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CRONOLOGIA

DA 20 MILIARDI
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ANNO x  ANNO
PERIODI STORICI
E TEMATICI
PERSONAGGI
E PAESI

ANNO 428 d.C.

(QUI riassunto dell'intero periodo dal 395 al 431)

*** I PREPARATIVI PER UNA INVASIONE
*** BONIFACIO: CHE PASTICCIO EPOCALE!
*** SPUNTA L'ASTRO DEI VANDALI: GENSERICO

La notizia delle reciproche bellicose intenzioni sia di BONIFACIO (in Africa) sia di FELICE (da Costantinopoli) mettono i due contendenti in fibrillazione; si fanno i preparativi; entrambe le armate si apprestano verso la fine dell'anno a partire per la propria destinazione e quindi verso lo scontro che li attende;  da ovest attraverso lo stretto di Gibilterra scenderanno i Vandali chiamati da Bonifacio, mentre da est via terra e via  mare piomberanno in Africa i Bizantini di Felice.

In Spagna, alla partenza, troviamo a capo dei Vandali un nuovo valido condottiero; costui si chiama GENSERICO, e ha Gi� un buon carisma in mezzo ai suoi fidati soldati. Sono anni che i vandali li avevamo lasciati in questa zona a coltivare terre (in quella parte di Spagna che poi prender� il loro nome "v-andalusia), o a costruire villaggi. Ma ci stavano stretti. Cercavano spazi vitali, all'interno della Spagna, ci avevano anche gi� provato ad allargarsi, ma senza risultato.
Poi c'erano altri vandali sparsi, ed erano quelli che anni prima tentarono di stabilirsi in Francia al di qua dei Pirenei, ma erano stati ricacciati indietro e fatti sgomberare dai franchi-romani dall'intera AQUITANIA (Francia sud, ma alcuni anche nell'ovest e a nord). 
A Genserico  non gli fu difficile trovare uomini per ingrossare il suo esercito che partiva alla conquista di una terra che si affermava era immensa e poco popolata e anche poco difesa.
Del resto ci aveva gi� pensato anni prima (nel 410) lo sfortunato visigoto Alarico; e un tentativo da Gibilterra lo aveva fatto anche Wallia). 

Erano passati quindi pi� di dieci anni, da quando i vandali avevano manifestato questa intenzione. Ma questo progetto fini subito quando il primo fin� seppellito nel Busento, e il secondo la sua spedizione navale in un naufragio fin� in fondo al mare.
Ora i Vandali su sollecitazione di Bonifacio trovavano la giusta occasione. La motivazione religiosa vagheggiata da Bonifacio era  molto pretestuosa ma l'avevano ugualmente accolta; la loro intenzione era quella di allargare il dominio oltre la Andalusia, in una zona che sapevano essere altrettanto geograficamente buona, climaticamente ottima e con colture agricole molto ricche: Non dimentichiamo che era gente che proveniva dal profondo nord-est dell'Asia, erano nomadi. Nei porti dell'attuale Spagna e in Portogallo, avevano visto in questi dodici anni  le abbondanti merci che  provenivano dalle coste "africane"; quindi l'immaginario vol� molto alto e con la visione di una possibile conquista l'ambizione pure. 
La giustificazione per una invasione ora c'era, e fra tante altre, restava quella che erano stati chiamati da un ex governatore dei romani (Bonifacio)  che sapevano forti, capaci e bene organizzati; chiamati a combattere contro i bizantini. Quasi si sentirono onorati di essere stati interpellati. 
Ma ignorano che di romani in Africa (ma anche in Italia)  non  ce ne sono pi� e chi li ha mandati a chiamare non � nient'altro che un "ribelle traditore dell'impero" (cosi viene bollato a Costantinopoli), un millantatore, che ha ben altre ambizioni e motivazioni; una � la vendetta e l'altra � forse quella di salire sul trono imperiale a Ravenna.

Non otterr� n� una cosa n� l'altra, ma sconvolge tutto l'impero; quello bizantino, quello occidentale, l'Africa che per quasi mezzo secolo diventa propriet� personale di un Vandalo; ed infine quella piccola incrinatura nelle dispute religiose, con Bonifacio che mette il coltello nella piaga, diventa prima una crepa, poi  sono divise da un abisso di incomprensioni, che diventano anche divergenze politiche sempre pi� insanabili.
Insomma Bonifacio combina un bel pasticcio che resta tale per secoli e secoli.

CONTINUA CON L'ANNO 429 >