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CRONOLOGIA

20 MILIARDI
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ANNO 194 d.C.

QUI riassunto del PERIODO: di SETTIMIO SEVERO (dal 193 al 211)


* SETTIMIO SEVERO IMPERATORE

Di origine africana dove era nato circa 50 anni prima, comandante di reparti militari ancora con Marco Aurelio, si era talmente distinto che l'anziano imperatore sulle sponde del Danubio poco prima di morire, lo aveva adottato. Dopo la morte del padre, Commodo il nuovo imperatore, abbandonando il teatro delle operazioni firmando la pace con tutti e andandosene a Roma aveva lasciato padrone del campo e della situazione proprio Severo, che quindi rimase a comandare e a presidiare la zona danubiana, facendo base proprio a Carnuntum (sede del quartiere generale) o poco lontano, a Vindobona (Vienna).

Era di origine africana-fenicia di cui ne parlava la lingua. Era consapevole delle sue origini e della sua razza che manifesta nelle monete e nella politica. Per quest'uomo la tradizione romana gli era qualcosa di estraneo e anche se era un grande curioso e un discreto intellettuale che assorbir� subito la cultura latina, non comprendeva le istituzioni romane, ne'  pur vivendo per anni accanto a Marco Aurelio, considerava tali istituzioni importanti. Lui  considerava una anomalia la posizione privilegiata di Roma quale nucleo storico dell'Impero Romano e la trascur� molto. Coraggioso, senza scrupoli, con una crudelt� vendicativa (fu soprannominato il "Silla Punico") era un buon generale, ma non certo un buon Capo di Stato, almeno per Roma visto che ne aveva questa pessima opinione.
Di Marco Aurelio forse aveva assimilato il grande progetto federativo, ma poi vedendo come agiva (lo abbiamo visto negli ultimi anni, con molta incoerenza) Settimio la posizione privilegiata la riteneva tale solo perch� era espressa con le armi. 

Non cap� neppure lui quella linea del Danubio dove si era ostinato per anni Marco Aurelio; quando poi Commodo fece cessare le ostilit� su quei territori, lui si trasfer� a fare grandi battaglie in Asia, contro i Parti. Fece anche molte cose buone in vari settori, ma in quelle decisioni politiche che dovevano gestire le province, tenendo sempre un occhio di riguardo alle radici delle popolazioni conquistate, che secondo lui dovevano formare l'organico dell'impero (federativo) che abbiamo accennato in precedenza, fall�.

Basti pensare che nella scelta dei pi� alti funzionari si rivolse di preferenza alla Siria e all'Africa, e negli  stessi quadri militari la sua preferenza sia per i grandi che per i piccoli incarichi, compreso il comando delle truppe dei due accennati paesi, cadde sempre su uomini stranieri.
Concluse la vita a York nel 211, dove fece l'ultimo fallimento, non riusc� a dominare, e neppure venne a capo della situazione che si era creata appunto in Britannia, dove gli abitanti della Caledonia-Scozia varcati i Valli e scesi a sud, vennero in aiuto e si unirono compatti alla gente della loro stirpe (dimenticando i rancori di ataviche e antiche battaglie pre-romane)  instaurando degli ottimi rapporti; tali (dopo aver riconquistato tutte le zone in mano romana) da costringere il futuro imperatore Caracalla a firmare la pace; che conteneva per� anche la clausola di abbandonare una volta per tutte l'isola.

Si verific� esattamente in anticipo quello che da l� a poco sarebbe accaduto su quella famosa linea dei limes sul Reno-Danubio, che per� rappresentava un pericolo molto pi� serio, molto maggiore di quello in Britannia; che almeno era circondata dal mare. La linea creata per difendere l'impero romano, si rivel� poi essere la porta aperta a senso unico (con gli appoggi dei locali, sempre considerati esseri inferiori, ammazzati o deportati, invece d farseli amici) per far entrare  le valanghe di trib� da ogni parte d'Europa.

Ne seguiremo presto gli sviluppi.............

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