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ANNO 564 d.C.
( QUI riassunto dell'intero periodo ( guerra gotico-bizantina) dal 540 al 567 ) >

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LA REGISTRAZIONE DELLE NASCITE

 I barbari sono stati finalmente cacciati fuori dall' impero, tutte le amministrazioni locali di ogni provincia ritornano nelle mani di Giustiniano e dei suoi funzionari che applicando ora alla lettera la sua legislazione introdotta con la "Prammatica Sanzione" (accennata gi� nel 556)  fra le varie disposizioni  c'erano alcune funzioni  riservate al clero; in sostanza l'imperatore affidava a loro oltre che il Potere Spirituale anche parte del Potere Temporale. 
Giustiniano ha fatto in modo, non potendo contare in Italia su altre persone degne di fiducia (avendo eliminato da tutti gli uffici pubblici i funzionari barbari finora addetti) preferisce che la perfetta organizzazione del clero vada a gestire  la registrazione obbligatoria delle nascite, oltre che affidargli ampie competenze amministrative e giudiziarie nelle varie province.  

Sulle nascite, sui matrimoni e sulle morti, in pratica, in ogni sede ecclesiastica dal pi� piccolo villaggio a quello pi� grande sar� d'ora in avanti la Chiesa a tenerne i registri. E' facile intuire che ognuno che ha un figlio dovendolo registrare deve dichiarare la sua provenienza; n� puo' barare visto che chi � barbaro anche se si � nella varie circostanze  insediato in Italia, non ha di certo un certificato di nascita. Ma come sappiamo e lo abbiamo letto nei precedenti anni, finora , chi � barbaro � anche di conseguenza ariano. Lo � per nomina, per pregiudizio, luogo comune.

Adesso facciamo un' passo indietro per ricordare cio' che, se siamo stati attenti, abbiamo letto fino ad ora riguardo a questa indebita nomina data agli Ariani e che tanto ha assillato il popolo europeo.
Nulla a che vedere con gli Ariani  di Hitler, perch� il Fuhrer si riferiva agli Ariani, Arii indo europei, che non voleva confondere con i semiti.
  Procediamo con ordine.

Dispute teologiche fra i primi cristiani sulla natura divina del Cristo erano iniziate fin dai primi apostoli con i Vangeli, essi sono 4 (di cui 3 sinottici, e 1 in parte disgiunto come narrazione e come fonte) considerati canonici e osservati sia dalla chiesa cattolica che dai protestanti, altri sono detti "apocrifi". Questi ultimi non rientrano nei canoni, ma per Lutero erano "utili da leggere".

In queste dispute nel concilio di Nicea del 325 si tocco' in punto fondamentale della questione. ARIO sosteneva che il Cristo nella sua natura divina non era simile al Padre ma era il pi� nobile degli esseri da Lui creati, e che quindi uomo anche Lui suscettibile di uno sviluppo etico; cio� un Cristo quale modello umano in tutto simile a noi in posizione subordinata (in poche parole lo considerava una persona molto saggia, un filosofo, nato e morto, che ci dava con il suo esempio di vita, l'illuminazione di Dio; inoltre (e lo sara' anche Lutero nel 1500), � per la Transustanziazione; cioe' nel pane e nel vino della Eucaristia ( la comunione sangue e corpo di Cristo ) permane la sostanza reale del pane e del vino. Sono quindi questi gli ARIANI.

L'altra fazione sosteneva invece la natura divina e gli attributi divini del figlio; cio� dichiarava che il Figlio di Dio � della "natura del Padre", "Dio da Dio, luce da luce, Dio vero da Dio vero, generato non creato, della identica natura del padre". Questi erano gli ORTODOSSI (in poche parole, Gesu' come divino, la Madre Vergine, la Resurrezione, la Trinita', la Consustanzialita'. Le tre persone della Trinita'  hanno la stessa sostanza, e nell'eucaristia, il vino e il pane cessano di essere tali per assumere la natura di sangue e corpo di Cristo).

ARIO venne fuori dal Concilio sconfitto, ma questa sconfitta dipese pi� da Costantino che non da motivi teologici piu' o meno validi discussi dai prelati; del resto lui stesso volle quel concilio e impose a suo giudizio -entrando nello spinoso problema teologico- la soluzione della controversia. Ma gli ariani non si dettero per vinti. Che la disputa fosse una tendenza che intrecciava interessi politici era abbastanza chiaro, tanto che l' imperatore ora appoggiava la posizione Ariana, ora quella ortodossa, pur essendo lui pagano; e lo fu fino alla morte.

Nel 337-361 gli Ariani ripresero forza e tentarono nella chiesa nascente di imporre la loro opinione. Fu un periodo assai confuso e anche tumultuoso: Sinodi continui si condannavano vicendevolmente, altri sinodi riabilitavano i condannati. Finch� Teodosio nel 380 sanzion� la ortodossia di stato; l'arianesimo spar� lentamente. Ma solo a Bisanzio  perchè - se ricordiamo -  ULFILA non � che  approfitt� di queste dispute e della confusioni fra i litiganti schierandosi  con una fazione o l'altra; ma pi� semplicemente  quando part� per evangelizzare i popoli barbari a Costantinopoli non avevano ancora risolta la questione, e la tendenza alla sua partenza era quella decisamente ariana.
 
Lui convinto Ariano e lui stesso Goto diffuse questa dottrina fra i primi Goti arruolati dai romani, ma vivendo lui molti anni (quasi 40) e viaggiando dal Mar nero fino in Germania e in Gallia presto l'arianesimo lo fece diventare la religione nazionale nelle varie stirpi chiamate allora tutte "germaniche", quindi Alani, Goti, Ostrogoti, Visigoti, Alemanni, Burgundi, Marcomanni, Franchi e i Longobardi provenienti dai mari del nord ma gi� con i primi spostamenti verso il centro Europa.
 In pratica ogni barbaro - in seguito invasore dell' impero romano, in quello occidentale come in quello orientale era considerato Ariano. Un' etichetta data gratuitamente perche' molti che si sentiranno in seguito perseguitati non sapevano neppure cos'era questa dottrina, magari erano appena arrivati con le nuove ondate dall' Asia come gli Avari; ma volendosi integrare alcuni accettarono usi, costumi, lingua e religione di quelli locali.

Gli unici a venirne fuori come abbiamo visto sopra negli anni di Clodoveo in Gallia, sono i Franchi che subito dopo la loro conversione proclamano cristiano ortodosso il territorio del loro regno che sar� in seguito la Francia; gli altri invece - se non proprio in forma palese- fino al 1500 rimarranno legati  all'arianesimo, cio� fino al tempo della riforma (Lutero).

Questa la divisione geografica, ora ritorniamo all' editto di Giustiniano. Lo stato Civile!

Nelle Parrocchie sono arrivate le disposizioni della Prammatica Sanzione di Giustiniano; e diventano subito concrete applicazioni;  si inizia a tenere i registri delle nascite, ci si sposa, si nasce e si muore, solo su quei registri, non esiste altra forma di registrazione e non esisteranno fino a Napoleone; in Italia fino al 1870, alla caduta dello Stato Pontificio e quindi con la divisione Stato e Chiesa.

Da quest' anno 564 i sacerdoti sia in citta' che in piccole frazioni, applicano la legge generale e ne adottano la procedura. Accanto al nome dei nascituri qualora i genitori non sono gia' registrati nella parrocchia, mettono la famosa frase "di razza ariana" chi non ha legami parentali con i cattolici ed � stato regolarmente battezzato. Da questo momento, anno 564, non si sfugge piu', quando si porta a battezzare pur procedendo al sacramento che dovrebbe liberare dal peccato originale e far entrare nel mondo cristiano il nuovo venuto al mondo, viene comunque mantenuto questa dicitura come se fosse un bagaglio genetico che non si estinguera' piu', fino ai nostri giorni, infatti ancora oggi nel richiedere un' "atto di nascita" al prete per ottenere uno sposalizio religioso in chiesa, nello stesso in molti casi, riferendosi a nonni o genitori, appare ancora la frase "di razza ariana" o "razza ebrea".
Da non confondere con quella che fu poi una imposizione del nazismo e poi del fascismo; che voleva dire tutt'altra cosa. Non era legata a una dottrina cristologica, ma a una ceppo etnico; cio� agli Arii (nulla a che vedere con Ario) e che nella terminologia scientifica � la designazione dei popoli immigrati in Europa in et� presitorica dall'India e nell'Iran, che insieme ai Romani, agli Slavi, ai Germani, ai Greci, ai Celti, ecc. formano la famiglia degli Indoeuropei.

Questa denominazione fu indebitamente estesa dai teorici del nazismo a tutte le popolazioni di lingua indoeuropea, in particolare alle popolazioni germaniche, considerate con affronto grave alle verit� etniche-scientifiche, come una razza da contrapporre alle altre razze e specialmente all'ebraica, e fu estesa poi a tutta l'etnia semitica (Mesopotamia, Siria. Palestina, Arabia, Etiopia, e alcuni la vollero estesa anche nel meridione d'Italia).

L'identit� di lingua e razza � obiettivamente da respingere: se gli Arii furono uno dei tanti gruppi in cui si divisero le popolazioni di lingua indoeuropea, le stesse popolazioni germaniche non solo non possono essere denominate "ariane" ma non rappresentano neppure, dal punto di vista razziale, una unit�, cos� come non costituiscono unit� razziali alcune popolazioni di lingua indoeuropea.

Basti pensare che proprio nella citt� di Magonza dove per motivi di insediamento di uno dei maggiori castri romani, efficiente per circa 600 anni, si avvicendarono milioni di soldati, e che questi per 24 generazioni si unirono con donne locali, ebbero figli, misero su casa, iniziarono delle stirpi che oggi solo con l'esame del DNA � possibile ricostruire. Proprio a Magonza il bagaglio genetico degli abitanti � nel 50% di origine latina, cio� da Roma in gi� e che alcuni zelanti scienziati tedeschi vollero considerare anche questa di origine semitica, ignorando qualche migliaio di anni di storia dell'Italia del Sud.
 
Cos' come quando prendiamo in considerazione i barbari nella stessa Italia; questi calarono nel corso di circa cinque-sei secoli  a milioni, e proprio perch� erano cavalieri guerrieri nomadi e non avevano donne al seguito, costoro come sappiamo si insediarono in varie localit� e  in alcune le ripopolarono integralmente dopo le tremende epidemie-carestie, e se fu possibile questo ripopolamento lo fu perch� si univano con le donne locali.
Abbiamo visto in quelle valli citate in precedenza quanto � alta la percentuale degli abitanti che parlano ancora oggi gli idiomi originali tedeschi, perch� isolati da secoli. Insomma ogni italiano del Nord ha una probabilit� del 50% di avere un bagaglio genetico barbaro, e in alcune zone d' Italia questa percentuale sale al 90 %, in alcune sacche che abbiamo citato molto indietro, la percentuale � ancora piu' alta, anche del 100%, come Palu' in val dei Mocheni, o a Castel Tesino, nelle valli laterali del Valsugana, e in molte altre valli e nella stessa pianura padana.


Ricostruire da noi le etnie sarebbe molto difficile perch� la religione non ha rappresentato un grande ostacolo come coscienza e formazione di una cultura religiosa molto sentita e quindi capace di dividere l'etnia (a causa di varie scissioni; 5 grandi correnti, 56 chiese). Non cos� invece le popolazioni di religione ebraica che conservando una pi� accentuata cultura e tradizione religiosa (pur avendo essa stessa 3 correnti e 12 trib�) difficilmente si � allontanata dalle rigorose regole (come ad esempio le unioni matrimoniali) e hanno conservato una identit� etnica pi� precisa, marcata, identificabile; una identit� inoltre anche documentale tramite certificazioni civili, che paradossalmente furono poi gli infallibili mezzi per identificare e rintracciare immediatamente nelle varie persecuzioni, gli ebrei nei vari paesi d'Europa.

CONTINUA ANNO 565 >