SCHEDE
BIOGRAFICHE PERSONAGGI |
FRANCESCO
DE MARTINO |
Insigne uomo politico, segretario del Psi
Nato a Napoli il 31 maggio del 1907, FRANCESCO DE MARTINO laureatosi in Giurisprudenza, entrò come praticante nello studio di Enrico De Nicola e lavorò al fianco di Giovanni Leone, suo coetaneo. A Napoli ricoprì a lungo l’incarico di professore di Diritto Romano all’Università e di questa disciplina fu anche uno dei più autorevoli studiosi ed autore di testi di grande rilievo.
L’attività politica però fu quella che gli diede maggiore notorietà: deputato del Partito Socialista Italiano dal 1948 ne fu anche a lungo Segretario, dal 1963 fino alla svolta di Bettino Craxi con cui si trovò più volte in contrasto perch� non ne condivideva l’opposizione ai comunisti e l’alleanza con la destra della DC. Piuttosto che piegarsi ad accordi politici preferì, nel 1987, rinunciare ad un seggio sicuro offertogli dallo stesso Craxi, e restò fuori dal Parlamento.
De Martino lottò a lungo per le grandi riforme, teorizzando sempre l’unità delle forze e del pensiero, in un costante impegno per l’arretrato Sud Italia, e non si allontanò mai dalla vita e dall’attività politica. Nel 1991, alla vigilia della Festa della Repubblica, Francesco Cossiga lo nominò Senatore a vita, assieme ad Andreotti, Taviani e Agnelli, e grandi festeggiamenti ricevette in Senato in occasione del suo novantesimo compleanno.
Nella sua casa di via Aniello Falcone Francesco De Martino allevava uccelli e canarini, ripetendo spesso la frase di Eliot: ‘Gli animali sono così piacevoli, non fanno domande, non criticano’. Nella stessa casa, tra i suoi libri e di fronte al golfo della sua città Francesco De Martino si spense all’età di novantacinque anni il 18 novembre 2002; gravemente malato non aveva potuto presiedere, come Senatore più anziano, la prima seduta della nuova legislatura nel 2001, e cedette quindi il suo posto a Paolo Emilio Taviani. Ma fino agli ultimi giorni della sua vita De Martino continuò lucidamente a pensare e teorizzare, cercando di costruire una politica nuova, dove una volta per tutte le varie forze, nate da uno stesso pensiero, siano capaci di lavorare insieme. Una grande intuizione che forse costituisce la sua eredità spirituale più importante; un’idea forte e concreta che certo non è morta con lui.