SCHEDE
BIOGRAFICHE PERSONAGGI |
PAPI
DELL'800 |
Pio VII (1800-1823)
Gregorio Luigi Chiaramonti (1742-1823). Cardinale e vescovo di Imola fu eletto a Venezia dal conclave riunito a San Giorgio nel 1800, succedendo a Pio VI. Tornato a Roma tent� di ridare vita allo Stato Pontificio con ardite riforme ma nonostante si recasse a Parigi ad incoronare Napoleone, fu arrestato e l'imperatore decret� la fine del potere temporale dei papi (1809). Il Congresso di Vienna lo restaur� ne suoi domini mentre una serie di concordati ristabil� l'autorit� della Chiesa di Roma.
(vedi le pagine del suo periodo in "RIASSUNTI STORIA D'ITALIA")Leone XII (1823-1829)
Annibale Della Genga (1760-1829). Vescovo di Tiro e cardinale nel 1816, fu eletto papa nel 1823. Conservatore, sostitu� alla Segreteria di Stato il progressista Cardinal Consalvi, lott� spietatamente contro i liberali ed esult� per la restaurazione di Spagna. Riorganizzo l'amministrazione, riducendo le spese e le tasse, indisse il Giubileo (1825) e tolse dall'Indice le opere di Galilei.
(vedi le pagine del suo periodo in "RIASSUNTI STORIA D'ITALIA")Pio VIII (1829-1830)
Francesco Saverio Castiglioni (1761-1830).
Cerc� di mantenere un prudente equilibrio tra Austria e Francia.
(vedi le pagine del suo periodo in "RIASSUNTI STORIA D'ITALIA")
Gregorio XVI (1830-1846)
Bartolomeo Cappellari. Decisamente contrario ad ogni idea liberale ed ad ogni spirito di riforma, chiam� austriaci e francesi a sedare sollevazioni e rivolte nello stato pontificio.
(vedi le pagine del suo periodo in "RIASSUNTI STORIA D'ITALIA")
Pio IX (1846-1878)(VEDI ANCHE QUI - BIOGRAFIA E I VARI EPISODI)
Giovanni Maria Mastai Ferretti (1792-1878).
Divenne papa nel '46 alla morte di Gregorio XVI, suscitando l'entusiasmo popolare e dei patrioti italiani illusi di vedere in lui un autentico fautore della libert� e dell'indipendenza d'Italia. In realt� i suoi primi gesti furono molto liberali, tanto da essere costretti il re di Sardegna (Carlo Alberto) e di Toscana (Leopoldo) a concederle pure loro nei rispettivi stati per non farsi oscurare dalla popolarit� che stava guadagnandosi il pontefice in tutta Italia.
Sembr� incarnare quell'ideale che aveva indicato il Gioberti nel suo famoso trattato Il primato degli Italiani.Pio IX amnisti� i detenuti politici, istitu� un governo costituzionale, e fu proprio lui inaspettatamente a proporre una Lega doganale a Carlo Alberto e a Leopoldo, molto simile a quella che tedesca: la Zollerverein.
Allo scoppio delle ostilit� nel 1848 tra Piemonte ed Austria non si oppose all'invio di un corpo di spedizione, non ufficiale ma volontario. Ma d'improvviso la sua posizione mut�: Pio IX dichiar� che come padre di tutta la cristianit� della Terra non poteva muovere guerra ad una potenza cristiana. Inoltre temendo che nascesse un governo democratico un po' troppo popolare, Pio IX afferm� che non intendeva "presiedere una Repubblica costituita da tutti i popoli d'Italia". Una frase che caus� una profonda amarezza fra tutti i democratici che si stavano illudendo di avere per la prima volta a loro fianco un papa indicato come unica persona adatta a porsi a capo della confederazione di Stati italiani. E questo non lo diceva solo Gioberti, ma era accettata come idea non solo dai moderati ma perfino dai mazziniani.
Dopo questa sconcertante Allocuzione, se Carlo Alberto era gi� in difficolt� per i tanti errori che lui aveva commesso (ma non sapremo mai se erano veramente tali o voluti), le parole del papa gli allontanarono tutti quegli stati che erano accorsi per aiutarlo in quella impresa che moltissimi ormai credevano realizzabile; anche perch� gli stessi problemi gli austriaci -dopo la rivoluzione di Vienna di poche settimane prima- li avevano a casa propria.
Purtroppo le sue parole non lasciavano dubbi: chi era contro l'Austria era contro Dio. Ma le conseguenze pi� gravi furono quelle di creare -dopo questa allocuzione, una profonda spaccatura tra i Savoia e la Chiesa. I Savoia e con essi i ministri piemontesi iniziarono a considerarla una nemica. Non era stato proprio esplicito il papa, ma era implicito che chi lottava contro l'Austria era allora un infedele, o era contro la Chiesa e quindi contro il Papa.Deluse l'Italia e deluse Roma che esplose in rivolte e manifestazioni ostili al pontefice.. L'assassinio del primo ministro Pellegrino Rossi ed i moti popolari lo convinsero a lasciare Roma ed a rifugiarsi a Gaeta. Mentre nella capitale si istituiva la Repubblica Romana, Pio IX chiese ed ottenne l'intervento della Francia, dell'Austria, della Spagna e di Napoli contro gli italiani ribelli. (che in questo caso secondo la sua logica dovevano allora essere tutti anticristiani, ovviamente compresi i sudditi dello Stato Pontificio).
Crollata la Repubblica Romana, Pio IX rientrato nella capitale adott� una politica di rigido autoritarismo. Condann� le teorie liberali e respinse - proprio lui che era stato il primo a concederle - tanto da meritarsi e far crescere il mito del "Papa Liberale" - qualsiasi apertura e concessione alle idee moderne. Radun� poi il Concilio Vaticano I che, non senza contrasti, nel 1870 proclam� l'infallibilit� pontificia. Appena in tempo di affermarlo che Roma dopo l'assedio fu conquistata dall'esercito piemontese.
Pio IX si chiuse in Vaticano respingendo sdegnosamente i benefici della legge delle Guarentigie votata dal primo Parlamento Italiano.
Inizia quel periodo di auto-reclusione che poi proseguiranno i suoi successori, (impedendo persino ai cattolici la partecipazione politica) fino ai Patti Lateranensi del 1929, siglati poi da Mussolini.LEONE XIII
(VEDI QUI LA SUA BIOGRAFIA)