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CRONOLOGIA

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ANNO x  ANNO
PERIODI STORICI
E TEMATICI
PERSONAGGI
E PAESI

ANNO 272 d.C.

QUI riassunto PERIODO DA AURELIANO A CARINO  dal 270 al 285 d.C.

*** AURELIANO IN SIRIA - 
*** L'EGITTO - E LA REGINA ZENOBIA

Rientrato subito a Roma, l'imperatore AURELIANO ha notizie non buone dalla Siria e decide subito di partire per recuperare i territori persi dai romani ad opera di una regina del luogo che sta diventando troppo potente e allargando la sua sfera d'influenza su altri territori che vanno dall'Egitto fino all'Ellesponto.

La spedizione si dimostra subito soddisfacente; vengono riconquistati i territori fino quasi a Palmira, e nel medesimo tempo  con un immediato disimpegno di una parte delle forze che aveva messo in campo, Aureliano ha inviato il generale AURELIO PROBO in Egitto a ripristinare anche li' il dominio romano, visto che questa  erede di Cleopatra, la regina ZENOBIA del Regno di Palmira, con molta ostentazione stava ripromettendosi (forse entrata troppo nella parte della sua illustre antenata) di mettersi a fare la conquistatrice di imperi, non sottacendo la sua idea fissa che era quella di rivolgersi proprio con questi suoi progetti ambiziosi oltre che audaci, contro Roma.
Infatti approfittando dell'assenza dei romani che avevano non pochi problemi in casa con i Vandali e con gli stessi imperatori, aveva iniziato a estendere la sua influenza sui territori romani in oriente, prima nei dintorni di Palmira, successivamente era arrivata fino in Egitto, e cominciava a spingersi verso nord, alla conquista dell'Asia, fino all'Ellesponto.

Di coraggio e di intelligenza ne aveva quanto la sua ambizione, e considerando che finora all'orizzonte, da oltre un paio di secoli, non e' mai apparsa una donna, la possiamo annoverare come una delle pioniere che volle cimentarsi e misurarsi in quel grande anfiteatro, o arena insanguinata, che era diventato da un po' di tempo il tragico passatempo prediletto di chi dell'impero romano invece doveva essere vigile, forte, capace, illuminato. Erano cos� scesi nell'arena solo i piu' inetti contendenti, e cosi tanti in così breve tempo, che e' perfino difficile citarne il numero e i nomi, perche' alcuni regnarono un solo giorno e non hanno riempito con la loro presenza nemmeno una riga nel grande libro della storia.

Ma torniamo a Zenobia. Ci vorrebbe almeno cento pagine per descrivere questa donna che viene considerata una delle figure piu' romantiche della storia. Oltre che perfetta madre e sposa, aveva una grande passione per la cultura greca, tanto che alla sua corte diede ospitalita' fissa al grande retore greco Longino, e un altro suo protetto e grande ospite era Paolo di Samosata che gli valse indubbiamente l'appoggio di tutta la popolazione cristiana di quel territorio che voleva lentamente assorbire a spese dei pagani romani.
Ma non amava solo la cultura greca, era anche una profonda conoscitrice della letteratura egiziana e come abbiamo gia' accennato aveva una grande considerazione per la sua antenata Cleopatra che elesse a modello della sua vita, commettendo forse alla fine i suoi medesimi errori.

Zenobia aveva sottovalutato Aureliano che si presento' invece determinato e con un formidabile esercito per ristabilire il primato di Roma. Nonostante tanto spiegamento di forze, per altri motivi l'imperatore proprio davanti alle porte di Palmira gli era venuta meno la certezza di sconfiggerla, tanto da offrire trattative di pace, e qui Zenobia commise un altro errore nel sottovalutarlo; non era una richiesta che dimostrava debolezza, ma forse il fato aveva deciso cosi' per Aureliano. Zenobia ebbe l'imprudenza di rispondere un no quasi con insolenza.

Aureliano, prosegui' la sua azione, assedio' la citta', Zenobia vistasi perduta e aspettando invano gli alleati persiani, dovette fuggire ma fu raggiunta e fatta prigioniera.

Palmira ne pago' le spese, prima Petra, poi Dora Europos, scompariva dalla faccia della Terra quest'altra leggendaria città. Fu completamente distrutta, privata di ogni anima viva, rasa al suolo, dopo pochi anni scomparsa sotto decine di metri di sabbia con tutti i suoi nascosti tesori venali, artistici e culturali.

Quando era caduta Palmira, non era stata subito distrutta. Aureliano mise 600 arcieri come guarnigione per il controllo della città. Ma l'anno dopo, nel 273 ci fu la rivolta d'Apsaeus con i Palmyreni. Aureliano tornato rapidamente sui suoi passi rase al suolo la città sterminando praticamente la popolazione.
Maggiori dettagli sono dati dalla Storia Augusta anche se è una fonte da prendere con cautela ma è la principale di cui si possiede.

Il trionfo di Aureliano su Palmira, si celebrò nell'anno 274 d.C. dopo aver riconquistato l'impero secessionista delle Gallie, che leggeremo nei prossimi due anni.

Zenobia fu portata a Roma ad assistere al trionfo di Aureliano "restauratore dell'oriente e dell'occidente" e verr� fatta sfilare con tutti gli ori addosso ma incatenata davanti ai prigionieri, ridotta a quella umiltà che non era stata capace di esprimere nelle benevoli trattative di pace offertigli a Palmira da Aureliano, che pago di questa umiliazione inflittagli, fu alla fine con lei magnanimo;  come vedremo nel prossimo anno......

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