SCHEDE
BIOGRAFICHE PERSONAGGI |
ENRICO
PESSINA |
Illustre personaggio, dall' intelligenza precoce, fu uno dei protagonisti dell’Italia unita
L’avvocato Giovanni Porzio ricordò con queste parole il suo incontro con ENRICO PESSINA nel 1915, nella sua casa di Napoli, in quella che all’epoca era ancora Salita Museo: ‘ Dal tavolo del suo lavoro…in quella sua biblioteca silenziosa, nella raccolta luce di una lampada velata, quel vecchio carico di anni e di storia, con una berretta di seta sul capo, agitato da un lieve tremito e dalla passione infaticabile…mi parve un venerando sacerdote d’un mistico rito, celebrante i supremi colloqui’.
ENRICO PESSINA, nato nel 1828 nel poco distante vico della Carità, si distinse sin da piccolo per la sua spiccata intelligenza, tanto da essere portato, a soli dodici anni, addirittura a corte dalla Regina Isabella, madre di Ferdinando II, per essere interrogato da studiosi e letterati, che restarono stupefatti di fronte alla sconfinata cultura di quel fanciullo che, tre anni dopo, pubblicò una perfetta traduzione dell’opera del Maret sul panteismo e a sedici anni un suo Quadro dei sistemi filosofici.
Nel maggio del 1848 partecipò alle rivolte contro i Borboni e successivamente difese alcuni rivoluzionari nel lungo ed appassionante processo, al termine del quale fu egli stesso arrestato e confinato ad Ottaviano fino al 1855, quando, rientrato a Napoli, sposò la figlia del grande Luigi Settembrini, Giulia.
Professore di Diritto Penale a Bologna cominciò la lunga scalata che lo portò ad essere uno dei più grandi protagonisti dell’Italia unita, come Deputato, Senatore dal 1879, Ministro di Grazia e Giustizia nel Governo De Pretis nel 1884, Vice Presidente del Senato e Ministro di Stato dal 1914. Visse a lungo in questa strada che oggi porta il suo nome e qui si spense il pomeriggio del 24 settembre 1918, lasciando ai suoi eredi solo una casa, duecentomila lire ed una vastissima biblioteca ove vecchio, carico di anni e di storia, trascorse tutta la sua vita.