ANNO 450 d.C.

( QUI riassunto dell'intero periodo dal 432 al 476 ) >

*** LA MORTE DI DUE GRANDI PERSONAGGI
TEODOSIO II E GALLA PLACIDIA

Il primo � l'Imperatore d'Oriente TEODOSIO II, muore il 28 LUGLIO. Il personaggio che si era attirato il disprezzo ATTILA. 
Il secondo personaggio � GALLA PLACIDIA, che muore a Ravenna. La sua storia ci ha riempito le pagine degli scorsi anni; fin da quando fu presa in ostaggio nel sacco di Roma.

Se del primo primo gli eventi fin qui raccontati riguardano la sua debolezza come uomo e come imperatore;  della seconda l'avventurosa sua vita ne fa un personaggio femminile figura di prima grandezza nella storia. 
Di essa ricordiamo brevemente la sua vita e gli episodi pi� incisivi: era unica sorella di ONORIO imperatore; fu presa a Roma in ostaggio da ALARICO; sposa del barbaro ATAULFO; maltrattata da SIGERICO; sposa per qualche mese di COSTANZO; esiliata a Costantinopoli; diventata poi "augusta" influenza con la sua personalit�  EZIO (suo ex compagno di sventura come ostaggio). Infine  come abbiamo letto negli scorsi anni,  influenza prima ONORIO suo fratello come imperatore, poi tutta la corte ravennate quando riuscir� finalmente e mettere suo figlio Valentiniano III sul trono. 
Il bigottismo suo contribu� anche  a rafforzare un potere politico-religioso dentro la corte stessa, che aveva costruito le fondamenta di questo suo potere stringendo stretti rapporti con la Chiesa; che via via - da questo momento- aumenteranno enormemente con l'avvento di Papa LEONE Magno. 

Con il Papa e l'appoggio di PLACIDIA i vescovi diventano le figure pi� rappresentative delle proprie diocesi, e con l'affidamento anche della giurisdizione civile e insieme il potere di fare rispettare anche le leggi penali diventano i naturali mediatori del "palazzo" che porteranno  fra non molto (manca solo un anno) a dominare con il prestigio dello stesso Papa Leone tutta la scena politica e religiosa, e con annesso tutto il potere temporale.

Pensiamo  cosa sarebbe accaduto se nel momento in cui GALLA PLACIDIA era sposa ad ATAULFO re dei Barbari, veniva a mancare il fratello ONORIO, la successione come di diritto toccava a lei, e imperatore di tutto l'occidente sarebbe diventato proprio ATAULFO re dei barbari. Oppure se ad Attila avrebbero concesso la mano della giovane Giusta Grata Onoria. Tutta la storia dell'Europa sarebbe stata sconvolta. Geopoliticamente del tutto diversa; anche nella religione.  

Il progetto di unificazione di tutte le genti barbare e romane sarebbe diventato con questa unione cosa fatta, una volont� di unificazione partita da quel lontano 55 a.C. da CESARE, poi ambita da Vespasiano, anelata da Traiano, sognata da Marco Aurelio, cercata da Severo, desiderata da Diocleziano, per parlare dei maggiori che si erano succeduti, cio� in 505 anni di intensa attivit� politica e non parliamo di quella militare con ecatombe di morti nei campi di battaglia e nei palazzi imperiali con le varie congiure.
La differenza era che questa volta questa unificazione non stava compiendosi per volont� romana, ma con una risoluzione imposta dai barbari.
 
Pensiamo a Barcellona se non veniva ucciso ATAULFO come il mondo occidentale sarebbe cambiato. E non dimentichiamo che lui era ariano e la sposa Galla Placidia ortodossa. Quale diverso corso della storia avrebbe preso la Chiesa o lo stesso Arianesimo. Quale familiare compromesso avrebbe unito e fatto finire le rivendicazioni di una o l'altra dottrina. Quale direzione avrebbe preso il corso della storia di tutto il mediterraneo e forse anche di tutto l'Oriente, dove anche qui c'era un uomo debole e incapace, come TEODOSIO II. 

E' un turbinio di ipotesi che lasciamo alla simulazione che ognuno pu� costruirsi. Spostiamo le pedine sulla scena, poi in un grande gioco viaggiamo con la fantasia. Scopriremo che mai si era andati cos� vicini alle possibilit� potenziali che avevano in quel momento tutte le pedine che si trovavano sulla scacchiera, per una soluzione della partita in un modo invece che in un altro.

Quando oggi passiamo da Ravenna, e ci fermiamo un attimo davanti al Mausoleo di GALLA PLACIDIA, dove riposa, pensiamo a tutto questo; e un attimo di turbamento lo si prova.

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