20
MILIARDI ALL' 1 A.C. |
1 D.C. AL 2000 ANNO x ANNO |
PERIODI
STORICI E TEMATICI |
PERSONAGGI E PAESI |
ANNO 234 d.C.
QUI riassunto del PERIODO: A.
SEVERO A FILIPPO (dal 222
al 249)
*ALESSANDRO SEVERO SUL DANUBIO-RENO
Come si conviene a un grande "condottiero" di questi ultimi tempi romani, Alessandro spinto, e anche qui preso per mano e accompagnato dalla madre, sale verso il nord per far fronte e risolvere con le armi le critiche situazioni in corso che i corrieri allarmati portavano a Roma.
Alessandro deve reclutare distaccamenti da altre regioni; dall'Italia mettere insieme contingenti di ausiliari o cercare disponibili mercenari; riunire i pochi sopravvissuti che erano stati in Persia con lui; mandare a chiamare una legione nella Pannonia. Infine con questa colonna e con in testa la madre (lui ha solo 26 anni) scavalca le Alpi.
Mentre provenienti da varie zone si riunisce il grosso della truppa che era prima dislocata nei castri, nei limes; sono i gia' accennati soldati-contadini. Ci vuole un intero anno per mettere insieme un esercito, per trovare gli uomini, per metterli in marcia sui valichi e per distaccarli a Vienna, a Salisburgo, a Strasburgo, Koblenza, Bonn, Colonia.Lui, Alessandro Severo, con la mamma "generale", si piazza a MAGONZA. Non deve essere un bello spettacolo veder giungere alcune legioni rattoppate alla belle e meglio. Forse alcuni soldati pensano guardandosi l'un l'altro, che si fanno reciprocamente pena. Sono stanchi e demotivati dopo aver varcato il Brennero, il Passo Resia e aver percorso 400-500 chilometri a piedi, attraverso le foreste del Giura, della Selva Nera, del Palatinato o attraverso la Renania.
Non deve proprio essere un bello spettacolo per chi per 3 anni aveva coltivato in pace le rape nell'orto, servito e riverito dagli abitanti locali timorati o amichevoli per forza.
Ce solo una legione che � all'altezza della situazione o meglio in grado di combattere, ed � comandata da un buon generale GIULIO VERO, truppe che lui stesso ha addestrato, che conosce e ne ha piena fiducia. Tutto il resto una marmaglia apatica.