SCHEDE
BIOGRAFICHE PERSONAGGI |
GENNARO
CIABURRI |
Insigne medico ricercatore, fortemente antivisezionista
GENNARO CIABURRI nacque a Cerreto Sannita il 7 luglio del 1881 e dai familiari fu indirizzato al Seminario locale per intraprendere la carriera ecclesiastica; sentendosi però portato agli studi sulla natura e sugli animali il Ciaburri si iscrisse alla facoltà di Biologia e si laureò a Zurigo in Svizzera, ove tra gli altri, ebbe come maestro l'illustre chirurgo Sauerbruch.
Rientrato in Italia si trasferì a Bologna, e qui conseguì la seconda laurea in medicina e chirurgia; intrapresa la carriera professionale presso l'Ospedale Maggiore, divenne poi Direttore del Laboratorio di analisi chimiche e microscopiche.
Verso la fine degli anni '20 si dedicò a studi di medicina tradizionale e, contemporaneamente, a ricerche e saggi sugli animali, alternate allo studio di autori italiani e stranieri: da quel momento la sua carriera seguì quindi queste due strade parallele.
Gennaro Ciaburri pubblicò nel 1928, per la Collana Murri, Come si cura il raffreddore, e due anni dopo il volume Medicina d'urgenza, ristampato poi nel 1953, per la casa editrice Cappelli di Bologna; nello stesso anno iniziò anche a dedicarsi allo studio delle malattie tropicali, problema allora particolarmente vivo a causa della politica imperialistica di Mussolini e delle altre potenze europee.
Compì alcuni studi sulla malaria, pubblicando sulla 'Rivista di malattie tropicali' nel 1930, un saggio sulla Istopatologia del sistema nervoso centrale nella malaria perniciosa, e l'anno successivo si interessò a ricerche sulla bilharziosi, patologia provocata da platelminti, parassiti che si localizzano nella mucosa intestinale o vescicale, appartenenti al genere Schistosoma, e per questo detta anche schistosomiasi; i risultati dei suoi studi furono pubblicati a Modena, raccolti un un articolo dal titolo La bilharziosi, sulla 'Rivista sintetica in Medicina Tropicale'.
Esperto anche in medicina del lavoro il Ciaburri si interessò di perizie medico-legali, ed una di queste, relativa a L'intossicazione da cloro, fu pubblicata dal periodico 'La medicina del lavoro', nel 1934 a Milano.
Va anche ricordata la sua collaborazione alla 'Riforma medica' di Gaetano Rummo, ove nel 1932 pubblicò un articolo su Un singolare caso di avvelenamento da sublimato'. Risale al 1937 il suo scritto su Eosinofilia e diatesi essudativa, in 'Diagnostica e Terapia', mentre di tre anni più tardi è un articolo apparso su 'Assistenza sociale', dal titolo Il colpo di sole ed il colpo di calore.
Nel 1956 pubblicò per le edizioni Guanda di Bologna un Manualetto teorico pratico sul metabolismo basale, e per la stessa casa editrice scrisse anche Il manuale dell'infermiere.
Fermamente contrario alla pratica della vivisezione nel 1929 fondò in Bologna l'Unione Antivivisezionista Italiana (U.A.I.) e nell’anno successivo, per l'editore Sandron di Palermo, tradusse dall'olandese l'importante opera di Frederik J.Buitendijk
Oltre all'impegno giornalistico e nella ricerca il Ciaburri fu instancabile divulgatore delle sue idee, attraverso conferenze tenute in tutta Italia, in Svizzera, Francia e Austria.
Essendo ovviamente vegetariano pubblicò anche il libro La cucina vegetariana, edito a Milano, per Sperling e Kupper nel 1965.
Gennaro Ciaburri si spense all'età di ottantanove anni a Bologna il 16 aprile del 1970, e in punto di morte chiese ai suoi discepoli 'che non venisse spenta la fiammella del suo insonne apostolato'. L'U.A.I. andò avanti per qualche tempo senza successo, sotto la guida di alcuni avvocati milanesi, ma il desiderio del suo fondatore, seppure in altro modo, è stato ugualmente e largamente esaudito: ancora oggi infatti la lotta alla vivisezione in Italia è fortissima e continua grazie a molti enti ed istituzioni per la difesa degli animali, e Ciaburri viene ancora oggi ricordato come il primo italiano ad essersi occupato di questo tema in maniera scientifica. Forse la più bella testimonianza di riconoscenza per la sua opera gli è stata data da due giovani musicisti di Latina, i 'Misantropus', che dal 1988 dedicano ogni loro concerto a Gennaro Ciaburri......il medico che amava gli animali.Estratto in sintesi dal volume: Andrea Jelardi, Giuseppe Moscati e la scuola medica beneventana, Realtà Sannita, Benevento, 2004.