DA
20 MILIARDI ALL' 1 A.C. |
1 D.C. AL 2000 ANNO x ANNO |
PERIODI
STORICI E TEMATICI |
PERSONAGGI E PAESI |
ANNO 831 d.C.
(Vedi
QUI i singoli periodi in
"RIASSUNTI DELLA STORIA D'ITALIA")
*** GLI ARABI A PALERMO
- Gli arabi procedendo nell'occupazione della Sicilia strappano ai Bizantini Palermo che ribattezzano subito dopo, quando introdurranno gli aranci e i limoni, AZIZ, il "fiore splendido". Con grandi opere di canalizzazione, ma soprattutto con la ricerca nel terreno di falde acquifere ( loro che sono specialisti della materia nel deserto africano) danno vita ad una trasformazione delle colture radicale, stravolgendo la vita delle campagne che vengono in breve tempo portati a livello di specializzazione considerevole, determinando un benessere che va investire anche i più diseredati. Sulla politica di assoggettazione ne abbiamo parlato in altra sede, ma andiamo a ribadire, che l' imposizione alla loro fede musulmana non fu mai esercitata, l'arabo aveva sempre intenzione di islamizzare ( intendiamo con questo le leggi del Corano da osservare) i territori ma non di convertire gli abitanti. Era inconcepibile per loro una conversione di un fedele di un'altra religione alla propria, la osteggiavano, in certi casi la disprezzavano, sempre la diffidarono. Ecco le ragioni per cui, come dice il Corano, c'era la grande tolleranza nei confronti delle altre religioni, come abbiamo visto in un modo più dettagliato fare in Spagna, dove la coesistenza pacifica delle varie sette, compresa quella ostica degli ebrei che in quella regione iberica era terribilmente perseguitata, che liberi di coltivare le loro idee religiose, ebbero modo anche di cooperare in importanti cariche dello Stato, e influenzare con la loro cultura parecchi settori della vita civile tutta. E come ricorderete nella grande moschea di Cordova, agli stessi cristiani fu permesso di celebrare i loro riti nella stessa moschea divisa in due sezioni, una musulmana l'altra cristiana.
Le stesse tolleranze furono adottate nel territorio siculo, purché non si andasse a sovvertire le libertà religiose degli altri, soprattutto quella musulmana ma anche quella delle altre, che invece creavano come abbiamo visto disordini, tumulti, perseguendo con eresie che portavano il più delle volte al patibolo con la massima facilità, questioni come l'iconoclastia che certamente il popolo non poteva certamente afferrarne le cavillose ragioni e motivazioni tipicamente teologiche di chi le propugnava o di chi le voleva condannare, e solo per citarne una di queste intolleranze religiose. Insomma per quanto i pregiudizi si fecero sempre di più numerosi, non ci risulta storicamente che siano stati commessi dagli arabi, stragi o assassini di elementi che pensassero diversamente dalla loro religione maomettana.
Volevano l'ordine dello Stato Islamico, e per questo furono tolleranti con ogni tipo di religione, anche se qualche scheggia impazzita di fanatismo ( ma erano avventurieri in caccia solo di bottini) di qualche loro corrente, si verificò, ma mai in forma generalizzata.
LETTERATURA - E' di quest'anno la morte del grande prosatore cinese YUAN CHEN, che ci lascerà una delle più belle opere della letteratura cinese. E' il romanzo "Storia di Ying Ying", storia di due giovani innamorati che nello sviluppo della trama, che è quasi un pretesto costruito apposta, riesce a darci un approfondito studio del carattere dei protagonisti, mettendo in risalto il travaglio interiore, le debolezze dell'animo umano, le emozioni che si esprimono, il calore della passione. Un' opera che ispirerà poeti e autori posteriori e che avrà anche una certa influenza nella storia della nostra letteratura nel nostro '800, quando alcune opere cinesi inizieranno a circolare nel territorio europeo.