SINISTRA 
E NEW ECONOMY

NON C'E' PIU' CENTRALITA' della FABBRICA nella NET-ECONOMY

Certamente questo � un momento politicamente delicato per la sinistra e quindi mi trovate disponibile a collaborare anche se ritengo  importante una collaborazione che sia in primo luogo di critica costruttiva.

A mio avviso infatti la sinistra sta facendo attualmente la politica dello stato del tipo classico definita come "guardiano notturno". Infatti e' impegnata nella vendita di tutto quello che il fascismo e
poi la DC avevano realizzato come STATO IMPRENDITORE.

Il fascismo e la DC hanno sostenuto lo stato imprenditore facendo o tentando di fare simulazione di impresa e cioe' ritenendo IRI, RAI, TELECOM ecc potessero o dovessero comportarsi in guisa di aziende private.

Certamente oggi quel modello fascista sostenuto per gli anni dopoguerra dalla DC non ha pi� senso, ma in cambio la sinistra attuale rischia ancora di varare NAVI quando altri, in concorrenza globale con noi , producono non solo aerei .... ma anche ... dirigibili ad elio.

Attualmente la politica USA si muove con lo Stato non piu' "liberal-guardiano notturno"- LO STATO DI TALE TIPOLOGIA E' FALLITO DA  TEMPO COSI' COME E' FALLITO LO STATO TOTALITARIO

Lo stato in USA � attualmente molto attivo in termini di PARTNER DI  IMPRESA per lo sviluppo della NET-ECONOMY per dare lavoro ad intellettuali anzich� ad operai.

La logica vincente del nuovo modello di sviluppo della NET-ECONOMY e' essenzialmente quella di non considerare piu' il fulcro dello sviluppo la centralita della fabbrica e della produzione.

Nell' e. commerce dello sviluppo globale infatti non conta la produzione in se stessa ma l'<<e.procurement>> e cio� l' approvigionamento in rete (a monte) cos� come  la logistica dei trasporti in rete (a valle) per lo sviluppo,  elementi questi che caratterizzano il valore aggiunto estraibile dal e.commerce.

La societ� moderna "post industriale" infatti assomiglia in certo qual modo alla antica societ� dei cacciatori, nella quale l'impresa era la natura e ci� che contava era  procurarsi il cibo.

Oggi nei sistemi di sovra produzione dei paesi tecnologicamente pi� sviluppati ci� che conta e' infatti la espansione del mercato , pertanto non e' pi� la produzione che � in primo piano , perch� la produzione c'e' ed e' facile ottenerla dalle macchine che costruiscono macchine ovunque la si produca , ma ci� che diviene primario e che genera valore aggiunto e lavoro e' sito nella  capacita' di vendita on line e di conseguenza di trasporto celere delle merci.

Il passaggio cognitivo e' il seguente : nella societa' industriale prima si doveva produrre e poi vendere ora la produzione ( nei sistemi in  sovrapproduzione ) diviene un fatto secondario (necessario ma non sufficiente) rispetto alla vendita ed all' espansione del mercato.

Infatti un prodotto si procura e lo si compra in rete in qualche millisecondo di un CLICK , ma poi il vantaggio del veloce TIME MARKET si perde e viene reso inutile dalla carenza di una logistica dei trasporti, ma anche e soprattutto da una societ� e da una cultura non favorevole per lo sviluppo della nuova economia proprio perche' e' incapace di comprendere il cambiamento fondamentale tra la societ� industriale e quella post industriale della informazione interattiva e della conoscenza online.

Ho scritto vari articoli su queste tematiche di cui alcuni sono
reperibili in: http://www.edscuola.com/lre.html

  Organizzer� una conferenza internazionale a Napoli da tenersi tra  SETTEMBRE ed OTTOBRE 2000 , su queste tematica nella quale parleremo e approfondiremo tali questioni sulla base di una analisi di progetti EUROPEI promossi dal LRE/EGO-CreaNET della Universita' di Firenze

Spero la sinistra perda contatti con la idea della centralit� della fabbrica nello sviluppo contemporaneo che si renda conto che la  espansione del lavoro e.... quindi della possibilit� di pagare le pensioni come dice il PROF: GIULIANO AMATO non si ottiene importando operai mal pagati dal TERZO MONDO ma creando le condizioni di lavoro nella nuova economia per i nostri LAUREATI E DIPLOMATI tenuti fin troppo a PARCHEGGIO nella SCUOLA e nelle UNIVERSITA'.

Essere attivi intellettualmente vuol dire far cambiare in fretta le idee stravecchie ed obsolete a cui la sinistra fa ancora riferimento costante portando ogni politica di sviluppo alla rovina con irresponsabilita' evidente per il lavoro intellettuale delle nostre giovani generazioni scolarizzate. Qualcuno se non cambier� idea in fretta , dovra' pur pagare per gli  errori commessi nella attuale politica dello sviluppo contemporaneo che  certamente e' sfavorevole a garantire possibilit� di lavoro in futuro ai nostri giovani .

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PAOLO MANZELLI [email protected]
http://www.chim1.unifi.it/group/education Universit� di Firenze

Tel : +39/055/ 332549 ; Fax : +39/055/ 354845 - Handy GSM ; 0335 // 6760004


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