DA
20 MILIARDI ALL' 1 A.C. |
DA
1 D.C. AL 2000 ANNO x ANNO |
PERIODI
STORICI E TEMATICI |
PERSONAGGI E PAESI |
ANNO 548 d.C.
(
QUI riassunto dell'intero periodo ( guerra gotico-bizantina) dal 540 al 567
) >
*** MORTE DI TEODORA
*** TUTTO L'OCCIDENTE IN MANO AI BARBARI
*** GIUSTINIANO CHIAMA NARSETE CONTRO TOTILA
*** ANARCHIA IN SPAGNA, FRANCIA, PANNONIA
Papa VIGILIO dopo essere stato a Costantinopoli, ha cercato in tutti i modi di non sottoscrivere l'editto dei Tre Capitoli. Barcamenandosi alla meglio, non firmandolo ha perorato la causa di una sospensione in attesa di riesaminare la questione in un prossimo concilio.
Ritornato a Roma, anche se era stato un po' plagiato da TEODORA al monofisismo, Virgilio rimesso piede nella capitale, torna ad essere battagliero, non dispera e non si arrende; anzi ora osa e lancia la sua scomunica all'imperatrice; poi spera nella Provvidenza che venga a risolvere a suo modo la questione.
Forse la Provvidenza lo ascolta fino in fondo la sua invocazione, e anche subito, perch� il 4 Giugno dopo appena 20 giorni dal suo anatema, Teodora muore. Dal nemico numero uno papa Virgilio non ha pi� nulla da temere.
TOTILA nel frattempo lasciata la Calabria, torna al centro Italia assediando Perugia, che si da' per fame a lui; ma anche perch� la sua fama di mostrarsi mite con gli abitanti lo precede. E i certi casi fanno meno danni i goti (che cercano di farsi accettare) che non i bizantini che invece si comportano come padroni, saccheggiando le citt� dove sostano o attraversano con la formale imperiale requisizione di ogni cosa.
Il sollecito di BELISARIO di voler abbandonare e farsi richiamare a Costantinopoli, Giustiniano lo accoglie. Sulla piazza di Roma a sostituirlo e a comandare l'esercito bizantino viene destinato il generale CONONE, l'uomo che aveva gi� perso a Verona contro il re dei Goti. Ma � di brevissima durata la sua permanenza, infatti muore dopo pochi mesi, rimettendo nuovamente in gioco e in crisi la citt�.
Gli subentra il generale bizantino DIOGENE, che per quanto voglia organizzarsi, non riesce a mettere insieme un esercito non solo per attaccare ma neppure capace di difendersi, anche se i bizantini hanno ben poco da difendere, perche' Roma non ha neppure una sentinella nelle mura, e queste nelle indifese porte Aureliane sono completamente aperte.
Non migliore sorte sull'intera penisola. Infatti abbiamo solo 4 citt� dove anche un modesto presidio bizantino � in grado di difenderle: Ravenna � sempre la pi� fortunata perch� � sempre stata per tutti, un problema per assediarla per le sue infide paludi e il mare che la circondano tutta; Ancona pure essa piuttosto tranquilla perch� � appollaiata su un promontorio, imprendibile senza gravi perdite per i nemici; Crotone anch'essa serena perch� posta su una millenaria fortezza tra i due fiumi Tacina il Neto e il mare; infine Otranto pure questa arroccata sul mare e sul fiume Idro che la fa diventare un'isola, una piazzaforte imprendibile dal tempo dei primi greci. Tutto il resto � in mano ai Goti.
Considerando che nel resto dell'Europa la situazione � identica, Procopio � realistico nello scrivere "Tutto l'Occidente � ormai nelle mani dei barbari. Mai stati cos� vicini a realizzare il sogno di quasi 500 anni, ma anche mai stata cosi vicina Costantinopoli a una pace duratura, se solo avesse concesso a Totila un po' di tolleranza, il riconoscimento di certe capacit� e alcune sue virt�; sarebbe stata un'apertura mentale, capace di farli entrambi entrare nella Storia di questa nuova Europa.
Nulla da fare, Giustiniano vede un unico destino per il suo "personale" impero. Che fra tante vicissitudini resister� per quasi altri mille anni, ma rispetto all'Occidente, resiste solo, non si espande, politicamente, culturalmente, economicamente. Una lenta agonia nel suo isolamento.
L'occidente conoscer� i fermenti costruttivi dell'et� dei Comuni, la nascita non meno agitata degli Stati Nazionali, conoscer� il Rinascimento, l'Illuminismo, i movimenti liberali ma non la decadenza, o almeno non nella misura del grande impero d'Oriente.
Basterebbe quest' anno una firma che distenda gli animi; ma questa firma che cambierebbe il mondo, � per Giustiniano tabu', orrore, � cosi disgustato dal barbaro che sta minando il suo impero, che di firma ne fa un'altra: chiama NARSETE per la spedizione punitiva in Italia.
*** Nel corso dell'anno l'impero dei Franchi perde il suo re, muore TEODEBERTO I. Gli succede il figlio TEODEBALDO. Non solo non � capace di proseguire l'opera iniziata dal padre, ma perder� anche dei vasti territori.
*** Stessa sorte in Spagna: ritorna l'anarchia dentro il regno dei Visigoti. Un ambizioso generale, TEUDEGISELO assassina re TEUTE usurpandogli il trono. Ma ci resta poco, meno di un anno, a sua volta � assassinato da un altro generale, AGILA.
*** Situazione critica anche per i LONGOBARDI in Pannonia. Insediatisi dopo aver estromessi gli ostrogoti, tentano di ampliare il territorio rivolgendo le loro armi contro i Gepidi. Dopo alcuni scontri senza esito per entrambi, i due re AUDOINO e THORISINO, si promettono una tregua per due anni.
Ma durer� meno; i Longobardi chiederanno aiuti a Costantinopoli per aggredire nuovamente i Gepidi.
(vedi in Tematica, la Storia completa dei Longobardi)