anni '45 ad amalgamarsi, e non ci stanno riuscendo neppure in questo 1956, visto che alcuni seguitano a fare gli intransigenti e a credere a un utopistico collettivismo, che non è proprio per nulla applicabile alla nuova civilt� dei consumi che sta emergendo prepotentemente, e che presto anche se con dei notevoli ritardi si diffonder� in tutto il mondo. Ogni Paese � attratto dal libero mercato; inizialmente viene criticato, poi quando i cittadini iniziano a vederne i vantaggi, si trovano a proprio agio. Pi� nessuno vuole tornare indietro (accadr� anche in Russia quando cadr� il "muro"! E subito dopo anche in Cina.)
(qui intendiamo il "vero libero mercato", e non il "selvaggio libero mercato" quello che poi crea sciagurati monopoli privati).
1 NOVEMBRE - Anche il PSI di fronte ai fatti d'Ungheria esprime solidariet� alla popolazione ungherese e ritiene che l'invasione sovietica non sia la strada giusta per i diritti dei popoli all'indipendenza. Che bisogna soffermarsi sui problemi, e non liquidarli con la repressione e le armi; addirittura con i carri armati nelle strade.
26 NOVEMBRE - I Servizi segreti italiani e americani nel timore di una eventuale accrescimento della sinistra in Italia, creano una organizzazione clandestina per svolgere vari compiti informativi sulle attivit� delle sinistre ed eventualmente entrare in attivit� in caso di una occupazione del Paese da parte di forze reazionarie con o senza appoggi dall'esterno.
Dell'esistenza di questa organizzazione, LA GLADIO, se ne verr� a conoscenza solo negli anni '90, quando per altri motivi verranno alla luce dopo il coinvolgimento di grossi personaggi politici e autorit� istituzionali in alcuni processi.
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(pagine in continuo sviluppo -(sono graditi altri contributi o rettifiche)