SCHEDE BIOGRAFICHE
PERSONAGGI
MATHIEU JOUVE (Jourdan)

MATHIEU JOUVE
detto JOURDAN "il MOZZA-TESTE"
IL MACELLAIO

MATHIEU  era nato a SAINT-JUST nel 1749.

Primo mestiere il macellaio, poi, dopo aver fatto il soldato, e aver scoperto alcuni sue doti, divenne un artista di cabaret.
Quando scoppi� la Rivoluzione, fra i tanti che mossero all'assalto della  Bastiglia c'era lui. E sembra che a lui fu attribuito l'assassinio e poi lo scempio del governatore Launay.

Forse il clima forcaiolo, quello giustizialista, quello del linciaggio dei poveri malcapitati,  forse nel rivedere e risentire l'odore del sangue, torn� al vecchio amore, torn� a quella che doveva essere la sua vocazione, torn� a fare il macellaio, ma questa volta di uomini.

La fama se la cre� subito, di uomo deciso, senza scrupoli, spietato, che venne utile quando scoppi� il clima del Terrore. Chi meglio di lui!

Dagli uomini pi� sovversivi della Rivoluzione, fu scelto proprio lui per mandarlo in tutti quei luoghi ove occorreva dare agli abitanti una buona "lezione" di "alta macelleria".

E lui, MATHIEU, con il suo zelo non deluse. Gli vengono cos� attribuiti numerosi massacri in tutta la Francia, dal Comtat-Venaissin, ad Avignone, sino alle Bocche del Rodano; nessuno riuscira' mai a quantificare il numero dei morti che gli vengono addebitati. Si parla comunque di molti. Dove passava non faceva prigionieri, e in quanto a processi non facevano parte della "lezione".
Nella stessa Parigi, dove il terrore e i morti non si contavano iniziarono ad essere preoccupati di questo "angelo sterminatore"

Lui agendo come una "macchina della morte", creando "mattatoi" dove metteva piede, nel cieco amorale furore, alla fine commise un grave errore:
 Andando all'ingrosso, fra i tanti catturati, mentre era a comandare la repressione nella Gendarmeria di VAUCLUSE fece arrestare (non sappiamo se lo uccise pure) un rappresentante della Convenzione, in missione. 

Era l'occasione che molti a Parigi aspettavano per togliere di mezzo un personaggio ormai diventato troppo pericoloso. 

Fu questa volta arrestato lui, per essere poi condotto a Parigi a discolparsi:

Quando vi arriv�, fu mandato subito sotto processo, a uno dei soliti processi che duravano cinque minuti; dopo altrettanti pochi minuti, fin� sotto la ghigliottina. Era  il 7 maggio 1794.

Un mese quello di maggio, che oltre che eliminare "il macellaio", il mese stesso divent� un "macello". 
Sotto la spietata lama ci fin� dopo poche ore della fine del macellaio, anche lo stesso....

 FOUQUIER-TINVILLE (vedi Ghigliottina)  il Pubblico Accusatore del Tribunale Rivoluzionario, proprio quello che terminava i processi in cinque minuti.
Fece il suo ultimo processo, dopo averne portati  a termine 3000 con l'ultima e solita parola: Mort. In quest'ultimo mese ne aveva processati e mandati sulla ghigliottina 358 seguendo il suo aggiornato carnet.
Ma anche lui in fretta e furia fin� sotto la "madame guillotin". Venne anche il turno di Tinville, e nonostante si difese con grinta, come tanti disgraziati  avevano fatto prima di allora davanti a lui, non gli serv� a nulla, and� a raggiungere tutti quelli che aveva mandato avanti a precederlo e proprio lo stesso giorno quando ci fin� il macellaio Jourdan.

Bizzarro punto d'arrivo di due macellai? No! Continu� ancora.
Del resto questa era  la Rivoluzione!!

ALTRO MACELLAIO DELLA RIVOLUZIONE
JEAN-BAPTISTE CARRIER, 
nato a Yolet il 16/3/1756 e ghigliottinato a Parigi il 16/12/1794.
E' passato alla storia come il Missionario del Terrore giustificando ampiamente questa sinistra fama.
Sino al 1792 e' un "nessuno", piccolo impiegato e poi procuratore di Aurillac. Sempre a caccia di soldi, taciturno, triste, solito ad affogare nell'alcool la sua naturale malinconia. Nell'Agosto del 1792 riesce, in qualche modo, a farsi eleggere deputato alla Convenzione Nazionale. Inviato in missione in Normandia, nell'estate del 1793, per controllare i moti federalisti e contro-rivoluzionari di matrice girondina, da' una buona prova delle sue capacita' e la Convenzione lo rimanda in missione con pieni poteri, sempre nel 1793, in Bretagna per combattere l'insurrezione monarchica. Installato a Nantes, la sua latente follia affiora in tutta la sua virulenza, tanto che si stima (con molta esagerazione) che abbia fatto almeno 10.000 vittime in sei mesi. Ma oltre che per il numero delle vittime la storia lo ricorda per i suoi metodi di sterminio di massa particolarmente fantasiosi ed efferati. Sua e' l'invenzione dei battelli a valvola; sono battelli carichi di prigionieri ben legati, fatti affondare al largo, con i quali liquida qualche migliaio di preti refrattari, condannati cosi' al supplizio dell'acqua, da lui contrapposto al supplizio del rogo, caro alla chiesa nei secoli precedenti. - Altra trovata e' stata quella dei matrimoni repubblicani, dove un uomo ed una donna, nudi e legati insieme, venivano gettati a morire nella Loira "fiume repubblicano". Infine alcuni autori (non si sa quanto attendibili e/o documentati) riferiscono anche di (??)"donne fuse vive"(??) allo scopo di ricavarne un grasso speciale, per uso dermatologico.
Non trascura neanche gli aspetti finanziari ed in pochissimi mesi mette a terra l'economia cittadina con tasse e requisizioni spinte alla follia. Richiamato a Parigi ed arrestato, viene rinviato a giudizio e durante il processo difendera' la liceita' delle sue azioni con estremo vigore, ribattendo a tutte le accuse della C.N. La ghigliottina lo mettera' a tacere il 16/12/1794.

ALTRO SOGGETTO 
GUISLAIN FRANCOIS JOSEPH LE BON, 

Nato ad Arras il 25/9/1765 e ghigliottinato ad Amiens il 16/10/1795. -Prete costituzionale, getta la tonaca alle ortiche dopo il 10 Agosto 1792; diventa prima sindaco di Arras e poi deputato alla Convenzione Nazionale. Inviato in missione in provincia, per reprimere i moti contro-rivoluzionari, si applica al nuovo incarico con uno zelo straordinario, ai limiti della follia. - Costituisce un suo Tribunale Rivoluzionario ad Arras, con il quale alimentera', per mesi, la locale ghigliottina. Tra i giudici ed i giurati del tribunale si contano un cognato e tre zii della moglie, che si aggirano per la citta', scamiciati, trascinandosi dietro degli enormi spadoni ed annunciando, prima ancora del processo, le prossime vittime della ghigliottina. Il gioco regge in quanto Le Bon e' uno dei protetti di Robespierre. Dopo il 10 Termidoro cerca di farsi passare per una "vittima" di Robespierre, ma non gli riesce. Viene spedito ad Amiens per essere giudicato e "ghigliottinato" anche lui..


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