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BIOGRAFICHE PERSONAGGI |
GIOVANNI
CAPASSO |
GIOVANNI CAPASSO TORRE DI CAPRARA
Giornalista e diplomaticoGiovanni Capasso Torre di Caprara, conte delle Pastene, nacque a Roma da Vincenzo e Carolina Torre, di antica famiglia beneventana, l’8 aprile del 1883.
Laureatosi in giurisprudenza nel 1904 si dedicò per qualche tempo alla pratica forense ed intraprese poi l’attività di giornalista: fu corrispondente da Londra del ‘Giornale d’Italia’ dal 1918 e negli stessi anni anche dal fronte di guerra, nonch� da varie località d’Europa. Sempre per la politica estera, fu corrispondente anche dall’Ufficio Speciale della Marina italiana, fornendo corrispondenze sulle missioni compiute nell’Adriatico e nel Mediterraneo. Redattore de ‘Il Tempo’ vi diresse la politica estera e poi, dimessosi nel 1919, passò con i quotidiani ‘La Nazione’, ‘Il Mattino’ e ‘Il Resto del Carlino’, oltre che con varie riviste italiane, tra le quali ‘Rassegna Italiana’ e ‘Politica’.
Nel 1919-20 seguì come esperto di politica estera il ministro Vittorio Scialoia, tornando al giornalismo nel 1923 come direttore del ‘Corriere Mercantile’ e ‘Corriere Italiano’.
Nel 1925 fu nominato capo dell’ufficio stampa della presidenza del consiglio, e dal 1926 del Ministero degli esteri, poi unificati nell’Ufficio Stampa del Capo del Governo. Ministro plenipotenziario a Copenaghen nel 1932 vi rimase, in rappresentanza dell’Italia, fino al 1937
Ricoprì anche altri incarichi prestigiosi, tra cui: Presidente della Società per lo sviluppo economico dell’Albania, Consigliere Generale a Tangeri, Monaco di Baviera e Copenaghen ed infine Segretario Generale del Governo nelle isole italiane dell’Egeo.
Durante la guerra rientrò in Italia, collaborando a ‘La Stampa’, ‘Il Messaggero’ e ‘Nuova antologia’, intervenendo personalmente anche a trasmissioni radiofoniche dell’EIAR.
Nel settembre 1943 fu inviato come ambasciatore a Venezia, per dirigere l’ufficio di collegamento politico tra il corpo diplomatico del Tripartito e il Ministero degli Esteri di Salò. Recatosi in Austria in missione diplomatica fu arrestato su ordine del Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) mentre cercava di raggiungere Salò, ma fu poi rimesso in libertà.
Ritiratosi a Pastene, nei pressi di Benevento continuò la sua attività di giornalista e di scrittore, pubblicando tra l’altro un volume di poesie sulla sua città. Medaglia d’oro per 50 anni di giornalismo, si spense novantenne il 29 aprile 1973. Riposa a Pastene.Estratto in sintesi da: Andrea Jelardi, Sanniti nel ventennio tra fascismo e antifascismo, Realtà Sannita, Benevento-in corso di pubblicazione