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20 MILIARDI ALL' 1 A.C. |
DA
1 D.C. AL 2000 ANNO x ANNO |
PERIODI
STORICI E TEMATICI |
PERSONAGGI E PAESI |
ANNO 569 d.C.
(
QUI riassunto del periodo ( invasione longobardi ) dal 568 al 590 ) >
*** I LONGOBARDI A MILANO
QUI
L'INTERA STORIA IN BREVE - DALLE ORIGINI
E LA CRONOLOGIA DI TUTTI I RE LONGOBARDI
Il 4 Settembre di quest'anno ALBOINO alla testa del suo popolo dopo aver lasciato Verona, attraversa l'Adda, occupa Brixia (Brescia), Bergamo, Mantova e arriva a Milano (Mediolanum).
Anche lungo questo percorso, come in quello precedente non trova delle grosse resistenze bizantine, queste si sono attestate lungo il Po, l'avanzata dei Longobardi non � disturbata fino a Milano.
A Milano � un fuggi fuggi di quei militari che avrebbero dovuto difenderla, e una fuga di prelati che ne avevano in mano l'amministrazione, con in testa il vescovo ONORATO. Si rifugiano tutti sulla costa genovese bizantina, lasciando la citt� indifesa.
ALBOINO entra a Milano senza tanti impedimenti e piazzatosi nella capitale lombarda ne prende possesso. Fa iniziare il suo regno proprio dal giorno 4 settembre 569.
Poi da questa roccaforte milanese inizia la sua dominazione sul limitrofo territorio, si impossessa di buona parte della pianura e delle prealpi e da questo momento d� vita al suo regno; nasce la Longobardia.Dopo aver conquistato buona parte anche della zona che oggi chiamiamo Piemonte, l'esercito dei longobardi si spinge verso Pavia (Ticinum) che per� non cede all'invasione, si barrica dentro la sua fortezza; ma ALBOINO sistema il suo esercito attorno le mura della citt�, colloca contemporaneamente i suoi carri, le masserizie, le sue mandrie per il cibo dei suoi soldati, le sue donne, crea insomma all'esterno della fortezza una vera e propria organizzata cittadella che cinge d'assedio la citt�. Pavia inizia a vivere lo stato d'assedio senza poter introdurre rifornimenti di cibo o altro.
Pavia dopo un terribile assedio durato tre anni cedette, ma soltanto per fame e quando ormai all'interno c'erano state scene impressionanti, malattie, centinaia di morti per inedia.
I pochi uomini ancora validi difesero fino allo stremo le poderose mura.
Non per nulla che i longobardi la scelsero poi come capitale del loro regno, sede del re Longobardo. Cio� di quell'unico sovrano che attualmente era a capo dei Longobardi. Ma le insofferenze di avere un unico capo non mancarono, fin dal primo momento e cos� per tutto il periodo della loro dominazione in Italia.
Seguendo la loro arcaica tradizione e le loro leggi che poggiavano ancora su basi tribali, quando entrarono in Italia, ogni capo clan (poi chiamati "duca") di una farae -cio� ogni capo guerriero di una grande famiglia - partecipando all'invasione, aveva il diritto a una parte del bottino razziato, oppure ottenevano il territorio conquistato quando Alboino dopo aver preso una citt� lasciava uno di questi capi e la sua farae a presidiarla.
Di questi capi farae ce n'erano 35; diventarono cos� chi subito chi in seguito tutti proprietari di piccoli o grandi territori insediandosi come veri e propri padroni, con i locali ridotti tutti a servi.
Alcuni capi - come leggeremo nei prossimi anni- non contenti di quanto ricevuto, iniziarono a farsi guerra per allargare il proprio dominio.
E come se non bastasse, all' interno di queste farae, o per prodezze o per carisma, nascevano altri capi, pronti a battersi con quello gi� nominato dal re; che alla fine qualcuno non riconobbe pi� come sovrano; l'insofferenza al centralismo e la voglia di autonomia (che rimase sempre una costante) scaten� sempre attriti, congiure, assassinii.
*** SPAGNA - Con la morte di LIUVA, LEOVIGILDO � il nuovo re dei Visigoti di Spagna. E' il primo sovrano germanico a rivestire le insegne regali del mondo romano. Con lui la Spagna va assumendo quello che sar� il territorio che vediamo oggi. Una unificazione che pur con scaramuccie di qualche reparto bizantino-romano sul luogo, non impedisce a LEOVIGILDO di controllare tutto il regno.