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CRONOLOGIA

DA 20 MILIARDI
ALL' 1  A.C.
1 D.C. AL 2000
ANNO x  ANNO
PERIODI STORICI
E TEMATICi
PERSONAGGI
E PAESI

ANNO 663 d.C.

(Vedi QUI i periodi dei
"RIASSUNTI DELLA STORIA D'ITALIA")

*** COSTANTE IMPERVERSA


*** ITALIA - GRIMOALDO dopo aver usurpato il trono a Bertarido, dovette affrontare la fazione a favore di Bertarido.
Aveva quindi lasciato il suo ducato di Benevento. E cosa accadde durante questa sua assenza in Puglia (che allora comprendeva anche la Calabria)? Che i Bizantini guidati dallo stesso imperatore Costante II, partiti con una flotta da Costantinopoli, erano sbarcati in Italia, a Taranto (una delle fortezze in mano ancora ai bizantini), iniziando da questo territorio a risalire l'Italia e a compiere  spaventose scorrerie (le cui gesta le abbiamo anticipate nell'anno 660).  Essendo sguarnita riconquistarono la citt� di Benevento dopo averla assediata, poi temendo il ritorno di Grimoaldo e del suo esercito si spostarono sul Volturno, ritornarono nuovamente a Benevento poi Costante, prima si rivolse contro Napoli adoperandosi in un primo tentativo di assedio (pur essendo bizantina), poi risalendo la penisola si diresse verso Roma. Non solo si mise a saccheggiarla per sei mesi, ma si port� via perfino il bronzo della cupola del Pantheon che fece smontare pezzo a pezzo.
Questa volta pur non essendo in buoni rapporti, fu il papa a chiedere l'aiuto ai Longobardi. Del resto il papato non aveva un esercito e i rapporti con Bisanzio erano -per la questione religiosa- ancora pi� tesi che non con i Longobardi per quanto irrequieti.

Costante non contento delle sue scorribande, ridiscese verso Napoli con le stesse intenzione; ma nel frattempo, dopo che Grimoaldo era sceso nel sud a liberare Benevento, il re longobardo si preparava ad intervenire in Campania. Ma Costante che come abbiamo visto si muoveva solo su territori non sempre ben difesi o in assenza degli eserciti avversari; pertanto temendo proprio un attacco laterale dei Longobardi, prefer� abbandonare la citt� partenopea e scendere a Sud con l'intenzione di "ripulire" anche la Sicilia, pur essendo l'isola governata da  funzionari e da nobili armeni della corte corte bizantina.
I nobili locali in quanto a considerazione erano trattati dai loro colleghi bizantini quasi pari alla plebe, n� Bizanzio aveva riservato alla maggior parte dell'aristocrazia isolana alcuni privilegi; questi erano appannaggio dei nobili bizantini che in Sicilia vivevano con opulenza con i soldi delle tasse, che in parte erano trattenuti sull'isola e il resto inviate a Bizanzio. Questo ufficialmente, mentre in effetti volendo riprodurre a Siracusa le feste e la mondanit� della corte bizantina, ricorsero sempre di pi� alle angherie personali inventandosi i mille modi  per incassare denari con varie gabelle.

Ma dato che buon sangue non mentiva e dato che i ladri sanno meglio di chiunque come altri ladri rubano, ci pens� il loro imperatore a prendersi un po' di refurtiva..

Infatti tocca ora alla Sicilia subire una delle pi� ignobili razzie bizantine. Che non finivano mai, durarono oltre 3 anni, ripulendola da cima a fondo, e nel contempo intervallandole con viaggi in Sardegna, dove per� c'era poco da prendere.
Il prossimo anno ritorna  nuovamente in Calabria, poi l'anno dopo torna nuovamente depredare la Sicilia, questa volta prendendo di mira gli stessi nobili e funzionari bizantini che da tempo erano i veri responsabili del degrado dell'isola e che oltre che taglieggiarla facevano anche la cresta a ci� che dovevano inviare a Costantinopoli.

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