ANNO 441 d.C.

( QUI riassunto dell'intero periodo dal 432 al 476 ) >

*** COMPROMESSI EZIO-GENSERICO

Di fronte alla critica situazione che si � venuta a creare con lo sbarco di Genserico in Sicilia e in Clabria, non potendo reagire militarmente alla minaccia vandala, la diplomazia diventa ancora una volta per EZIO la carta da giocare, anche se vediamo subito che ai risultati conseguibili non ci crede neppure lui. Fra l'altro inizia a comportarsi in un modo ambiguo.

Con una mano offre qualcosa a Genserico, ma con l'altra manda degli ambasciatori ai suoi vecchi amici barbari. Quelli della Pannonia di re RUA, che ora sono guidati  dai due figli, i fratelli ATTILA e BLEDA.

I suoi inviti sono quelli di intervenire al suo fianco per fermare GENSERICO. Le cui intenzioni ora sono chiare intende risalire l' Italia, minacciare la capitale.

 EZIO per� non sa che a sua volta i suoi amici barbari hanno ricevuto lo stesso invito proprio da GENSERICO. 
Indubbiamente i due fratelli devono aver pensato a quanto era ipocrita questo invito di Ezio  a collaborare. Inoltre Ezio sui compensi era rimasto nel vago, non aveva prospettato nessuna futura soluzione, qualora insieme avessero vinto.

Ovviamente i due fratelli iniziarono anche a soppesare qual'era il vantaggio di appoggiare o l'uno o l'altro. O Ezio per respingere Genserico, o il capo vandalo per "far la festa" alla corte imperiale di Ravenna. 
Di Roma non si parla ormai pi�. Non rappresenta pi� nulla, anche se conserva agli occhi di Genserico tutto il fascino della conquista. Era Roma conosciuta come la capitale del mondo conosciuto, mentre Ravenna pochi sapevano addirittura dove si trovava. Ma purtroppo l� era la corte imperiale, e l� si prendevano le decisioni.

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