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CRONOLOGIA

DA 20 MILIARDI
ALL' 1  A.C.
1 D.C. AL 2000
ANNO x  ANNO
PERIODI STORICI
E TEMATICI
PERSONAGGI
E PAESI

ANNO 794 d.C.

(Vedi QUI i singoli periodi in
"RIASSUNTI DELLA STORIA D'ITALIA")

*** NASCITA DELL' ERA HEIAN IN GIAPPONE
.
*** LA "SCUOLA PALATINA" DI CARLOMAGNO


L'imperatore KANMU per sottrarre il governo all'influenza dei potenti templi buddhisti di Nara, trasferisce la sua corte nella nuova città di HEIAN "La Capitale della pace" e della tranquillità, la odierna KIOTO. In questa nuova corte il clan Fujiwara ottiene un ascendente sempre maggiore sulla corte imperiale. L'era cosiddetta Heian inizia quindi quest'anno e terminerà nel 1185.

Nel Giappone di questo periodo l'autorità imperiale era solamente formale, poichè il potere, in realtà veniva eserciatato dalla famiglia di quel clan che abbiamo appena citato, FUJIWARA, che riuscì a infiltrarsi a corte e a ottenere una enorme influenza grazie a legami matrimoniali e agli intrighi. I Fujiwara governavano prima come reggenti di un imperatore bambino, poi, quando divenuto adulto se questi si rifiutava di abdicare, si proclamavano dittatori civili.

Questo sistema ebbe inizio quando nell'857 Fujiwara YOSHIFUSA divenne "maestro di palazzo", mise sul trono il nipote ancora bambino e si autonominò reggente. Gia da questi anni comunque il suo clan esercitava il potere effettivo.

Come abbiamo appena letto, si segue lo stesso preciso e identico copione che hanno portato i carolingi in Francia al potere, con Pipino, Carlo Martello, Carlo Magno, che da "maestri di palazzo" come reggenti di imperatori bambini assunsero poi al potere.

Durante l'era HEIAN l'isolamento del Giappone si fece più marcato: le influenze cinesi e coreane scomparvero, poichè scarsi divennero i contatti con i paesi vicini. Nella scrittura che avevano imparato dai cinesi buddhisti, introdussero nuovi caratteri fonetici che dovevano fungere da completamento ai caratteri della scrittura cinese. Fiorì inoltre uno stile pittorico indigeno, delicato, caratterizzato soprattutto dalle illustrazioni su pergamena.

Nello stesso periodo Heian, raggiunse la massima fioritura l'architettura giapponese più tipica, ben distinta da quella cinese, più ridondante e decorativa. L'esempio classico è il Palazzo della Fenice, trasformato in tempio nel 1050.
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I VICHINGHI oltre che distruggere quest'anno, come abbiamo già anticipato nel 794 il monastero di Jarrow, invadono anche la Scozia e vanno a distruggere definitivamente i pochi Pitti che erano scampati 350 anni prima ai loro predecessori fratelli, che a forza di respingerli indietro dall'attuale territorio londinese, dove gli invasori erano arrivati, si erano dovuti inoltrare sempre di più all'interno verso nord, dove alla fine si stanziarono, fino a questo giorno per loro maledetto, visto che scomparvero per sempre per mano degli stessi che avevano già decimato i loro avi.

Altro saccheggio di vichinghi (delle tribù dette "pagani Bianchi" sbarcano il prossimo anno in Irlanda devastando il monastero di Rechreyn.
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IN FRANCIA chiamatovi da Carlomagno, entra a far parte degli intellettuali di corte, lo storico EGINARDO (autore poi dopo la morte dell'imperatore di una sua importante biografia Vita Carolis da cui ricaviamo molte notizie anche noi)   e gli commissiona gli Annali Franchi,  a partire da questo anno 795 in poi, e che conterranno dettagliatamente tutte le notizie delle attività del regno, della amministrazione, delle istitituzioni, della cultura del tempo. Una importante fonte per la storia di Carlo Magno.

Nello stesso anno Carlo Magno pubblica forse su ispirazione di ALCUINO la sua epistola intitolata "Lettera sulla fondazione della cultura", documento fondamentale della riforma degli studi dell'età carolingia. Sappiamo che Carlo non era un intellettuale, ed era molto scarso anche come modesto letterato, quindi non colto personalmente, ma intelligentemente attratto dalla cultura, anche perchè era convinto che essa fosse, arma politica e strumento di governo di prim'ordine.

Con questi limiti ma affamato di sapere, Carlo appoggiandosi alle migliori intelligenze del tempo con le quali amava disputare i temi da lui preferiti, partecipava costantemente, o più semplicemente con attenzione ascoltava i suoi ospiti attorno a lui riuniti a cena, soprattutto nel dopo cena con i suoi familiari (ebbe 19 figli da cinque unioni) e con i più cari amici della sua corte, trasformando questa in un centro propulsore della cultura, anche se era indirizzata a una casta molto ristretta.

Queste riunioni, sempre più assidue ed eterogenee, furono solo più tardi definite lezioni della "schola palatina" (che significa scuola del palazzo del Principe) anche se a queste scuole mancava qualunque carattere accademico, ma erano delle semplici riunioni informali, cenacoli di assidui frequentatori che trattavano argomenti su certe questioni di scienze naturali, lettura e commenti dei classici latini, commenti, interpretazioni, analisi delle Sacre Scritture.

Quanto alle scuole vere e proprie, Carlo fu sì un animatore, ma erano di classe, le frequentavano ed erano riservate solo ai figli di nobili, questo perché Carlo sperava di formare una generazione di funzionari colti, diversi dai guerrieri ignoranti che erano stati i loro padri. Inoltre questa rete scolastica non era nelle mani della corte, ma si appoggiava all'opera dei vescovi, ed erano in tal modo scuole episcopali; metodi e materie di studio erano lasciati alla loro iniziativa.

CONTINUA ANNO 795 > >