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20 MILIARDI ALL' 1 A.C. |
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ANNO 309 d.C.
QUI riassunto del PERIODO di COSTANTINO dal 306 al 337 d.C.
L'ANNO 309
* MASSENZIO A ROMA
Ignorando la disputa dei suoi colleghi, non partecipando alla Conferenza di pace, rimasto solo a Roma, Massenzio fa decisamente l'imperatore e ignora quanto � accaduto a Carnuntum al convegno di pace; e se ignora di che cosa hanno parlato i suoi consociati all'impero, ignora anche cosa stanno tramando i suoi colleghi contro di lui. Lui a Roma cerca solo di conquistare le folle.
Ma quasi presumendo cosa c'� nell'aria, Massenzio prende alcune precauzioni per evitare di essere spodestato e nello stesso tempo anche lui pensa a come spodestare semmai gli altri.
Stringe quindi alleanze con MASSIMINO e concepisce il progetto di dividere in due con lui l'intero impero. Hanno entrambi l'ambizione, ma non sono dei buoni politici n� entrambi cercandosi e mettendosi insieme hanno fatto una reciproca buona alleanza.
La difesa dei culti pagani sia in Palestina dove si trova MASSIMINO, e sia a Roma dove opera MASSENZIO, diventano maniacali. I due tiranni impongono che tutti i cristiani partecipino ai sacrifici, anche i lattanti; che tutti debbono presenziare ai pubblici sacrifici e gustare la carne delle vittime; e ogni oggetto posto in vendita al mercato deve essere con l'aspersorio macchiato e spruzzato del sangue del sacrificio. Poi entrambi fecero costruire nelle due citt�, nuovi edifici da adibire a templi e basiliche per le feste pagane.
Ma come abbiamo gi� accennato, nella stessa Roma pagana, ci sono gli stessi pagani che non ne possono pi� del clima di terrore; a tutti parve che certe imposizioni e certe manifestazioni di intolleranza erano eccessive, pesanti, disumane e che andavano oltre i limiti. Sembra insomma che a Roma il sangue non lo volesse vedere pi� nessuno, n� quello dei sacrifici, n� quello fatto sgorgare dai cristiani caduti vittima di cruente persecuzioni, spesso irrazionali e senza gravi motivi
Qualche pagano protestando lo disse anche ad alta voce e pag� anche con la vita.
Questa verit� ci viene da una testimonianza curiosa; quando i cristiani si organizzarono per favorire l'entrata in Roma di Costantino, ricevettero aiuti perfino da quelli che venivano considerati pagani ma non intolleranti fino al punto da volerli morti o mutilati, visto che questa era ultimamente la nuova punizione. Non solo quindi i cristiani ma ogni cittadino di Roma non volevano sentir pi� parlare n� di Massenzio, ne' di Galerio, ne' di Massimino che ai suoi editti in oriente cos� feroci contro i cristiani ormai non ubbidivano nemmeno pi� i suoi soldati.
Poi c'era il fatto politico di immagine. Nel resto delle province con i vari editti emessi dai nuovi augusti e cesari Massenzio fu dichiarato nemico pubblico e non sovrano del grande leggendario e millenario impero di Roma.
Questa propaganda in negativo fu abilmente concentarta nella capitale dell'Impero, e Roma tutta non ci stava a vedersi governata da un uomo che a torto o a ragione non veniva riconosciuto nel mondo. Si sentivano screditati.
Emergeva dalla borghesia e fino all'ultimo uomo della plebe il desiderio di una politica della distensione e non del terrore, della legalit� di uno stato e non quella di una citt� ormai blindata, isolata, e fuori dalla considerazione del resto del mondo.
MASSENZIO far� di tutto per farsi ben volere, dai pagani e dai cristiani; allontaner� i due papi in disaccordo perch� litigavano l'uno contro l'altro; ma nonostante questo confino i loro seguaci seguitarono a provocare disordini, ed in questi casi intervenne per dei motivi di ordine pubblico, ma per il resto come tolleranza, con un editto del 2 LUGLIO del 311 conceder� ai romani e quindi anche ai cristiani la libert� di culto e restituir� loro anche le propriet� che erano state confiscate durante gli anni di persecuzione. Cosa che in seguito non far� neppure Costantino e Licinio con il loro editto sulla tolleranza.
Insomma il clima era cambiato, IL 30 APRILE dello stesso anno perfino Galerio, colpito da una grave malattia, ebbe il timor del Dio cristiano, e con un editto fece cessare per sempre le persecuzioni e i seguaci del Cristo ricevettero finalmente il riconoscimento giuridico e la libert� individuale di coscienza proprio da colui che era stato il loro pi� grande persecutore. Finivano cos� con Massenzio e poi con Galerio le persecuzioni.
Curiosa e molto singolare � una affermazione di Lattanzio che disse che Dio aveva permesso le persecuzioni per portare poi i pagani in seno alla comunit� della Chiesa.
Per Costantino la strada era ormai spianata, chi poco chi tanto stava contribuendo al cambiamento di tutta una politica e stava mettendo solide basi a una grande religione che da questo preciso momento non ha davanti a se' quasi pi� nessun ostacolo, anzi d'ora in avanti sar� proprio questa religione che guider� il mondo spirituale e anche il mondo temporale, con molte deformazioni, abusi, interpretazioni di parte, oscurit�, errori e venali ambizioni umane anche dentro il clero, oltre le spaccature all'interno della Chiesa stessa, non solo teologiche ma anche temporali, che troveremo nei prossimi anni e nei prossimi secoli fino ai giorni nostri.
Un momento storico di portata enorme, epocale.
Stava finendo un mondo che a Roma era iniziato 1064 anni prima, nei "fatali colli".
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