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ANNO 393 d.C.
QUI
riassunto del PERIODO
da GRAZIANO a TEODOSIO dal
378 al 395 d.C.
L'ANNO 393
* INIZIO DEL MEDIOEVO?
* ONORIO E ARCADIO AUGUSTO
* LE NOMINE DI STILICONE
*** L'ULTIMA OLIMPIADE
A Costantinopoli, l'Imperatore TEODOSIO, oltre che organizzare meticolosamente quella che sar� la sua ultima spedizione militare; con un brutto presentimento, a gennaio crea augusto ONORIO che compie quest'anno 9 anni.
ARCADIO, l'altro figlio di Teodosio di 16 anni, aveva ricevuto la nomina dieci anni prima, da quando ne aveva 6, quindi prima della nascita di Onorio. (Un particolare questo da non trascurare, per quanto accadr� tra poco)
Al primo, ora, Teodosio ha destinato l'impero d'Occidente, mentre al secondo quello d'Oriente.
TEODOSIO, sempre con le sue simpatie per gli ex barbari, nomina in questa circostanza, generale e suo aiutante, il poco pi� che trentenne STILICONE. Un capo vandalo da 10 anni a suo servizio. Un uomo valido, coraggioso, uno dei pi� capaci. Intelligente ma anche diabolico.
STILICONE, giovane aitante, ancora quand'era ventenne, era stato preso in simpatia da Teodosio, gli aveva cos� concesso in sposa la nipote SERENA; poi nel corso degli anni lo aveva promosso a cariche sempre pi� alte. Ora in questa circostanza oltre che metterlo al suo fianco lo nomina tutore e... reggente del piccolo ONORIO. Una scelta questa che a brevissima scadenza avr� una enorme importanza.
Ma Teodosio per quanto previdente non credeva proprio di morire a 48 anni durante questa campagna militare in Italia (morir� a Milano il 17 GENNAIO del 395).
Quanto ad ARCADIO (ora sotto la tutela di RUFINO) avr� anche lui molte disavventure: una immatura fine come il padre, non prima di aver irritato il suo tutore (che forse fece uccidere) quando tornato dalla stessa spedizione con suo padre in Italia (il 27 APRILE del 395) spos� la figlia del goto Bauto, EUDOSSIA, che gli partor� nel 401 un altro grande personaggio TEODOSIO II (nato quindi da madre gota).
Lasciamo i preparativi per la campagna in Italia e andiamo ad esaminare i provvedimenti epocali che Teodosio prende in questi ultimi mesi di vita mentre � a capo di fatto di entrambi i due imperi.
SI SVOLGE L'ULTIMA OLIMPIADE
DOPO 1169 ANNI - LA CCXCIII.
Erano iniziate nel 776 a.C. in Grecia.
Molti storici propongono di iniziare il cosiddetto MEDIOEVO con questa data, il 394 (l'editto � appunto di quest'anno, di fatto il prossimo), indicando la fine delle Olimpiadi come la fine della civilt� del mondo antico.
Si svolgevano (o meglio si celebravano) ogni quattro anni, regolarmente, tanto che assunsero come fondamento della cronologia dei Greci usando appunto il calendario Olympiacus come riferimento a tutti i loro fatti storici. In ogni opera tramandataci si citava sempre la data delle Olimpiadi, usandola come facciamo noi con gli anni.
Non calcolavano dunque l'anno solare: ma periodi temporali di 4 anni.
Molti storici greci e anche romani usarono questo calendario come punto di riferimento per molti fatti storici del passato. Compreso il monaco Dionigi pi� tardi, che cercando di far coincidere ad ogni costo episodi dei Vangeli per fissare la nascita di Cristo, utilizzando sia il computo di Varrone (anche allora non proprio certo) sia l'Olympiacus, commise numerosi errori. (Un accenno lo abbiamo fatto nell'anno 1 d.C.Ma parlavamo di Olimpiadi e purtroppo coloro che stanno partecipando e assistendo quest'anno ai duecentonovantatreesimi giochi, non sanno ancora che sono gli ultimi. L'editto di Teodosio verr� reso noto il prossimo anno prima della sua partenza da Costantinopoli; che per� non rivedr� pi�.
Tutte le manifestazioni, soprattutto quelle collaterali furono considerate da Teodosio e dall'episcopato cristiano tutte pagane e pertanto eliminate dalla vita pubblica.
Le Olimpiadi si celebravano ad Olimpia in onore di Zeus olimpio. Originariamente si svolgevano in un solo giorno e le gare erano limitate alla lotta e alla corsa. A partire dal 472 a.C. la durata fu portata a cinque giorni con altre competizioni spettacolari come la corsa dei cavalli e dei carri; altre gare erano il salto, il pugilato, il pentathlon e la corsa con le armi. Poi si unirono i poeti quando furono contrassegnati i giochi da un carattere religioso ancor prima che agonistico, perch� si svolgevano nella cornice di una festa religiosa, essendo i giorni di apertura e di chiusura riservati a sacrifici e riti.
VI RIMANDIAMO ALLE ORIGINI DELLE OLIMPIADI LE MOTIVAZIONI
COME SI SVOLGEVANO LE GARE I RITI E LE FESTE
Muore cos� lo sport, la cura fisica ed estetica del corpo umano, e lo svago salutare e spensierato di una moltitudine di gente nelle palestre, negli stadi, negli ippodromi di molte citt�, frequentati tutto l'anno con altri piccoli "campionati" locali di "selezione" (come oggi).
Muore lo sport ma muore anche quella che era una palestra dell'intelletto, perch� le Olimpiadi comprendevano oltre che gare sportive, ginniche ed equestri, pure concorsi di poesia e di eloquenza. Purtroppo i giochi iniziavano e si chiudevano con ufficiali celebrazioni religiose ed estemporanee ritualit� popolari scaramantiche accennate sopra, ma che il cristianesimo boll� indistintamente: tutte "pagane ".
Queste ultime erano delle semplici manifestazioni di carattere popolare che una moltitudine di zelanti tifosi nel corso dei tempi aveva trasformato in veri e propri riti propiziatori per, o avere la fortuna dalla propria parte, o fare una "iettatura" agli avversari
Il rito pi� noto dei tifosi della squadra delle bighe (la corsa pi� seguita, una specie di campionato del mondo di Formula Uno, che era il clou della manifestazione e ci andava di mezzo il prestigio della nazione partecipante) era quello di "buttare" lungo il percorso dell'avversario straniero i pi� disparati intrugli e misture per farlo perdere e improvvisavano perfino nella notte precedente processioni iettatorie sul percorso. A loro volta altri tifosi, per la propria squadra del cuore (o nazionale) cospargevano il terreno con terra presa nell'area sacra dove sorgeva il tempio di Zeus, o aspergevano la pista, gli atleti, i carri e i cavalli, con acque di fonti sacre.(Insomma facevano quello che fanno ancora i tifosi di oggi negli stadi di calcio, o a Siena al Palio (quando il prete della contrada va a benedire il cavallo). O come ieri, i riti propiziatori degli aerei di Hitler prima di sganciare le bombe; o quello che propizi� il 29enne Tibbets nello sganciare l'Atomica su Nagasaki; o quelli che facevano i vari Mussolini e Roosevelt ecc; cio� far aspergere dal cardinale di turno, con l'acqua Santa, le bombe, i cannoni, le baionette e i gagliardetti). Proprio nessuna differenza, "Dio � con noi" era poi il motto di tutti. E Dio ebbe un bel da fare per accontentarli tutti).
Per la ripresa delle Olimpiadi dovranno passare altri 1500 anni. Il parigino P.de Coubertin propose di riprendere la tradizione "pagana" nel 1896; le Olimpiade Moderne s'inaugurarono proprio ad Atene.
Nello sport i "secoli bui" durarono quindi di pi� di tutte le altre discipline: 15 secoli esatti! Infatti, a pochi mesi dal grande appuntamento (per i giochi del 397) convinti i greci che con la repentina morte di Teodosio avvenuta nel 395, i giochi sarebbero ripresi, i cittadini sperarono fino all'ultimo, poi giunse da Costantinopoli la ferale notizia. I giochi non erano stati messi in programma, gli inviti agli altri Paesi non erano stati inviati. I giochi definitivamente non si sarebbero mai pi� svolti. Una delle pi� longeve istituzioni, che univa i popoli anche quando erano in guerra tra di loro (erano perfino sospese le belligeranze) veniva cancellata con un tratto di penna. Moriva cos� con una discutibile motivazione. Le giornate e le esistenze di ognuno iniziarono a farsi grigie.
Purtroppo il resto doveva ancora venire!
Il teatro gratificava basse passioni. L'arena stimolava istinti bestiali; e la danza era una inseparabile compagna dell'indecenza, perch� - predicava ora Crisostomo - non dava ristoro alla mente, ma eccitava le passioni pi� basse. Indistintamente erano tutte queste cose focolai di immoralit�.