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20 MILIARDI ALL' 1 A.C. |
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STORICI E TEMATICI |
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ANNO 385 d.C.
QUI
riassunto del PERIODO
da GRAZIANO a TEODOSIO dal
378 al 395 d.C.
L'ANNO 385
* SANT'AMBROGIO DIVENTA LEGGENDARIO
* DALLA CINA, SPIEGATE LE ECLISSI
AMBROGIO - Quest'uomo doveva avere un intelligenza non comune, e un vero senso etico della vita umana, personaggi come lui, riempiono e appagano tutti quegli animi che desiderano e invocano giustizia.
Come abbiamo gi� riferito lo scorso anno, il piccolo imperatore quattordicenne, VALENTINIANO II, temendo il peggio ha chiesto aiuto e si � messo sotto l'ala protettrice di AMBROGIO il cristiano, pur essendo lui ariano.
Il Vescovo di Milano non gli offre solo un rifugio al riparo di future sorprese, ma si attiva con numerose missioni diplomatiche per cercare di conoscere le vere intenzioni di MASSIMO MAGNO, e discutere con lui quali condizioni poneva, prima che accadesse quello che era il timore principale di Valentiniano ma anche sue, cio� una invasione in Italia per unirla nel suo impero.
Visti gli infruttuosi e numerosi contatti presi con l'ostinato generale - che da mite uomo com'era, ora � un ambizioso uomo di potere - AMBROGIO decise di intervenire di persona.
Pretendeva l'imperatore ribelle ed esurpatore, che VALENTINIANO II andasse da lui personalmente a trattare. AMBROGIO a questo punto, malgrado l' insofferenza che nutriva per gli ariani; gli confiscava i beni, li voleva convertiti ad ogni costo, lanciava nei loro confronti anatemi e anche lazzi, e non li risparmi� nemmeno ai suoi colleghi al Concilio, reagisce alla richiesta di MASSIMO, consigliando VALENTINIANO a non muoversi da Milano.
Poteva sbarazzarsi di questo ragazzino in un modo semplice, non interessandosi a una questione che non lo riguardava. Ma sarebbe stato poco onorevole e contro i suoi principi. Inoltre c'era il fatto politico. Capisce che il viaggio in Gallia e l'incontro di Valentiniano con Massimo potrebbe nascondere un tranello: l'eliminazione del piccolo imperatore, anche se non proprio con un'azione proditoria, con chiss� con quale orchestrato incidente.
Questa traumatica conclusione permetterebbe poi a MASSIMO di entrare in Italia avanzando quelle pretese territoriali che dopo la sua invasione in Gallia, pur uccidendo il padre del ragazzino che aveva tradito, non erano state del tutto soddisfatte da Teodosio.
AMBROGIO dunque agisce. Informa subito Teodosio del pericolo, fa distaccare sui confini una massa imponente di soldati a protezione di una invasione. Poi lui stesso di persona in pieno inverno parte e va a Magonza, a discutere con il "ribelle" che si � trincerato con un silenzio che non promette nulla di buono, e parte non prima di aver messo al sicuro non solo Valentiniano II, ma anche tutto il suo seguito, naturalmente tutto Ariano. E qui assistiamo a un paradosso ma nello stesso tempo con questo agire vediamo anche la grandezza di Ambrogio.
Un vescovo ortodosso che rischier� due volte la vita per difendere una ingiustizia fatta a degli Ariani, questo � quanto paradossalmente fece Ambrogio.
A Magonza tratt� con Massimo parlandogli in un modo sprezzante, come sapeva fare solo Ambrogio quando aveva davanti i potenti boriosi e arroganti. Ma non riusc� a dissuaderlo di molto. Allora Ambrogio quasi furente gli comunic� questa volta alzandosi sulle punte dei piedi con la sua imponenza - che se aveva delle cattive intenzioni, e il proposito di varcare il confine, in Italia gli avrebbero riservato un saluto tutto particolare, quello che avrebbe visto l'ultima volta in vita sua, un saluto molto movimentato fatto di sciabole. Quello che lui si meritava.
MASSIMO MAGNO dovette subire questo minaccioso attacco verbale. Poi informatosi se veramente i confini erano veramente cos� pericolosi, avutane la conferma, desistette dai suoi propositi; ma quel "pretaccio" che gli parlava cos�, si ripromise, non l'avrebbe passata liscia.
Ambrogio se ne torn� a Milano. Aveva salvato VALENTINIANO II, che cerc� di rassicurare nel considerarsi imperatore con tutta tranquillit�, e gli disse convinto, che l'invasione in Italia l'aveva evitata. Ma la cosa non finiva l�.In Grecia iniziano i giochi della CCXCI Olimpiade.
SCIENZA - Negli annali cinesi di quest'anno, � riportata una notizia astronomica. Lo studioso CHIANG CHI ha scoperto e spiega le cause del fenomeno delle eclissi di luna. Dando per scontato il sistema solare come lo conosciamo oggi. La sua intuizione � che la Terra viene a trovarsi tra il sole e la luna, e che la Terra pur essendo pi� grande della Luna, posta a una determinata distanza, la sua ombra investe la Luna e casualmente il suo cono d'ombra collima esattamente con la superficie lunare.
Stesso concetto nell'eclisse solare; quando il disco lunare viene a trovarsi, in questo caso, tra il Sole e la Terra e la Luna proietta la propria ombra sulla Terra.