Business senza economia = Acutizzarsi di diseconomie
Paolo Manzelli :LRE-Universita� di Firenze [email protected]
http://www.chim1.unifi.it
Sono stato ieri (6/DIC/99) al Ministero Industria, invitato come esperto nel Comitaro di Concertazione per stabilire gli indicatori dei Finanziamenti alle PMI su e. commerce.
Non sono molto soddisfatto delle proposte attuali del Ministro L. Bersani riportate dal Dr. Busetto. Le indicazioni emerse attualmente sono infatti quelle di finanziare direttamente le imprese (110 Miliardi Annui in conto capitale per tre anni) con la formulazione "de Minimis" , cioe' non piu' di 100.euro per impresa che ne faccia domanda , sulla base della verifica del fatturato in forma elettronica delle spese in Lire Italiane (controllate da una Autority sulla Firma Digitate che sembra verra' affidata ad Unioncamere) cosi' suddivise 40% harware, 30% software , 40% servizi di formazione e marketing.)
La tendenza generale del MI e pertanto quella di favorire il Business to Business ed in pratica quello nella forma EDI (Electronic Data Interchange).
A quella riunione ho tentato di dire, a chi non se ne accorgesse ancora,
che la semplice suddivisione tra BtB e Busibess to Consumer, di fatto
gia' taglia via tutto l'outsourcing di servizi degli intermediari del
commercio, e quindi la importante funzione di quest'ultimi, (pubblici
e privati) nel passaggio alla network digital economy tra la Catena del
Valore alla Ragnatela del valore, come e' richiesto dalla Comunita'
Europea.
(vedi la relazione QUI "
DALLA CATENA DEL VALORE ALLA RAGNATELA DEL VALORE
A mio avviso con le idee fino ad ora professate dal MI si invia a pioggia interventi di sostegno alla ingegnerizzazione principalmente della Piccola e Media Industria, con il criterio di premiare i migliori, anzich� di sostenere le categorie a rischio (providers, dettaglianti, giornalai, piccoli editori ecc...), e con il risultato di predisporre la Piccola Industria e forse anche parte dell' artigianato, ad entrare nei "portali generalisti", gia predisposti ad accogliere la massa del denaro e a fatturare secondo le modalita' richieste.
Questo salto indicativo di cosa cercano di imporre vari operatori su tutto cio' che intermediazione del mercato tra piccola produzione ed i consumatori ( cioe' l' associazionismo, le imprese di outsourcing online, ivi comprese le Camere di Commercio ecc,) che oggi si propongono efficacemente per dare sviluppo al sostegno delle PMI sul mercato Globale, mi rende un poco allarmato proprio perche' considero che queste indicazioni del MI vadano nei fatti a sostenere le
speculazioni sul e.commerce, che la maggior parte degli operatori del settore, quelli che hanno maggior visibilita' sui mass media, stanno mettendo in atto.
A mio avviso va spostata diametralmente l' ottica sopra descritta dal Ministero della Industria dell' artigianato e del Commercoio, che attualmente sembra incentivare in maniera casuale il processo di sviluppo dell' e.commerce, ma che invece puo' diventare attivita' di speculazione cioe' un
Business senza economia, che come tale favorisce l' acutizzarsi di diseconomie
forzando la sostituzione di tecnologia con il lavoro.
Certamente nessuno ha certezze di come vadano le cose, ma una attenta riflessione su questi temi e' indubbiamente utile per comprendere il ruolo cognitivo e democratico che potremo svolgere in questo settore dell' E.Commerce che e' realmente innovativo.
Terremo la seconda Riunione del Comitato di Esperti il 17/Gennaio/ in cui sar� possibile proporre emendamenti a tale impostazione generale.
Pertanto sollecito l' apertura di un dibattito con quanti vogliano darmi suggerimenti che tenter� di sintetizzare ri-inviarvi e portare a Roma alla Riunione degli Esperti su l' E.Commerce al Ministero della Industria Artigianato e Commercio.
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Paolo Manzelli, Direttore LRE/EGOCreaNET Tel. +39//055//332549 ; fax: +39//055//354845 Cell: 0335//6760004 E.Mail : [email protected] H.P: http://www.chim1.unifi.it/group/education
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