2000 e pi� ANNI DI COLONIALISMO
"dai Fenici
alla Globalizzazione"
Il colonialismo antico
( vedi anche "ALLA CONQUISTA DEGLI IMPERI" )
La colonizzazione, cio� la fondazione di colonie su territori diversi e, spesso, lontani dalla madrepatria, � un fenomeno che risale ai FENICI e ai Greci, che in gruppi numerosi si spostavano dalle terre d'origine e andavano a vivere nei territori vicini e, successivamente, nelle regioni del Mediterraneo occidentale. Questo primo tipo di colonizzazione, determinato soprattutto da carestie, lotte politiche o ragioni di espansione commerciale, per il rifornimento di materie prime di cui la madrepatria era carente, prevedeva la fondazione di insediamenti stabili nei quali i cittadini che immigravano trasferivano il loro modo di vita, la loro civilt�, che si fondevano con quella delle popolazioni locali, dando origine a centri che sarebbero diventati fiorenti citt�.
Diverse sono invece le forme del colonialismo romano, che � prevalentemente politico-militare, pi� che economico o demografico. L'espansione, attuata attraverso annessioni o sottomissioni, � determinata dall'esigenza di controllo dei confini, dell'acquisizione di terre da distribuire ai veterani e, solo in periodo imperiale, per motivazioni economiche e di ripopolamento dei territori conquistati, rimasti spopolati per il fenomeno d'inurbamento.
Gi� dal III sec.a.C., con le guerre puniche, Roma sottomette popolazioni non italiche, fondando via via un impero, che nel suo massimo fulgore si espande dalla penisola iberica al Reno, dal Marocco al Mar Nero
Il colonialismo moderno
PRIMA FASE: LA SCOPERTA E LA CONQUISTA 1400-1815
Fase caratterizzata prevalentemente da un colonialismo mercantile, pi� interessato agli scambi commerciali che al vero dominio politico. Fa eccezione la colonizzazione Spagnola in America del Sud.
Nel XVII-XVIII secolo l'Inghilterra inizia a utilizzare gli Stati Uniti, prima, e l'Australia, poi, anche come colonie di popolamento. Nel XV sec. Spagna e Portogallo finanziano viaggi di esplorazione in Africa e nelle Indie.
Il Portogallo pratica un colonialismo commerciale costituito in tutto da una dozzina di basi mercantili fortificate dislocate in Africa e in Asia.
1488 Bartolomeo Dias (P) doppia Capo di Buona Speranza
1492 Cristoforo Colombo (E) scopre l'America
1519-1522Vasco De Gama (P) compie la circumnavigazione del mondo
XVI sec.Gli Spagnoli conquistano quasi tutta l'America Latina istituendo dei viceregni e distruggendo le civilt� Maya, Inca e Atzeca. Gli Spagnoli in America tendono ad assimilare e sottomettere le popolazioni locali utilizzando il sistema dei "cicli": quello del saccheggio, dell'oro, dell'argento, dell'allevamento e delle nuove colture. La Spagna importa dall'Africa schiavi che lavorino nelle piantagioni
1585 Viene fondata la Virginia prima colonia inglese in Nord America
1600 Viene fondata la Compagnia inglese delle Indie Orientali
1602 Viene fondata la Compagnia olandese delle Indie Orientali.
Gli Olandesi si sostituiscono gradualmente ai Portoghesi, la Compagnia delle Indie Orientali inizia a controllare anche la produzione dei centri, non limitandosi pi� al semplice commercio
1608-1642 La Francia colonizza il Canada.
1621Viene fondata la Compagnia olandese delle Indie Occidentali, che si limita per� alla pirateria contro le flotte portoghese e spagnola.
1640 Il Portogallo si impossessa del Brasile1640 Il Portogallo si impossessa del Brasile" suona male. A partire
dal 1500, quando Pedro Alvares Cabral è arrivato a Porto Seguro di Bahia
(nordest del Brasile), il Brasile (o meglio il territorio (parte di esso)
oggi denominato Brasile) era già stato impossessato da Portogallo.
A parte il fatto che per un periodo Portogallo e Spagna sono rimasti sotto
un solo regno, non possiamo affermare che solo nel 1640 che Portogallo si
impossessa del Brasile. Così il lettore può pensare che il Brasile è stato
"scoperto" dalla Spagna! E visto che il Brasile è il più grande paese della
America latina, dire che gli spagnoli "conquistano quasi tutta l'America
latina" mi sembra un pò troppo.
1660 Dopo una fase d'arresto riinizia la colonizzazione inglese, in particolare da parte delle sette protestanti: puritani e quaccheri
1770 James Cook scopre e prende possesso per conto della corona inglese dell'Australia
1776 Gli Stati Uniti proclamano la loro indipendenza dall'Inghilterra
1795 Gli Inglesi conquistano Citt� del Capo agli Olandesi, che vi hanno praticato anche una colonizzazione di popolamento
SECONDA FASE: 1815-1874
Fase in cui la spinta all�espansione viene dagli interessi europei gi� radicati nelle periferie degli imperi. Si sposta l'interesse dall'America all'Asia e all'Africa, si sostituiscono alla Spagna le potenze nord atlantiche (Regno Unito, Francia, Olanda) .
La colonie spagnole del Sud America conquistano l'indipendenza
1810-1824 In tutto Il Sud America iniziano le guerre d'indipendenza, in particolare sotto la guida di Simon Bolivar nel Nord del Sud America (Venezuela) e nei Caraibi (Colombia, Equador) e di Jos de San Martin nel Sud (Argentina, Cile, Per, Bolivia) . Al diretto dominio coloniale spagnolo subentrano la pressione economico-finanziaria inglese e la subalternit� politica agli Stati Uniti
1818 La Compagnia inglese delle Indie Orientali ottiene il controllo diretto dell'India. Inizia a nascere un regime coloniale basato sul disprezzo della societ� indigena e sulla volont� di trapiantare istituzioni e sistemi economici occidentali con essa incompatibili
1821 Il Brasile si proclama indipendente
1830 L'Olanda impone alle colonie indonesiane il "sistema di coltivazione impone cio� colture per l'esportazione a danno di colture per la sussistenza
1833 La Gran Bretagna abolisce la schiavit�
1834 L'Algeria diviene un possedimento coloniale francese ma deve a lungo combattere contro la resistenza locale (fino al 1847). La Francia lascia una minima autonomia alle popolazioni locali e punta ad assimilare i nuovi territori direttamente entro il sistema politico-amministrativo francese, facendo degli indigeni dei "francesi di colore"
1841 La Gran Bretagna vieta la tratta degli schiavi
1842 La Gran Bretagna stabilisce una forma di protettorato sulla Cina
1850-70 L'Olanda si estende nelle isole del Borneo, sviluppo dovuto a esigenze locali, per la difesa dalla pirateria o il controllo su specifiche risorse
1858-70 La Francia occupa tutta l'Indocina
1864 Napoleone III proclama imperatore del Messico Massimiliano d'Asburgo
1865 Gli Stati Uniti aboliscono la schiavit�
1867 La resistenza messicana guidata da Benito Juarez costringe alla ritirata Massimiliano D'Asburgo che viene catturato e fucilato
1869 L'Italia acquista la baia di Assab per mezzo della societ� Rubattino di Genova
TERZA FASE: L'IMPERIALISMO 1874-1914
Fase imperialista volta a garantire prestigio internazionale, a formare delle aree di mercato privilegiate per raggiungere l'autarchia e per esportare capitali e conseguente spostamento della concorrenza tra gli stati dal piano economico a quello politico-militare nelle zone extraeuropee. Sviluppo dell'ideologia (il "fardello dell'uomo bianco") di una missione civilizzatrice e protettrice nei confronti di civilt� "barbare", i cui componenti sono simili a fanciulli.
L'imperialismo si realizza in tre forme: attraverso il controllo diretto (colonie), attraverso il controllo indiretto, attraverso cio� organi locali (protettorati) e attraverso lo sfruttamento economico (come la colonizzazione "informale" dell'America Latina da parte degli USA)
1876 La Gran Bretagna proclama la formazione dell'Impero
1878 Congresso di Berlino: le potenze europee si dividono l'Africa Settentrionale
1885 Conferenza di Berlino: si sancisce la spartizione delle aree coloniali "vuote" tra le potenze europee. Non pi� controllo economico ma militare, il contrasto tra le potenze nelle aree extraeuropee funge da valvola di sfogo delle tensioni europee e posticipa di fatto lo scoppio di una guerra in Europa
1890-1910 Stati Uniti praticano la politica del "big stick" imponendo diverse forme di controllo nell'America del Sud
1898 Finita la conquista della frontiera Occidentale, gli Stati Uniti cominciano una politica estera espansionistica con la guerra ispano-americana che permette il controllo su Cuba, Filippine e Puerto Rico
1890 L'Eritrea diventa colonia italiana
1896 Diatriba sul trattato di Uccialli. L'Etiopia rompe le relazioni diplomatiche con l'Italia. La parola passa agli eserciti. Ad Adua l'esercito italiano viene sconfitto. Pace di Addis Abeba: l'Italia mantiene la colonia Eritrea
1899-1902 Guerra anglo-boera in Sud Africa
1911-12 Guerra italo-turca e conquista delle coste della Tripolitania e della Cirenaica
(per i fatti accennati sopra vedi anche "L'AFRICA, SUEZ, GLI INGLESI" )
QUARTA FASE: 1914-1945
Fase di trasformazione del sistema coloniale, tramonta l'ideologia della missione civilizzatrice e protettrice della colonizzazione precedente e si profila un nuovo modello di penetrazione economica senza responsabilit� politiche n� coinvolgimento militare, una forma di controllo indiretto che garantisce i vantaggi della dominazione coloniale abbattendone al contempo i costi: il neocolonialismo.
Si seguono tre diverse politiche coloniali: da parte dei paesi di antica industrializzazione (Regno Unito, Francia, Olanda) si cerca di mantenere le colonie come mercato per le proprie merci e fonte di materie prime, da parte dei paesi di pi� recente industrializzazione (Germania, Italia, Giappone) una politica di espansione, da parte degli Stati Uniti una politica di dominio neocoloniale
1919 Il trattato di pace di Versailles priva la Germania delle sue colonie assegnando il controllo della smobilitazione a commissioni alleate
1920 Mandato della Gran Bretagna sulla Palestina
1921 Alleanza tra Partito comunista Cinese guidato da Mao-Tse-Tung e il Kuomintang guidato da Chang-Kai-Shek in funzione antigiapponese ma frequenti contrasti interni
1926 Nasce il Commonwealth: la Gran Bretagna riconosce ad alcuni dominions autonomia perseguendo una politica comune sulla base della fedelt� alla Corona, di legami politici ed economici 1927 Il Giappone proclama una politica di espansione volta a stabilire il predominio giapponese in Asia e nel Pacifico
1929 Crolla la Borsa di New York. La Gran Bretagna crea un'Unione doganale imperiale all'interno dell'impero per superare la crisi economica. In Sud America la crisi economica indebolisce le gi� deboli repubbliche provocando dei colpi di stato a Cuba (Batista), in Brasile (Vargas), in Nicaragua (Somoza)
1931 Il Giappone inizia l'invasione della Cina, iniziando dalla Manciuria
1936 L'Italia invade l'Abissinia
1939 L'Italia invade l'Albania
1939 Scoppia la Seconda Guerra mondiale che viene combattuta non solo in Europa ma anche nei territori delle colonie
DECOLONIZZAZIONE
La decoloniazzazione � quel processo di "emancipazione di quei popoli di Asia e di Africa sottomessi da un potere coloniale che, nella quasi totalit� dei casi, non � stato accompagnato da un popolamento europeo di una qualche rilevanza" (B.Etamad) Tale processo si verifica nel secondo dopoguerra per diversi fattori:
* La partecipazione dei paesi colonizzati alla seconda guerra mondiale, che si configura come lotta contro la tirannide e per i diritti dei popoli oppressi *
* Divisione del mondo in due blocchi egemonizzati da due potenze non coloniali, USA e URSS *
* Perdita della legittimit� morale e della necessit� economica di mantenere dei possedimenti coloniali *
* Costi per adottare delle riforme nelle colonie e per reprimere i movimenti indipendentisti *
* Inferiorit� numerica delle popolazioni occidentali *
* Elites locali educate nelle nazioni occidentali colonizzatrici ai valori di libert�, uguaglianza, democrazia...
ASIA
India 1885 Nasce Congresso Nazionale Indiano, partito nazionalista che mira all'indipendenza dal Regno Unito
1920-30 Mohandas KaraMchand Gandhi, leader del congresso guida la lotta per l'indipendenza predicando la non violenza, la disobbedienza civile, la non cooperazione con i colonizzatori ed il boicottaggio economico
1921Governo Britannico ammette rappresentanti indigeni nelle amministrazioni locali
1935 Viene firmato l'Indian Act che estende il diritto di voto e concede ampia autonomia amministrativa
1947 Viene concessa l'indipendenza all'India che si divide in due entit�; statali, l'Unione Indiana, a maggioranza Ind�, e il Pakistan a maggioranza Musulmana
1948 Gandhi, che ha tentato invano la pacificazione e la riunificazione in un unico stato laico di Ind� e Musulmani, viene assassinato da un estremista Ind�
1948-64 Javaharial Nehru si trova ad affrontare l'arretratezza economica e l'incremento demografico vertiginoso, i conflitti religiosi e l'abolizione reale delle caste. In politica estera sostiene il "non allineamento" nonostante segua una politica economica d'ispirazione socialista (riforma agraria, piani quinquennali)
Indonesia
1912 Nascita del partito comunista Indonesiano guidato da Sukarno
1945 Dichiarazione d'indipendenza
1965 Colpo di Stato militare guidato da Suharto
1975 L'Indonesia occupa l'isola di Timor Est, che ha appena proclamato la sua indipendenza dal Portogallo
Filippine
1946 Indipendenza dopo l'occupazione giapponese
1965 Colpo di stato di Marcos
Vietnam
1941Convergenza tra tutte le forze antigiapponesi nel Vietminh egemonizzato dal Partito Comunista di Ho-Chi-Minh
1945 Alla fine della guerra Ho-Chi-Minh proclama la Repubblica Democratica del Vietnam con capitale Hanoi
1946 La Francia non riconosce l'indipendenza e inizia la guerra contro il Vietnam
1954 I Francesi vengono sconfitti a Dien Bien Phu
1954 Con gli Accordi di Ginevra il Vietnam viene diviso in repubblica Democratica del Vietnam a Nord del 17� parallelo con presidente Ho-Chi-Minh e capitale Hanoi e Repubblica del Vietnam nel Sud con capitale Saigon guidata dal cattolico anticomunista Diem, stabilendone l'unione l'anno successivo
1955 Gli Stati Uniti si oppongono alla riunificazione in funzione anticomunista
1960 Nascita del Fronte nazionale di liberazione del Vietnam del Sud di ispirazione comunista (Vietcong)
1963 Caduta del regime di Diem, voluta dalla maggioranza buddista del Paese
1965 Scoppia la Guerra del Vietnam: gli Usa bombardano la "pista Ho-Chi-Minh" (che rifornisce i Vietcong attraverso Laos e Cambogia) e successivamente anche le citt� del Nord
1973 Gli USA firmano un patto di parziale ritiro delle truppe (anche per pressioni dell'opinione pubblica internazionale)
1975 Conquista di Saigon da parte dei Vietcong e nascita della Repubblica Socialista del Vietnam
Cambogia
1945 Proclamazione d'indipendenza sotto la guida di re Sihanouk
1970 Colpo di stato di Lon Nol che instaura un regime filoamericano
1975 Colpo di stato dei Khmer rossi, guidati da Pol Pot, che instaurano un regime maoista trasformando la Cambogia in una immensa comune agricola e deportando la popolazione dalle citt� costringendola a sottostare a condizioni di lavori forzati e sterminando oltre 1 milione di persone nei killing fields
1978 Il Vietnam invade la Cambogia imponendo un governo amico
Cina
1941 A causa della guerra con gli USA il Giappone riduce l'occupazione in Cina. Il Kuomintang inizia repressione dei comunisti
1945 Gli USA appoggiano il Kuomintang in funzione anticomunista
1947-49 Offensiva comunista che si conclude con la conquista di Pechino e la fuga di Chiang-Kai-Shek sull'isola di Formosa
Medioriente
1920 Mandato della Gran Bretagna sulla Palestina
1921 Proclamazione dell'indipendenza dell'Iraq dalla Gran Bretagna e alleanza con la Gran Bretagna
1921 Proclamazione dell'indipendenza della Transgioradania dalla Gran Bretagna e alleanza con la Gran Bretagna
1921 Proclamazione dell'indipendenza dell'Afaghanistan dall'India inglese
1925 Proclamazione dell'indipendenza del Libano dalla Francia
1933-48 Emigrazione degli ebrei in Palestina a causa della persecuzione nazista, appoggiato dalle potenze occidentali dopo la scoperta dei lager da parte degli alleati
1947 Risoluzione dell'ONU delibera che sia Ebrei che Palestinesi hanno diritto ad una loro nazione
1948 Ben Gurion proclama la repubblica d'Israele
1948-9 Scoppia prima guerra arabo-israeliana che si conclude con la divisione della Palestina tra Israele e Cisgiordania
1956 Invasione della penisola del Sinai (seconda guerra arabo-israeliana)
1967Guerra dei sei giorni (terza guerra arabo-israeliana)
1973Guerra dello Yom Kippur (quarta guerra arabo-israeliana)
AFRICA
Egitto
1936 Protettorato Francia e Gran Bretagna sul Canale di Suez
1952 Rivoluzione del movimento nazionalista degli "ufficiali liberi" guidati da Nasser che rovescia la monarchia filoccidentale, caccia le potenze coloniali, nazionalizza le industrie e fa una riforma agraria
1956 Nazionalizzazione del canale di Suez, Israele invade il Sinai con l'appoggio di Francia e Gran Bretagna ma l'Unione Sovietica impone il ritiro
1958 Repubblica Araba Unita con la Siria Marocco e Tunisia
1951 La Francia concede basi militari agli USA e sfrutta la rivalit� tra Berberi e Arabi
1956 Il Marocco e la Tunisia proclamano l'indipendenza con il consenso della Francia
1976 Il Marocco invade il Sahara occidentale che ha appena ottenuto l'indipendenza. Il Fronte Polisario inizia la guerriglia per l'indipendenza del popolo saharawi
Algeria
1950 Nasce il Fronte di Liberazione Nazionale guidato da Ahmed Ben Bella
1954-62 Guerra di liberazione
1957 Battaglia di Algeri: guerriglia urbana nella capitale in cui le truppe francesi usano tutti i mezzi della guerra totale: rastrellamenti e arresti di massa, torture, controterrorismo
1958 Viene fondato Comitato di Salute Pubblica dai civili e militari francesi
1962 De Gaulle concede l'indipendenza
1965 Colpo di stato del Consiglio rivoluzionario guidato dal colonnello Boumedienne
Libia
1946 La Libia diviene, secondo il trattato di pace di Parigi, protettorato dell'Italia per 10 anni a partire dal 1951
1969 Golpe militare di giovani ufficiali guidato da Gheddafi
1973 Gheddafi proclama la teoria del socialismo islamico
Africa Equatoriale
1952 In Kenia nasce il movimento indipendentista dei Mau Mau
1957-64 Le colonie francesi e inglesi ottengono l'indipendenza
1957 Il Ghana (ex Costa D'Oro) ottiene l'indipendenza
1958 La Guinea ottiene l'indipendenza
1960 Il Camerun, il Congo Brazzaville, il Dahomey (poi Benin) , il Gabon, il Ciad, la Repubblica Centrafricana, il Togo, la Costa d'Avorio, l'Alto Volta, il Niger, il Senegal, la Mauritania, il Madagascar, il Mali, la Nigeria e la Somalia ottengono l'indipendenza
1960 Il Congo belga, guidato dall'intellettuale marxista Lumumba ottiene l'indipendenza. I paesi occidentali favoriscono la scissione della regione pi� ricca, il Katanga in funzione antisovietica
1961 La Sierra Leone, il Tanganica e Zanzibar (che si uniscono nella Tanzania) ottengono l'indipendenza
1962 L'Uganda, il Ruanda e il Burundi ottengono l'indipendenza
1963 Il Kenia ottiene l'indipendenza
1966 Dopo sei anni di guerra civile viene instaurato il regime filoccidentale di Mobutu, mentre continua la guerriglia marxista appoggiata anche da Che Guevara
1974 Mengistu fa un colpo di stato in Somalia deponendo Ail Sallassi. Inizia la Lotta indipendentista dell'Eritrea
1974 La Guinea Bissau ottiene l'indipendenza dal Portogallo
Africa Australe
1948 Il Sud Africa, membro del Commonwealth, inasprisce il regime di apartheid gi� presente sin dagli inizi del secolo; contro ha gi� combattuto Gandhi
1964 Il Malawi e lo Zambia ottengono l'indipendenza
1965 La Rodhesia ottiene l'indipendenza sotto la guida di Ian Smith. La nuova costituzione garantisce diritti politici solo alla minoranza bianca
1974 Rivolta di Soweto quartiere nero di Johannesburg, in Sudafrica
1974 Il Mozambico ottiene l'indipendenza dal Portogallo ma al potere del Frelimo (Fronte di liberazione di sinistra) si oppone il Renamo (Fronte Nazionale del Mozambico) appoggiato dal Sudafrica
1975 L'Angola ottiene l'indipendenza dal Portogallo ma al Movimento Popolare di Liberazione dell'Angola (MPLA) appoggiato da Cuba si oppongono il Fronte di Liberazione Nazionale (FLN) finanziato dallo Zaire e l'Unione Nazionale per l'Indipendenza (UNITA) filosudafricana
1980 Le potenze occidentali favoriscono la transizione del potere alla maggioranza nera in Rodhesia, che prende il nome di Zimbabwe. L'apartheid sopravvive invece in Sudafrica a causa del forte radicamento della popolazione boera che si considera ormai africana, a causa della ricchezza del paese e dei contrasti all'interno del movimento di liberazione nero
1990 Nelson Mandela viene rilasciato dalla carceri sudafricane, vengono indette le prime elezioni a suffragio universale e Mandela � il primo presidente nero del Sudafrica.
Conferenza di Bandung
Conferenza svoltasi nell'aprile 1955 cui partecipano 29 paesi afro-asiatici, con una popolazione di 1.400 milioni, che fino a pochi decenni prima sono stati quasi tutti sottoposti a regimi coloniali o semicoloniali. La conferenza esprime i seguenti principi:
* Rispetto per i diritti fondamentali dell'uomo e per gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite *
* Rispetto per la sovranit� e l'integrit� territoriale di tutte le nazioni *
* Riconoscimento dell'uguaglianza di tutte le razze e di tutte le nazioni, grandi e piccole. *
* Astensioni da interventi o interferenza negli affari interni di altri paesi *
* Rispetto per il diritto di ogni nazione a difendersi da sola o in collaborazione con altri Stati, in conformit� alla Carta delle Nazioni Unite *
* a) Astensione dal partecipare ad accordi di difesa collettiva a favorire gli interessi di una delle grandi potenze
b) Astensione da parte di ogni paese dall'esercitare pressioni su altri paesi *
* Astensione da atti o da minacce di aggressione e dall'uso della forza nei confronti dell'integrit� nazionale o dell'indipendenza politica di qualsiasi paese *
* Composizione di tutte le vertenze internazionali con mezzi pacifici quali trattative, conciliazione, arbitrato o componimento giudiziario, come pure altri mezzi pacifici secondo la libera scelta delle parti in conformit� alla Carta delle Nazioni Unite *
* Promozione dell'interesse e della cooperazione reciproca *
* Rispetto per la giustizia e per gli obblighi internazionali *
NEOCOLONIALISMO
I paesi colonizzati dalle grandi potenze europee credono che una volta raggiunta l'indipendenza avr� inizio un'era di prosperit� e giustizia. Ma lo sviluppo economico e sociale subordinato all'industrializzazione, per la quale mancano le condizioni essenziali: capitali, manodopera e infrastrutture.
Occorrono pertanto ingenti finanziamenti, perci� i governi che si trovano alla testa dei "paesi nuovi" (gli stati africani, asiatici....) devono ricorrere alla collaborazione delle ex-potenze coloniali e stringere con esse accordi. Si ricrea cos� la "soggezione ai vecchi padroni" nel campo finanziario, tecnico e culturale.
Esaminando il problema, bisogna dire che all'origine del neocolonialismo vi sono ragioni economiche, politiche e ideologiche. La motivazione economica la pi� importante: uno stato cerca di dominarne altri per reperire materie prime, forza lavoro e trovare mercati per la propria produzione. Secondo tale politica, la volont� di espandere la propria influenza pu� nascere dal desiderio di acquisire potere e prestigio, dalla ricerca della sicurezza nazionale o di vantaggi diplomatici.
Il parametro con cui normalmente si misurano gli effetti del neocolonialismo rimane sempre quello economico: gli investimenti occidentali, i prestiti, le politiche commerciali e i programmi di "aiuto" hanno lo scopo di proteggere gli interessi politici e strategici degli imperialisti e di mantenere economicamente deboli i paesi in via di sviluppo e quindi farli dipendere dal neocolonialismo.
Questa situazione si aggrava quando il governo locale � formato da esponenti della borghesia e della piccola borghesia i quali preferiscono, in nome del proprio interesse, che il loro paese resti una debole dipendenza delle potenze capitalistiche, piuttosto che avviarsi verso il socialismo.
AMERICA LATINA
L'America Latina ha subito il processo di decolonizzazione gi� agli inizi del 1800 ed essendo l'unica parte del mondo non toccata n� coinvolta dalla seconda guerra mondiale acquisisce particolare importanza economica divenendo retrovia strategica degli Stati Uniti che pertanto aumentano la pressione politica su di essa
America Centrale
1954 In Guatemala viene rovesciato da un colpo di stato con l'appoggio americano il presidente Arbenz che ha espropriato la United States Fruit Company
1965 Nella Repubblica Dominicana intervento statunitense nella guerra civile a favore del gen. Wessin
Cuba
1950 Colpo di stato di Batista
1956 Gruppo di intellettuali sudamericani (barbudos) inizia guerriglia sulla Sierra Maestra (Fidel Castro, Ernesto Che Guevara, Camillo Cienfuegos)
1959 Vince la guerriglia. Nazionalizzazione delle raffinerie americane, riforma agraria. Embargo degli USA
1961 Kennedy finanzia un gruppo di esuli cubani addestrati perch� sbarchino alla Baia dei Porci e destituiscano il regime castrista, ma dopo 72 h vengono sconfitti
1962 Cuba accetta delle basi missilistiche sovietiche. Si rischia la guerra atomica, L'URSS ritira i missili
Bolivia
1944 Colpo di stato del movimento Nazionalista Rivoluzionario di Villaroel che si schiera con gli alleati
1952 Rivoluzione del Partito del Lavoro che toglie il potere a militari e latifondisti e nazionalizza le miniere di stagno
1966 Barrientos diventa presidente e si affida a una giunta militare
1967 La guerriglia comunista viene sconfitta e Che Guevara viene ucciso
Cile
1970 Salvador Allende, a capo di una coalizione di centrosinistra viene eletto presidente: nazionalizza le miniere di rame, l'industria e i latifondi
1973 Colpo di Stato di una giunta militare appoggiato dalla CIA
1974 Augusto Pinochet diventa capo di stato. Eliminazione degli avversari politici.
GLOBALIZZAZIONE
Si identifica la creazione di un mercato mondiale in cui possibile la libera circolazione di capitali finanziari, commerciali e produttivi, resa possibile dall�eliminazione di tutte le barriere che i differenti paesi pongono all�ingresso del capitale finanziario, commerciale e produttivo che viene dall�estero. In questo modo si pu� rendere pi� redditizio il guadagno delle varie attivit� economiche e commerciali; i ricchi hanno la possibilit� di diventare ancora pi� ricchi approfittando di misure ad hoc che non fanno altro che sfavorire o nelle migliori delle ipotesi, non considerare i pi� deboli.
In questo senso la globalizzazione pu� essere considerata come il culmine del processo storico di espansione del capitalismo e l�effetto delle sue stesse leggi economiche: la centralizzazione (accumulazione esterna) e la concentrazione del capitale (accumulazione interna) in scala mondiale.
Il fenomeno, ad un�analisi meno superficiale, non � soltanto una serie di processi economici e di mercato, studiati, plasmati e portati avanti dai potenti del mondo. Si tratta infatti di un processo in atto da molto tempo e in parte spontaneo di popoli, economie e culture, non privo - anche - di qualche effetto positivo (come ad esempio nel campo delle comunicazioni).
Guido Turi
( vedi anche "ALLA CONQUISTA DEGLI IMPERI"
)