SCHEDE
BIOGRAFICHE PERSONAGGI |
MOSHES
DAYAN |
Moshe Dayan nacque il 4 maggio 1915 a Degania, la prima colonia collettivistica della Palestina, fondata sei anni prima dal padre, Shmuel e da altri pionieri immigrati dall'Ucraina.
Moshe aveva sei anni quando i genitori si trasferirono nella valle di Jezreel, in Galilea, per fondarvi "Nahal" una cooperativa di piccoli proprietari.
Frequentò una scuola femminile, lavorò nell'orto e nel pollaio, giocò con i piccoli arabi di Masdal e di Mahahul. Fin da ragazzo emerse una delle sue più forti contraddizioni: il suo complesso rapporto con gli arabi. Non esitava a colpirli quando faceva da guardia alla colonia di Nahal, lanciandosi a cavallo con la frusta in mano contro i pastori che conducevano le loro greggi sui terreni "ebraici". Sapeva tuttavia già, e non mancò mai di ripeterlo, che Israele non ha in prospettiva altra alternativa se non quella di convivere con gli arabi, di trovare un terreno d'intesa.
A vent'anni conobbe e sposò Ruth Schwarz. II matrimonio dal quale nacquero tre figli - Yael, diarista e scrittrice, Ehud, cineasta e Assaf - durò trentasei anni. Militò nella Haganah, e un anno dopo il matrimonio si arruolava negli speciali reparti di "polizia ebraica" istituiti dagli inglesi, partecipando alla repressione della rivolta araba negli anni 1936-39.
Nel settembre 1939 fu arrestato insieme con altri futuri dirigenti dello Stato d'Israele: avevano istituito corsi clandestini d'addestramento per preparare gli ufficiali di "Erez Israel". Moshe fu liberato per entrare a far parte di unità impegnate contro i collaborazionisti di Vichy in Siria.
L'8 giugno 1941 fu colpito da un proiettile all'occhio sinistro. La benda nera sul viso diventò ii simbolo della sua forza; lui stesso disse a proposito della sua capacità di imporsi: "Io vedo con l'occhio sano ma comando con quello cieco". A soli trentotto anni divenne Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate israeliane, riuscendo nel 1956 nel Sinai (-Guerra del Canale di Suez-) a sviluppare una offensiva lungo quattro assi per neutralizzare l'armata egiziana. Nove mesi dopo Dayan si dimise.
Infine, l'ingresso in politica: fu eletto deputato alla Knesset nel 1959, nelle liste del partito socialista "Mapai" di Ben Gurion, e diventò ministro dell'Agricoltura.
Nel maggio 1967 arrivò la nomina a ministro della Difesa, cinque giorni dopo incominciò la "Guerra dei sei giorni" che fu la sua grande rivincita.
Nel 1973 si risposò con Rahel Koremr.
Ministro degli esteri del governo Begin, fu il "motore" diplomatico degli accordi di Camp David. Dimessosi nel 1979 (in segno di protesta contro l'esproprio di terreni arabi da destinare a insediamenti ebraici in Cisgiordania) fondò l'anno seguente un partito (Telem -Rinnovamento dello Stato) ma non rientrò al governo, con i suoi due seggi guadagnati alle elezioni del 1981, si schierò all'opposizione.
Moshe Dayan morì di cancro, all'età di sessantasei anni, il 16 ottobre 1981.
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