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MILIARDI ALL' 1 A.C. |
1 D.C. AL 2000 ANNO x ANNO |
PERIODI
STORICI E TEMATICI |
PERSONAGGI E PAESI |
ANNO 228 d.C.
QUI riassunto del PERIODO: A.
SEVERO A FILIPPO (dal 222
al 249)
* MORTE DEL LEGISLATORE ULPIANO
Ulpiano, insigne giureconsulto, ed anche prefetto del pretorio, era stato messo assieme ad altri suoi influenti colleghi a fianco del giovanissimo imperatore Alessandro Severo, creando uno straordinario consiglio di reggenza formato anche da senatori, tornati ad essere dei collaboratori di quella politica dell'impero che come in passato nasceva a Roma, e non dentro le legioni delle province.
Questo consilium principis, com'era chiamato stava rimettendo in sesto sia le finanze con meno sprechi di denaro pubblico, sia la giustizia, che per� entrambe cominciarono a dare fastidio alla casta militare ultimamente assurta a un assolutismo monarchico. A Roma -come aveva gi� fatto Settimio Severo- i PRETORIANI erano i fidati custodi, i loro informatori oltre che difensori della loro autorit�.
Il corpo era costituito da dieci coorte di 1000 uomini, composti da una rappresentanza elitaria delle migliori forze armate dello stesso imperatore; e proprio per questo motivo gli stessi godevano di particolari privilegi, ottenuti dall'imperatore che li aveva oculatamente scelti.Sono numerosi questi privilegi - fra cui quello (e lo abbiamo visto fare pi� volte) di nominare e di acclamare un nuovo imperatore, che poi con i donativi non tradisce mai quest'acclamazione a suo favore (altrimenti sono loro ad ucciderlo, e anche questo lo abbiamo visto pi� volte fare ). N� con la gratitudine tradisce le loro aspettative concedendo loro numerosi riconoscimenti non solo pecuniari ma anche di carriera.
ULPIANO viene ucciso prima che alcune sue norme contenute nelle sue illuminate leggi fossero applicate; e non a caso queste serviranno come base per alcune leggi che emaner� poi COSTANTINO nel 280-337, l'imperatore che elimin� nel 312, dalla vita nazionale, i pericolosi pretoriani. -Guarda caso pensando proprio a Ulpiano, che torner� attuale ancora a Costantimpoli trecento anni dopo la sua morte.
Infatti anche la raccolta di opere e varie leggi di Ulpiano in gran parte furono utilizzate e confluiranno poi nel Digesto di GIUSTINIANO (482-565). Il grande trattato -"Corpus iuris civilis"- della codificazione del diritto romano che porta il suo nome, che compil� raccogliendo e riorganizzando tutto il materiale legislativo e i testi della giurisprudenza classica; soprattutto molte leggi concepite trecento anni prima proprio da Ulpiano
ULPIANO infatti era apparso in questo periodo come una piccola provvidenziale cometa nell'orizzonte romano, curando e guidando il Consilum del governo di Alessandro Severo, dopo essere rientrato dall'esilio a lui imposto nel 222 dal ragazzino imperatore Elogabolo.
Ulpiano se fosse vissuto, quasi certamente avrebbe potuto mettere ordine nella politica, nelle finanze, nelle amministrazioni delle province vicine e lontane; e avrebbe forse fatto -con le sue leggi- decollare l'economia in ristagno; avrebbe potuto con la sua intelligente lungimiranza illuminare tutto lo scenario, e indicare nuove vie da seguire, ma era troppo presto e non ne ebbe nemmeno il tempo.
Che era in anticipo sui tempi ce lo dimostra poi Costantino e in seguito anche Giustiniano.