20
MILIARDI ALL' 1 A.C. |
1 D.C. AL 2000 ANNO x ANNO |
PERIODI
STORICI E TEMATICI |
PERSONAGGI E PAESI |
ANNO 192 d.C.
QUI precedente riassunto PERIODO: DA COMMODO A GIULIANO (dal 180 al 193)
*** L'ASSASSINIO DI COMMODO
*** GENERALI IN LIZZA
*** UN CERTO SETTIMIO SEVERO
Il 31 dicembre, ultimo giorno dell'anno romano, Commodo proprio dentro nel suo palazzo trova la morte; fra le pareti domestiche. Ha 31 anni, una grande fiducia nella sua donna, una grande fiducia nel suo ciambellano e una grande fiducia nel fedele gladiatore NARCISSO.
Fu gratuita questa fiducia, e sbagli� nel darla a tutte e tre.
C'era un solo modo per riuscire a uccidere Commodo, e Marcia la sua concubina preferita, per chiss� quale motivo femminile (visto che non ne sentiremo pi� parlare nella mondanit� romana, e neppure dentro il Palazzo) d'accordo con il vecchio PERTINACE che abbiamo conosciuto nel 183, architetta il complotto; oppure per come andr� finire, divenne solo uno strumento dentro una congiura architettata da altri; in prima fila Pertinace stesso, visto che sar� poi lui a salire sul trono.
Una congiura molto semplice; Marcia conosce bene i vizi e le debolezze e i piccoli vanitosi segreti di Commodo e conosce molto bene la forza dello schiavo Narcisso, visto che � l'unica persona ammessa alla loro casa e alla loro mensa. Marcia brinda al nuovo anno con Commodo, forse lo fa bere un po' di pi� del solito, forse poi si schernisce con lui invitandolo a combattere con il forte Narcisso. Qualche schermaglia, qualche presa scherzosa, ma poi quando nelle possenti braccia di Narcisso stringono intorno al collo di Commodo come ha fatto mille volte davanti alla folla, riceve il segnale convenuto con Marcia, lui stringe, stringe pi� forte del solito, fino al rantolo, fino a togliere il respiro all'imperatore che cade cos� strangolato a terra. E' la fine!
Imperatore naturalmente diventa PERTINACE, subito acclamato dai pretoriani, subito confermato dal senato, che subito annull� tutto l'operato di Commodo, e ne condann� subito la memoria ordinando di cancellare ogni iscrizione che ricordasse tutto quello che quell'uomo aveva fatto: l'uomo che avevano fino al giorno prima osannato come il "padre del senato", l'"uomo della felicita' e della concordia delle gente". Le pi� dure accuse piovvero su di lui e come abbiamo gia' detto, il senato consider� il delitto come "la vittoria del popolo romano che voleva giustizia". Per venti anni fino a quando arriv� al potere Settimio Severo fu quasi proibito parlare di lui o di tutto quello che aveva fatto di buono. La tradizione letteraria fior� offrendo dell'uomo solo le ombre, gli scandali, le mostruose -sostenevano- dissolutezze. Era per� questa -come sempre accade nella storia- solo la versione e la propaganda ufficiale del nuovo impero guidato ora da Pertinace (per poco per�, ha dei temibili concorrenti)
Commodo aveva rotto con il passato, aveva deriso la nobilt� e il senato; e i nobili e i senatori non gli perdonarono questi atteggiamenti, lo condannarono due volte al doppio silenzio, con la morte fisica e la morte politica, e aggiunsero lo scherno tramandando ai posteri la sua immagine di degenerato.
Ma non inizia per Roma dopo questo delitto un periodo felice, i gravi problemi e tutti i mali dell'impero, quelli che dovevano essere tutti attribuiti a Commodo, ripiombarono subito sull'impero. E mai furono cos� minacciosi i malanni all'interno dell'impero, mai cos� basso il prestigio e la politica di Roma.
Se drammatica fu la morte di Commodo, ancora pi� drammatico fu il periodo che segu� dopo la sua morte; e per chi l'aveva architettata fu anche tragica; per l'impero una vergogna.
La racconteremo il prossimo anno........