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20 MILIARDI ALL' 1 A.C. |
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1 D.C. AL 2000 ANNO x ANNO |
PERIODI
STORICI E TEMATICI |
PERSONAGGI E PAESI |
ANNO 492 d.C.
( QUI riassunto dell'intero periodo (gli Ostrogoti in Italia) dal 488 al 493 ) >
*** CHIESA E TEODORICO
Gi� nella sua prima conquista di Milano, il vescovo di questa citt�, LORENZO, a Teodorico e ai suoi ostrogoti gli aveva aperto le porte e offr� sue garanzie nell'aiutarlo. Fu proprio lui quando sull'Adda ci fu il sotterfugio del luogotenente Rufa, a convincerlo di aggregare i reparti voltabandiera di Odoacre.
Anche il vescovo di Pavia EPIFANIO (lo stesso che aveva tenuto ottimi rapporti con Odoacre)un ambiguo lo accolse con adulazioni a non finire, e Teodorico non si risparmi� nel fare gli elogi a questo alto prelato; fece battute come questa "Posare lo sguardo su di lui � un privilegio, vivergli accanto una garanzia, ecco un' uomo che non ha uguali in oriente".
Gli affid� in seguito persino la madre e la sorella.
L'altro vescovo di Ravenna, GIOVANNI, anche lui all'improvviso diventato un ambiguo filo-ostrogoto, si adopr� invece con ODOACRE cercando di convincerlo ad arrendersi, o al limite di proporre a entrambi di dividersi il regno in parti uguali, compresa la corte ravennate.
Insomma TEODORICO, come sta facendo ora il franco Clodoveo, si rese perfettamente conto dei vantaggi che gli avrebbero assicurati i buoni uffici della chiesa; infatti impront� il suo massimo rispetto e si diede molto da fare per ingraziarsela.
Ma lui era un barbaro e barbaro dimostr� di esserlo quando Giovanni dopo avergli preparato come negoziatore e intermediario un trattato che non era disonorevole per tutti e due i contendenti, Teodorico con il vinto ritorn� ad essere il "barbaro sanguinario" (come vedremo)
A Roma viene eletto papa Gelasio.
(pontificato 492-496)
Di origini africane, Gelasio I fu arcidiacono e segretario del suo predecessore prima di essere eletto papa il 1° marzo 492.
Il suo pontificato fu caratterizzato da parecchie questioni. La più importante fu sicuramente quella di convocare e presiedere il concilio di Roma del 494, cercando di dirimere lo "SCISMA D' ORIENTE" (provocato da Acacio, patriarca di Costantinopoli) e dal quale concilio scaturì il famoso decreto che porta il suo nome e che distinse i libri sacri accettati dalla Chiesa cattolica, da quelli che la Chiesa considerò come apocrifi.
In quello stesso concilio, venne affermata la supremazia della chiesa di Roma su tutte le altre. Gelasio I combatté i pelagiani di Dalmazia e ristabilì nelle loro sedi i vescovi ch'erano stati scacciati durante le guerre di Teodorico contro Odoacre. Sostenne inoltre una controversia con gli eretici Nestorio ed Eutiche. Gli viene attribuito il "sacramentario romano", un manoscritto del quale fu ritrovato e pubblicato, nel 1680. Lasciò parecchie lettere, importanti per la storia del suo tempo, tra le quali una indirizzata all'imperatore Teodorico che così recitava : "...due sono i poteri, augusto imperatore, che principalmente governano questo mondo: il potere sacro dei vescovi e quello temporale dei re. Di questi due poteri il ministero dei vescovi ha maggior peso perchè essi devono rendere conto al tribunale di Dio anche per i mortali re".
Dal punto di vista del mantenimento dell'ortdossia cristiana riuscì a far abolire i " Lupercali" ( festa che avveniva tra il 15 ed il 18 di febbraio - del calendario Gregoriano - e che culminavano con la Februatio - un retaggio dei festeggiamenti al dio februo contro le pestilenze ed i mali dei demoni); sostituendo il tutto con la festività della "Madonna Candelora" del 2 febbraio (nda: festa della purificazione dell'anima più che di quella corporea).
Anzichè continuare nell'opera di ricchezza delle chiese e dei sagrati preferì andare incontro alle sofferenze della popolazione dovute in particolar modo alla grande carestia che imperversò durante tutto il suo regno.
Gelasio I morì il 21 novembre 496 e fu sepolto nel sagrato di San Pietro.
Forse per descrivere questa figura umana, oltre che di pontefice, valse molto di più una citazione di "Dionigi il piccolo": "...morì povero dopo aver arricchito i poveri !". Il calendario universale ancor oggi lo ricorda nel giorno della sua morte.