DA
20 MILIARDI ALL' 1 A.C. |
1 D.C. AL 2000 ANNO x ANNO |
PERIODI
STORICI E TEMATICI |
PERSONAGGI E PAESI |
ANNO 928 d.C.
(Vedi QUI i singoli periodi in
"RIASSUNTI DELLA STORIA D'ITALIA")
*** ELEZIONE DI PAPA LEONE VI
E DI PAPA LEONE STEFANO VIIL'appoggio del Papa fu utilissima ad Ugo nella sua discesa in Italia; lui ne aveva bisogno per disporre a suo piacimento dei vescovadi del regno, ed egli sapeva che non gli sarebbe mancato conoscendo le condizioni in cui si trovava il pontefice che, a sua volta, aveva la necessità di un protettore.
Probabilmente il Pontefice promise al sovrano di coronarlo imperatore e assecondarne la politica ed Ugo a sua volta assicurò a Giovanni di aiutarlo contro la prepotenza delle fazioni e di rafforzarne l'autorità nello stato pontificio.Ma tutto questo non poteva riuscir gradito a MAROZIA. La scaltra vedova di ALBERICO che era la vera padrona di Roma, corse allora, ai ripari e per togliere al Papa l'appoggio del re offrì la sua mano al marchese GUIDO di TOSCANA, fratello uterino di UGO. Questo matrimonio conveniva politicamente ad entrambi: Marozia per mezzo di quest'unione distaccava il re dal Pontefice, mentre GUIDO, oltre che divenir lo sposo di una donna ricca e bellissima, acquistava la signoria di Roma.
La lotta entrò nella sua fase acuta quest'anno. GUIDO e MAROZIA riuscirono a fare entrare segretamente nella città un buon contingente di armati ed assalirono il Pontefice nel Laterano.
In sua difesa, corse Pietro, ma fu sopraffatto e scacciato da Roma. Rifugiatosi ad Orte, Pietro richiese l'aiuto di una schiera di Ungari ed alla loro testa fece ritorno nella metropoli e dopo una sanguinosa battaglia riuscì a rioccupare il Laterano.Se dobbiamo credere al cronista BENEDETTO DA SORATTE, il popolo romano non perdonò a Pietro la chiamata degli Ungari (che avevano fama di predatori), e, levatosi a tumulto, lo uccise davanti agli occhi del Pontefice. Più che un'esplosione di collera popolare, in quest'episodio noi non esitiamo a riconoscere l'opera sobillatrice di Marozia, la quale, impadronitasi del Pontefice, lo fece chiudere in Castel Sant'Angelo Qui l'infelice Giovanni, dopo alcuni mesi di prigionia, l'anno seguente (maggio) cessava di vivere, non si sa bene se strangolato o per fame.
Dopo la fine di Giovanni X, Marozia divenne la padrona incontrastata di Roma e l'arbitra del Papato. Al trono pontificale essa innalzò prima, LEONE VI che morì a dicembre dello stesso anno, poi STEFANO VII, entrambe sue creature, che però non lasciarono nessuna traccia.
Il secondo morì nel febbraio del 931 e a marzo MAROZIA mise sul soglio il proprio figliuolo col nome di GIOVANNI XI, che la voce pubblica diceva nato dagli amori della corrotta donna con il precedente papa SERGIO III.
RICAPITOLIAMO - Nel maggio del 928, con il nome di Leone VI fu consacrato pontefice il figlio del primicerio Cristoforo. La sua morte venne fatta risalire al dicembre dello stesso anno. Il suo breve pontificato non lasciò trasparire altro che il continuo sentore di lotte intestine e clandestine per la conquista temporale di Roma, sia dal punto di vista temporale che da quello teologale... da sempre per altro chi da una parte, chi dall'altra tesero all'istaurazione di una TEOCRAZIA vera e propria... cosa che, nonostante le tentazioni, nel corso dei secoli fu definitivamente esecrata.
La sepoltura di Leone VI non è mai stata data per certa, vi è chi vi sostiene che sia stato sepolto in San Pietro.
Nello stesso anno viene eletto....
PAPA STEFANO VII, romano (pontificato 928-931)
Figlio del nobile romano Teudemondo, fu introdotto nella vita eclesiastica non essendo primogenito. Prima di essere eletto papa fu saltuariamente cardinale della diocesi di Sant' Anastasia.
La sua elezione avvenne verso la fine di dicembre del 928 quando Roma fu totalmente nelle mani di Marozia che nel frattempo aveva sposato in seconde nozze Guido, marchese della Tuscia. Dunque un altro fantoccio nelle mani di questa ormai potentissima donna, le cui mire posavano adirittura gli occhi sullo stesso soglio pontificio, non per sè come molti hanno creduto ma per il proprio figlio Giovanni, già iniziato alla carriera eclesiastica.
I giudizi su Marozia si sprecano e scorrono tra i più deprecabili a quelli più meditativi, forse in cuor suo amando Roma l'unica sua vera aspirazione potrebbe essere stata quella di far prendere coscienza alla cittadinanza romana delle proprie capacità liberandola definitivamente dalle mire feudali di chicchessia.
Stefano VII morì nel febbraio del 931 e fu sepolto nelle grotte vaticane.< PER L'ITALIA VEDI IL PERIODO
ARABI - Gli arabi che già da tempo avevano conquistato Cordoba, tra il IX ed il X secolo trasferirono gli insegnamenti e la dottrina da oriente ad occidente, considerandola capitale d'occidente dell'impero mussulmano, tanto da far scrivere agli storici spagnoli .<< En cuanto a la ceca, resulta indudable que el topónimo utilizado en todas las monedas omeyas de esta fase es el del "Al-Andalus" (término que podía englobar cualquier localidad de la península Ibérica); toda la organización administrativa del estado queda establecida en Córdoba desde la consecución del poder por Cabd al-Rahman I, y por tanto el control y la fabricación de la moneda se lleva a cabo en esta ciudad.>>
( per quanto riguarda la zecca, in questa fase, risulta indubitalmente che il toponimo utilizzato in tutta la moneta ommeyde fu "l' Andaluso" - termine che potrebbe includere qualsiasi località della penisola iberica - tutta l'organizzazione amministrativa fu concentrata in Cordova, dalla quale ne conseguì il potere di battere moneta da parte del governatore al Rahman I, pertanto il controllo ed il conio fu prerogativa di questa sola città.
*** GERMANIA - ENRICO I di Sassonia intraprende una vittoriosa campagna durata due anni contro gli Slavi, stanziati tra l'Elba e l'Oder.
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"RIASSUNTI DELLA STORIA D'ITALIA")