
Superbonus cambia tutto: le novità - www.cronologia.it
Ci sono grosse novità in ambito “Superbonus” che chi è interessato a rinnovare casa, non può farsi fuggire.
Da qualche anno la parola Superbonus risuona nei corridoi degli uffici delle imprese edili come un mantra. Ma è al proprietario di casa che questa controversa agevolazione darà la svolta al suo ambiente abitativo. Tuttavia il Governo ha rimescolato le carte per rivalutare questo bonus.
Ci sono infatti delle novità che non possono passare inosservate per chi ha intenzione di ristrutturare casa. Prima di entrare nei dettagli ricordiamo che il Superbonus è stato creato per ridurre i consumi energetici degli edifici come per esempio attraverso l’isolamento termico o la sostituzione caldaie, oppure per migliorare la sicurezza in caso di terremoti (es. rinforzi strutturali).
Il Superbonus è idoneo anche per installare impianti ecologici, quindi per esempio pannelli solari e colonnine di ricarica per auto elettriche.
Tutto quello che c’è da sapere sul nuovo Superbonus
Nel 2025 ci sono nuove regole per il Superbonus, l’incentivo per i lavori di miglioramento degli edifici. Tanto per cominciare si scende al 65% e non sarà più al 110% e attenzione: potranno beneficiarne solo i condomini.

Cosa succede però per chi ha ancora il 110%? Il Superbonus al 110% esiste ancora, ma solo per alcune categorie specifiche, ovvero:
– Edifici nelle zone colpite dai terremoti (Superbonus rafforzato).
– Condomini.
– Proprietari di edifici con 2-4 unità abitative.
– Organizzazioni come Onlus, associazioni di volontariato (ADV) e APS.
Chi vuole fare domanda per il nuovo Superbonus deve aver già completato alcune pratiche burocratiche entro il 15 ottobre 2024, che sono: – Per i lavori nelle case private, deve essere stata presentata la CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata).
– Nei condomini, deve essere stata fatta una riunione e approvata la delibera per iniziare i lavori, oltre alla CILA.
– Se i lavori prevedono demolizione e ricostruzione, serve la richiesta per il permesso edilizio.
Ma le soprese non finiscono qui: per chi ha sostenuto spese per il Superbonus tra il 1° gennaio 2023 e il 31 dicembre 2023, può scegliere di detrarle in 10 anni, invece che in meno anni come previsto in passato. Per fare questa scelta, bisogna modificare la dichiarazione dei redditi del 2023, presentandola entro il termine per la dichiarazione del 2024.
Se con questa modifica si dovesse pagare una maggiore imposta, questa andrà versata entro la scadenza del saldo delle tasse del 2024, senza sanzioni o interessi.
In poche parole per ricapitolare nel 2025 il Superbonus sarà ridotto al 65% e riservato solo ai condomini. Il 110% resta solo per chi è nelle zone terremotate o altre categorie specifiche, mentre le spese del 2023 possono essere detratte in 10 anni per alleggerire il carico fiscale annuale.