DA
20 MILIARDI ALL' 1 A.C. |
1 D.C. AL 2000 ANNO x ANNO |
PERIODI
STORICI E TEMATICI |
PERSONAGGI E PAESI |
ANNO 714 d.C.
(Vedi
QUI i singoli periodi in
"RIASSUNTI DELLA STORIA D'ITALIA")
*** I DESTINI DELL'EUROPA IN FRANCIA
*** FRANCIA - Muore PIPINO di HERISTAL
Gli muore a PIPINO di Heristal il figlio maggiore GRIMOALDO ucciso da un sicario. Dopo alcuni mesi muore anche lui, dopo aver governato per 27 anni come maestro di palazzo ("maggiordomo") dell’Austrasia e della Neustria, il regno dei Franchi.
Poco mesi dopo la sua morte, all'inizio di questo anno 715 i nobili della Neustria si ribellano alla vedova PLECTRUDE che vuole ora governare lei al posto del marito e si giustifica dicendo che regge il potere in nome del nipote TEODALDO.
I nobili la depongono ed eleggono maggiordomo RACINFREDO che tenta di portare sul trono un certo Daniele col nome di CHILPERICO II, facendolo spacciare come uno appartenente alla stirpe merovingia. Ma intanto in Austrasia i locali nobili per ostacolare le mire della vedova, vanno a ripescare nelle avventure extra matrimoniali di PIPINO, un ragazzo di 25 anni CARLO MARTELLO, avuto da una certa Alpaide; giovane che si era distinto in diverse occasioni e che la vedova pur di rimanere al potere accetta di farlo nominare erede, anche se Carlo è per lei un bastardo, frutto delle colpe del marito.
Ma il fascino del palazzo gli fa dimenticare tutto e dà quindi protezione e affetto a colui che porterà più di tutti in alto il nome della dinastia, che si distinguerà e passerà alla storia come colui che fermò l'avanzata degli arabi nell'Occidente europeo con la famosa battaglia di Poitiers, e che trasformò poi il regno di Francia nel più potente Stato dell'Occidente.
Non solo, ma sarà pure padre di PIPINO III il Breve che sconfiggerà i longobardi in Italia mettendo fine a un regno durato due secoli.
E come se tutto ciò non bastasse Pipino genera a sua volta CARLOMAGNO, che siederà sul trono come imperatore del primo SACRO ROMANO IMPERO, che sarà immenso: dalla Spagna al Danubio e dall'Italia alla Danimarca. Un figlio illegittimo ben riuscito, non c'è che dire. Con lui, sviluppandosi l’Istituto feudale del “vassaticum”, questo darà inizio a una dinastia di principi, conti, duchi e di re e di regine che con le varie unioni con altri principi d’Europa creeranno un caleidoscopio di corone. Tutte ottenute –diranno loro- per “volontà divina”, perché nati “unti dal signore”. La natura fa anche di questi scherzi, alcuni li fa nascere presuntuosi. Carlo Martello era proprio uno di questi “scherzi”. Di lui, della sua nascita, della sua stirpe, non si conosce nulla. Il destino, la natura, una madre ignota, lo combinò in un casuale giorno di circa 25 anni prima, lo allevò e lo buttò sul tappeto verde dove si stavano giocando i destini dell'Europa centrale, dove in questo periodo stavano convergendo due mondi, da sud gli Arabi che volevano islamizzarla, da nord quelli che fino allora erano chiamati “barbari” e in mezzo i vecchi Romani-Latini che erano rimasti smidollati, o solo impegnati in piccoli "cortili" a litigare su questioni teologiche; insomma, tutti e tre stavano giocando l'ultima mano della partita più importante.
Tutte le altre che seguiranno fino ai nostri giorni rientreranno in un altra regola, quello dei giochi già fatti in precedenza, dove le mosse saranno solo spostamenti in un gioco dove si conoscono più o meno le regole, e dei giocatori gli interessi. In sostanza, l'ultima mano, giocata in questo periodo dal destino, è rimasta ferma in questo anno 715. Nessun altro intervento seppe cambiare le carte e i giocatori. Il mondo feudale inizia ora e terminerà in buona parte nel 1917-1918, quando dallo sfacelo uscirono sconfitti tre grandi imperi, e subito dopo anche quello Turco. Tutte le possibilità erano dentro in un frullatore: gli Arabi: pur vincenti erano in progressiva disgregazione; i Bizantini sempre arroganti erano in declino; i Romani: erano ormai rassegnati e le loro speranze era affidate solo ai miracoli; rimasero solo i Germani gli unici decisi a lottare per darsi una unità; mentre Vandali, Alani, Slavi rimasero alla finestra dei loro insediamenti per osservare gli eventi e decidere se era il caso di intervenire come e quando. Proseguiamo........
A ROMA muore Papa COSTANTINO il 9 aprile e gli succede il 19 maggio il romano GREGORIO II
IN GIAPPONE la imperatrice GENMYO che abbiamo conosciuta come una illuminata magnate sia dell'arte che delle lettere, dopo una intelligente e operosa attività anche politica, abdica a favore della figlia, GENSHO che così diventa la nuova giovane imperatrice del Giappone dell' "Epoca Nara".