DA
20 MILIARDI ALL' 1 A.C. |
DA
1 D.C. AL 2000 ANNO x ANNO |
PERIODI
STORICI E TEMATICI |
PERSONAGGI E PAESI |
ANNO 396 d.C.
(QUI riassunto dell'intero periodo dal 395 al 431)
* A ROMA RIBADITI GLI EDITTI
* ALARICO IMPLACABILE SUI BALCANI
* LA GRECIA INVASA DAI GOTI
* STILICONE SOGNA UN IMPERO TUTTO SUO
* I PROGETTI DI ALARICO
A ROMA, mentre in Oriente la disputa � gi� iniziata tra ARCADIO e STILICONE e stanno gi� pensando i due come affrontarsi per eliminarsi e poi dopo dominare cos� da solo i due imperi riuniti (ignorando cosa sta riservando a entrambi Alarico), avviene nella capitale dell'Occidente una nuova svolta con la restaurazione del potere bizantino dopo l'uscita di scena di Eugenio; che significa soprattutto il ritorno del potere "teodosiano" ai cristiani; in questi ultimi anni una autorit� messa in discussione nel suo aspetto politico-religioso, perch� accusata di scelte intolleranti.
L'aristocrazia pagana romana, oltre che delusa per la disfatta della missione appoggiata con tanto entusiasmo perch� sperava in una sconfitta di Teodosio e l'avvento di un nuovo corso politico-religioso meno severo, � pesantemente colpita dalle vecchie disposizioni che erano state impartite dall'imperatore in precedenza, prima dell'arrivo di EUGENIO.
Gli editti sono subito rinnovati dai due imperatori ragazzini (loro?), e sono applicati con maggior rigore contro i pagani: nuovamente proibendo i sacrifici, le magie, l'auruspicina anche privata, i banchetti funebri romani e altre manifestazioni pagane culturali e ludiche; sono tutte colpite da severe leggi, e nuovamente e questa volta con pi� zelo (sembra vendicativo) deciso l'allontanamento di tutti quei funzionari, sacerdoti, maestri, ministri, senatori, cui erano stati nuovamente concessi i privilegi governativi dal prefetto pagano Venafrio e da Eugenio nel loro breve periodo di governo.
Ma se Roma ha solo questi problemi, Costantinopoli ne ha ora uno molto pi� grave. Nelle sue vicinanze, e con destinazione proprio la capitale d'Oriente, in tutto il Peloponneso e in Asia minore, si sta abbattendo un'orda vendicativa e distruttiva.
E' quella di ALARICO, trasformatosi in un ciclone devastante, in continuo movimento; imprevedibile, operando in un modo perfino irrazionale.
Dall'Illiria razziata a tappeto, giunto in Macedonia, Alarico irrompe nella Tessaglia, sulle Termopili, nella Beozia, nell'Attica. Occupa il Pireo e costringe Atene a capitolare isolandola. Poi non incontrando pi� resistenza, scende nel Peloponneso; all'istmo di Corinto travolge ogni cosa e punta su Argo e Sparta. In pochi mesi l'Illirico e l'intera Grecia � sua. Ma ne rimase deluso. Aveva sentito parlare di citt� favolose, ma lui non amante n� di filosofia n� di marmi artistici, quello che gli apparve gli sembr� un deserto. Non era di certo la Pianura Padana dov'era stato con Stilicone.
ARCADIO che avrebbe dovuto difendere la Grecia sotto la sua giurisdizione, si mosse poco; era timoroso di attirare o scatenare l'ira di Alarico su Costantinopoli. Anzi convinto che il visigoto stia lavorando per l'ambizioso STILICONE che vuol diventare unico imperatore, con cautela si muove con delle trattative di pace (strapagandole).
Mentre a sua volta STILICONE, alle prime mosse era convinto che ALARICO mirasse a crearsi un suo impero indipendente. Ma poi l'alleanza con Arcadio lo insospett�, forse i due si erano alleati per scatenare una guerra proprio nei suoi confronti, per portargli via la reggenza dell'Occidente. Decise di anticipare le loro mosse; pensando questa volta di attaccare non per via terra, ma per via mare, sbarcando a sud di Corinto, per poi scontrarsi o trattare con Alarico che attualmente era rimasto in Grecia. Non escludeva questa ultima possibilit�. Riuscire a comprare con i denari l'appoggio di ALARICO per i suoi scopi futuri. Cio�, eliminare ARCADIO, dividersi prima l'impero con il barbaro, poi eliminare anche lui.
Seguitava sempre a sottovalutare ALARICO, che pensava a sua volta il contrario. O con un alleanza o con le armi, prima o dopo sarebbe piombato in Italia, la strada la conosceva bene, e aveva un conto in sospeso con Stilicone; inoltre non lo temeva affatto come uomo. Lo aveva salvato due volte da una brutta situazione militare, quindi si sentiva forte.
STILICONE nel frattempo sta facendo anche un'altra mossa politica. Quella di cautelarsi dinasticamente.
ONORIO � figlio di Teodosio e ha ora solo 13 anni. Stilicone che ha sposato la nipote dello stesso Teodosio, ha avuto una bambina, Maria, che ne ha ora 12 di anni. Sta preparando insomma il matrimonio tra loro due. In un modo o nell'altro, lui un ex vandalo, diventava inattaccabile con questa unione, sarebbe entrato nella successione dinastica dei bizantini una volta finita la reggenza come tutore di Onorio.
Ma a sconvolgere i suoi futuri progetti ci si mise l'Africa. Da anni una ubbidiente provincia di Roma. Ci si mise poi ALARICO stesso che non aveva dimenticato il torto ricevuto. Ci si misero i Germani che in tutta questa situazione caotica stanno approfittando. E ci si misero anche i Vandali e gli Alani che stanno premendo a loro volta i germani sul Danubio e sul Tibisco.
Insomma Stilicone ha davanti a s� molti problemi da risolvere.