(Vedi QUI i singoli periodi in
"RIASSUNTI DELLA STORIA D'ITALIA")

Il 28 giugno a Roma muore Paolo I, e subito si scatena una guerra sanguinaria per la successione. TOTO duca di NEPI, vuole sul soglio pontificio il fratello COSTANTINO, e lo impone con la forza di tumulti di piazza ben organizzati e strumentalizzati; il primicerio Cristoforo fuggito da Roma corre a Spoleto dal duca Teodicio e chiede un'intervento, poi si precipita anche da Desiderio chiedendo la stessa cosa.

E che ciò che abbiamo detto nelle precedenti pagine a proposito della debolezza del papato e del pericolo che per esso costituiva la supremazia longobarda ci è offerto proprio da questi avvenimenti. Sia il pontificato che il regno longobardo senza l'appoggio di una forza esterna, non erano in grado di sopravvivere.

Il periodo e gli avvenimenti che seguono sono densi di conseguenze importantissime, in quanto ciò che accade indirizzò l'intera politica temporale del papato per unici secoli da Carlomagno a Napoleone III.

Come abbiamo visto le vicende erano perfino incredibili: i longobardi che fiancheggiano paradossalmente il papa contro l'esarcato di Ravenna, di cui lui è effettivo plenipotenziario dei bizantini.
Poi lo troviamo apparentemente fiancheggiato dai bizantini per combattere gli stessi longobardi che lo hanno aiutato a prendere un territorio bizantino.
Poi lo ritroviamo ancora a fare la guerra ai longobardi con l'aiuto dei Franchi e poi a questi e ai longobardi stessi chiedere di aiutarlo per tenere a bada eventuali bizantini che dovessero venire su dalla Sicilia.

Nel frattempo noi sappiamo che sia longobardi che franchi vanno d'accordo, e i bizantini con i franchi pure. Ma le strategie del Signore sono infinite e passano per oscure menti che sono le uniche capaci di applicarle, nonostante sembri che tutto sia incredibile e impossibile. Perfino quel matrimonio di eredi che sta quasi avvenendo fra Franchi e Longobardi non sara' sufficiente per far deviare la Storia.